E buongiorno a tutti, è venerdì 18 Novembre e oggi parliamo della storia di Norman Mayer.
Mayer nasce a El Paso, in Texas, nel 1916 da Jesse e Margott Mayer. Dopo la morte del padre, avvenuta due anni dopo, la madre, che non ha un soldo, trasferisce lui e il fratello Aubrey a New Orleans; poi si iscrive alla scuola per infermieri e affida i bambini a un orfanotrofio. Da adolescente, Mayer frequenta una scuola di commercio dove si forma come costruttore di utensili e stampi. Lasciata New Orleans, trascorre gran parte degli anni Trenta viaggiando da un lavoro all'altro, da Nome, in Alaska, ai Caraibi, lavorando tra l'altro in una fabbrica di gomma e in miniere d'oro. Nel 1944, mentre vive a Los Angeles, viene arruolato nella Marina degli Stati Uniti e trascorre due anni alla stazione navale di San Diego. Congedato come pompiere di prima classe, torna a una vita alla deriva, lavorando a Miami come macchinista a metà degli anni Cinquanta, come manutentore di alberghi a Porto Rico, nelle Isole Vergini e in Giamaica negli anni Sessanta e come meccanico di elicotteri nel Vietnam del Sud dal 1969 al 1970. Nel 1971 viene gravemente ferito mentre lavora su una piattaforma petrolifera nel Brunei e si rimette in sesto a Singapore prima di viaggiare attraverso l'Asia meridionale. Nel 1976 viene arrestato a Hong Kong per possesso di 20 chilogrammi di marijuana in un tentativo mal riuscito di vendita. In carcere Mayer si docuemnta sulla legge e dopo quindici mesi riesce a far annullare la condanna per un cavillo. Viene espulso negli Stati Uniti e torna a lavorare negli alberghi. Nel 1978, Mayer si concetra sulla protesta contro le armi nucleari. Vuole inscenare un evento distruttivo e drammatico per attirare l'attenzione sulla sua causa e, senza successo, cerca di acquistare dell'esplosivo a Hazard, nel Kentucky, nel maggio 1982. Nel giugno dello stesso anno, Mayer si trasferisce a Washington e per i mesi successivi passa tutti i giorni a esporre grandi cartelli di compensato davanti alla Casa Bianca e a fare proselitismo ai turisti di passaggio. Alla fine Mayer trova questo modo di protestare frustrante e inefficace e sviluppa un nuovo schema per attirare l'attenzione.
L'8 dicembre 1982, guida un furgone bianco con il messaggio "#1 PRIORITY: BAN NUCLEAR WEAPONS" (priorità numero uno: vietare le armi nucleari) a grandi lettere sulla fiancata fino alla base del Monumento a Washington e ne salta fuori indossando un casco da motociclista nero, una tuta da neve blu brillante e un telecomando. Mayera quel punto dichiara che distruggerà il Monumento con 500 kg di tritolo caricati nel suo furgone, a meno che non venga intrapreso seriamente un dialogo nazionale sulla minaccia delle armi nucleari. Afferma anche di avere un complice nascosto che potrebbe far esplodere l'esplosivo.
La Polizia del Parco degli Stati Uniti evacqua gli edifici vicini e chiude le strade per diversi isolati. Otto turisti rimangono inizialmente intrappolati all'interno del Monumento, ma vengono liberati dopo che il reporter dell'AP Steven Komarow inizia a negoziare con Mayer. Dopo dieci ore di trattative, Mayer sale sul suo furgone e si allontana, minacciando di diventare "una bomba a orologeria nel centro di Washington". La polizia a qual punto apre il fuoco, colpendo Mayer quattro volte, di cui due alla testa.
La polizia del parco in seguito affermerà che non intendeva sparare a Mayer, ma mirava invece al motore del furgone. Le indagini successive rivelleranno che Mayer non aveva né esplosivi né un complice.
E adesso qualche fatto accaduto oggi che non riusciamo ad approfondire ma che è giusto che sappiate.
Nel 1851 il primo YMCA del Nord America viene fondato a Montréal
Nel 1953 la General Electric annuncia che tutti i dipendenti comunisti verranno licenziati dall'azienda
Nel 1961 in Israele, Adolf Eichmann viene riconosciuto colpevole di crimini di guerra
Nel 1981 l'attore pornografico John Holmes viene accusato per gli omicidi di Wonderland Avenue
Se siete nati oggi AUGURI! condividete il compleanno con:
Il politico, presidente della repubblica italiana, Carlo Zaglio Ciampi (1920)
L`attrice inglese Judi Dench (1934)
L`attore statunitense John Malkovich (1953)
Se morirete oggi, sappiate che siete in buona compagnia, con voi ci sono:
Il comico italiano Franco Franchi (1992)
Il calciatore italiano Paolo Rossi (2020)
Il pittore belga Antoon van Dyck (1641)
E per oggi è tutto, se volete potete ascoltarci su tutte le piattaforme di podcast, i link li trovate nella pagine dei contatti. Vi lasciamo con qualche immagine dei fatti di oggi. Noi ci sentiamo domani, fate i bravi e stupite il mondo.