E buongiorno a tutti, è martedì 11 Ottobre e oggi andiamo nello spazio.
Nel 1968, il programma spaziale americano è sull'orlo del baratro. Un incendio sulla rampa di lancio a Cape Canaveral ha ucciso tre astronauti mentre stanno conducendo dei test nella loro capsula spaziale nel gennaio 1967. Dopo 20 mesi di audizioni del Congresso, ripercussioni politiche e una riprogettazione del veicolo spaziale, tre nuovi astronauti si preparano per la missione denominata Apollo 7: Wally Schirra, Donn Eisele e Walter Cunningham.
La missione di 11 giorni dell'equipaggio in orbita intorno alla Terra e un test per un eventuale viaggio sulla Luna. Sarà la prima volta che tre uomini voleranno insieme nello spazio e anche la prima volta che la NASA trasmetterà un programma televisivo dallo spazio. L'Apollo 7 sarà un passo fondamentale verso l'epico viaggio dell'Apollo 11 sulla luna programmato per luglio 1969.
Il capitano è Wally Schirra, che è già stato nello spazio in due differenti missioni, Inizialmente mostra un limitato interesse nel compiere un terzo volo spaziale. Volare nella prima missione con equipaggio dopo il drammatico incendio dell'Apollo 1 cambia però il suo punto di vista.
Date le circostanze in cui è scaturito il dramma dell'Apollo 1, l'equipaggio inizialmente riserva poca fiducia nel personale dello stabilimento della North American Aviation di Downey, in California, responsabile della progettazione e costruzione del modulo di Comando dell'Apollo, e così si dichiara determinato a seguire ogni fase della costruzione e test del proprio velivolo. Trascorrono lunghi periodi di tempo a Downey. Ma l'equipaggio ha difficoltà a trovare abbastanza tempo per fare tutto, sebbene possa contare sull'aiuto dei colleghi di riserva e di supporto; gli astronauti designati per la missione lavorano spesso per 12 o 14 ore al giorno. Dopo che il modulo di comando viene completato, il fulcro dell'addestramento dell'equipaggio si sposta in Florida e gli astronauti, anche se potrebbero fare ritorno nei week end alle loro case molto spesso scelgono di restare alla base per continuare l`addestramento ed i vari test.
In mezzo a questo clima già molto teso ci sono discussioni continue tra l`equipaggio ed i dirigenti NASA: sull'opportunità di effettuare il lancio, su una trasmissione televisiva, lamentele sul cibo e insoddisfazione per le tute spaziali che richiedono 30 minuti agli astronauti per andare in bagno.
Nonostante le problematiche alla fine è tutto pronto.
Il lancio avviene dal Launch Complex 34 di Cape Canaveral l'11 ottobre 1968 in condizioni di vento relativamente forte. Il lancio in queste condizioni meteorologiche viola le regole di sicurezza poiché in caso di un malfunzionamento con conseguente necessità di interrompere la salita, il modulo di comando potrebbe essere respinto a terra invece di proseguire come previsto. L'Apollo 7 è equipaggiato con i vecchi sedili, dello stesso tipo di quelli dell'Apollo 1, che forniscono una protezione inferiore rispetto a quelli prodotti successivamente.
In ogni caso il lancio avviene in modo impeccabile e l`entrata in orbita è molto fluida.
Schirra però non è contento.
Già a partire dal lancio si sono registrate tensioni tra l'equipaggio e i dirigenti della NASA con Schirra che commenta irritato le pressioni fatte dai dirigenti perché il decollo avvenga anche in violazione delle regole di sicurezza sulle condizioni di vento. Anche il test televisivo concordato aggiunge tensione. Il capitano ed anche i suoi compagni sono convinti che prima di farlo debbano essere svolte le parti principali della missione, mentre i dirigenti NASA insistono che vada fatto nei momenti concordati, indipendentemente dagli altri compiti.
La situazione esplode definitivamente verso la fine della missione, quando Schirra comunica a Houston che l'equipaggio non indosserà il casco durante l'atterraggio. Questo a causa del raffreddore che già dal primo giorno si è manifestata in lui e che, in breve tempo, ha coinvolto anche i suoi due colleghi. Il fatto che la secrezione nasale non coli verso il basso autonomamente a causa dell'assenza di gravità obbliga gli astronauti a pulirsi il naso continuamente. Schirra vuole potersi soffiare il naso e liberare le vie aeree nella fase finale del volo. La NASA è contraria e dice che i caschi sono necessari per proteggere l'equipaggio in caso di depressurizzazione accidentale della capsula. Schirra alla fine ha la meglio e l'equipaggio, privo di caschi, torna a Terra sano e salvo il 22 ottobre.
Schirra lascerà la NASA e diventerà commentatore televisivo al fianco di Walter Cronkite per i restanti voli Apollo, oltre che sponsor televisivo televisivo per Actifed, produttore dello stesso decongestionante nasale che usò nello spazio. Eisele e Cunningham non voleranno più nello spazio.
E adesso qualche fatto accaduto oggi che non riusciamo ad approfondire ma che è giusto che sappiate.
1138 – Terremoto di Aleppo, classificato come il terzo terremoto più catastrofico della storia
Nel 1511 per ordine del vescovo di Trieste, Pietro Bonomo, viene raso al suolo il Castello di Moccò
Nel 1796 viene costituita a Milano la Legione Lombarda primo reparto militare ad usare il tricolore
Nel 1954 durante la guerra del Vietnam: i Viet Minh prendono il controllo del Vietnam del Nord
E passiamo alla rubrica Frate Indovino.
Se siete nati oggi AUGURI! condividete il compleanno con:
L`attore Luke, interpretavo un ragazzino ma avevo trentanni, Perry (1966)
L`olimpionico Jury, il signore degli anelli, Chechi (1969)
Il comico Fabio, ma dove sei finito, De Luigi (1967)
Se morirete oggi, sappiate che siete in buona compagnia, con voi ci sono:
Il poeta francese Jean Cocteau (1963)
Il fisico inglese James Joule (1889)
Il Papa Bonifacio VIII (1303)
E per oggi è tutto, se volete potete ascoltarci su tutte le piattaforme di podcast, i link li trovate nella pagine dei contatti. Vi lasciamo con qualche immagine dei fatti di oggi. Noi ci sentiamo domani, fate i bravi e stupite il mondo.