E buongiorno a tutti, è martedì 8 Novembre e oggi parliamo del primo tentativo di Adolf Hitler di prendere il potere in Germania.
La sera dell'8 novembre 1923 si sta svolgendo un comizio organizzato da Gustav von Kahr, investito di poteri dittatoriali in Baviera, presso la Bürgerbräukeller, una grande birreria di Monaco di proprietà della Löwenbräu. In questoccasione è presente lintero triumvirato che governa il land bavarese. Assieme a von Kahr, infatti, sono presenti anche Otto von Lossow, comandante della Reichswehr in Baviera, e Hans von Seisser, capo della polizia di Stato.
Nella grande birreria bavarese, Kahr sta già parlando da circa mezz'ora davanti a quasi tremila persone. Adolf Hitler irrompe nella sala, assieme alle Squadre di Assalto di Ernst Röhm, in maniera teatrale, sparando con la sua pistola un colpo in aria. Kahr interrompe immediatamente il suo discorso e la folla inizia a prestare attenzione a quel personaggio che nel frattempo è andato verso il palco. Con enorme stupore degli astanti, Hitler comunica che la "rivoluzione nazionale" è scoppiata e che la Reichswehr e la polizia bavarese stanno marciando sotto la bandiera della svastica. Intanto le truppe d'assalto, le SA, assediano la sala all'interno e all'esterno.
Tra lo sconcerto generale per la notizia appena data, Hitler invita il triumvirato a seguirlo in una stanza vicina. In quella stanza cerca di costringerli ad accettare il suo programma. Non ottenendo risposta, nonostante l'utilizzo delle minacce, corre di nuovo in sala dove, bluffando, annuncia la destituzione del ministero bavarese e la costituzione di un nuovo governo nazionale. A quel punto compare Erich Ludendorff, che è stato precedentemente mandato a chiamare. Dopo aver saputo le intenzioni di Hitler di sostituirsi a lui nel condurre la campagna controrivoluzionaria, Ludendorff va su tutte le furie, ma nonostante tutto lo appoggia. È a quel punto che, influenzati dalla decisione di Ludendorff, i tre uomini accettano di scendere a patti con Hitler. Tornati in sala espongono una breve relazione, nella quale giurano fedeltà ai compagni e al nuovo regime. La folla, dopo un iniziale smarrimento per quel repentino mutamento dei fatti, avendo appreso che i rappresentanti politici che sostengono si sonouniti a Hitler, cambia immediatamente atteggiamento e saluta esultante il nuovo governo. Hitler, raggiante, si illude di avere la vittoria in tasca.
Questo eccesso di sicurezza gli fa commettere un errore che, alla fine, risulterà essere fatale. Dopo lo scioglimento della riunione, il Führer si allontana momentaneamente dalla birreria, lasciandola sotto il controllo di Ludendorff. Al suo ritorno, invece di trovare i suoi collaboratori alle prese con gli impegni dettati dal nuovo regime e dai loro nuovi incarichi politici, può solo constatare che i tre uomini sono fuggiti. Il vecchio generale prussiano li ha lasciati andare, contando sulla loro parola. Lasciati nuovamente liberi di agire, Kahr e i suoi collaboratori comunicano alla polizia e al Reichswehr la loro estraneità ai fatti della Bürgerbräukeller e li esortano a contrastare i putschisti.
Un altro contrattempo giunge dai distaccamenti delle truppe d'assalto, le quali dovrebbero colpire la città in alcuni dei suoi punti vitali. Solo Ernst Röhm, a capo di uno dei distaccamenti, è riuscito a introdursi in uno di questi punti nevralgici, il quartier generale del Ministero della Guerra, senza poterlo, però, conquistare del tutto. Hitler, dopo aver scoperto il doppio gioco di Kahr, rimane fermo nella sua intenzione di non cedere, pur rendendosi conto delle scarse possibilità di successo.
A quel punto, Ludendorff proprone un piano che potrebbe portare, secondo lui, al successo senza spargimenti di sangue. Hitler e Ludendorff, seguiti dai loro sostenitori, marceranno sul centro della città al fine di impadronirsene. La Reichswehr e la polizia, composti fondamentalmente da ex-combattenti, non oseranno aprire il fuoco su di un generale che li ha guidati durante la guerra, anzi preferiranno unirsi a lui e combattere ai suoi ordini. Hitler è alquanto scettico, ma la situazione è oramai così disperata che decide di accettare la proposta.
La mattina del 9 novembre, anniversario della proclamazione della Repubblica di Weimar, Adolf Hitler ed Erich Ludendorff marciano alla testa di una colonna di circa tremila uomini. Poco dopo mezzogiorno il corteo si avvicina al suo obiettivo: il Ministero della guerra, dove Ernst Röhm è ancora asserragliato insieme con i suoi uomini. Il corteo viene bloccato da un distaccamento di un centinaio di poliziotti armati di fucili. Uno degli uomini di Hitler intima loro di abbassare le armi, poiché è lì presente il generale Ludendorff. La richiesta non sortisce l'effetto sperato: davanti alla Feldherrnhalle viene aperto il fuoco ed i nazisti contano quattordici morti e alcuni feriti. Il generale viene arrestato sul posto e il Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori viene messo fuori legge. Hitler verrà processato per alto tradimento e condannato a cinque anni di reclusione, anche se alla fine sconterà solamente nove mesi in prigione. In quei nove mesi scriverà la sua tristemente famosa opera, il Mein Kampf, la mia battaglia.
E adesso qualche fatto accaduto oggi che non riusciamo ad approfondire ma che è giusto che sappiate.
Nel 1837 viene fondato il Seminario di Mount Holyoke, il primo college statunitense per donne.
Nel 1888 viene ritrovato il corpo dell'ultima vittima attribuita a Jack lo squartatore: Mary Jane Kelly, mutilata e uccisa orribilmente.
Nel 1934 l'Accademia di Svezia assegna il Premio Nobel per la letteratura a Luigi Pirandello.
Nel 1966 l'ex Procuratore generale del Massachusetts, Edward Brooke diventa il primo afro-americano ad essere eletto al Senato degli Stati Uniti.
E passiamo alla rubrica Frate Indovino.
Se siete nati oggi AUGURI! condividete il compleanno con:
Lo scrittore irlandese Bram Stoker (1847)
L`attore francese Alain Delon (1935)
Lo chef scozzese Gordon Ramsey (1966)
Se morirete oggi, sappiate che siete in buona compagnia, con voi ci sono:
IL re Luigi VIII di Francia (1226)
Il poeta inglese John Milton (1674)
L`oncologo italiano Umberto Veronesi (2016)
E per oggi è tutto, se volete potete ascoltarci su tutte le piattaforme di podcast, i link li trovate nella pagine dei contatti. Vi lasciamo con qualche immagine dei fatti di oggi. Noi ci sentiamo domani, fate i bravi e stupite il mondo.