E buongiorno a tutti, è giovedì 10 Novembre e oggi parliamo di un`esploratore che si perse in Africa, David Livingstone.
Livingstone nasce il 19 marzo 1813 a Blantyre, vicino a Glasgow, in una famiglia povera. È il secondo di sette figli e l'intera famiglia condivide una stanza in un edificio popolare.
Inizia a lavorare nel cotonificio locale all'età di dieci anni, e questo gli permette di frequentare la scuola offerta dal cotonificio stesso. Alla fine di ogni giornata di lavoro, dalle otto alle dieci, si ritrova a studiare, fino a che, arrivato alla gisusta età, riesce a ottenere le qualifiche per l'accesso all'università. Frequenta la Andersonian Medical School di Glasgow e nei periodi privi di lezioni continua a lavorare al mulino per potersi mantenere. Viene anche accettato per il servizio dalla London Missionary Society (LMS) e nel 1838 si reca a Londra per una formazione teologica, senza smettere gli studi di medicina e tornando a Glasgow solo per sostenere gli esami finali di medicina.
Un discorso di Robert Moffat, suo futuro suocero, lo convince che l'Africa è il luogo in cui deve mettere in pratica i suoi studi teologici. Dopo l'ordinazione a ministro a Londra, salpa per Città del Capo e arriva nel marzo 1841. Serve per un certo periodo sotto Robert Moffat tra gli Tswana, di cui impara presto la lingua, e nel 1845 sposa Mary, figlia di Moffat. È determinato a portare il Vangelo ai popoli liberi al di là del sud dominato dai bianchi. Nel 1852, dopo aver rimandato la famiglia in Scozia, raggiunge il nord dello Zambia e si dirige verso ovest fino a Luanda, sulla costa dell'Angola. Poi torna indietro e attraversa l'Africa a piedi fino al Mozambico. Al suo ritorno in Gran Bretagna viene accolto come un eroe nazionale e le vendite del suo Missionary Travels and Researches in South Africa, pubblicato nel 1857, gli garantiscono anche una certa sicurezza economica.
Nel marzo 1858 Livingstone si imbarca in una spedizione sostenuta dal governo per introdurre il commercio, la civiltà e il cristianesimo nelle terre del fiume Zambesi e del lago Malawi. La spedizione incrementa notevolmente le conoscenze geografiche occidentali, ma per il resto è un disastro. La morte della moglie Mary sullo Zambesi nel 1862, il ritiro dal Malawi della Missione Universitaria in Africa Centrale e i cattivi rapporti con la maggior parte dei suoi colleghi bianchi lasciano la reputazione di Livingstone a pezzi quando torna in Gran Bretagna nel 1864. Ma la Royal Geographical Society e alcuni amici fedeli lo sostengono e lo rimandano in Africa nel 1866 per esplorare le sorgenti dei fiumi Nilo, Congo e Zambesi. Lo fa con i suoi fedeli amici Kololo, spesso scomparendo dalla vista degli europei per mesi e diventando sempre più ossessionato dalla devastazione che la tratta degli schiavi stava diffondendo in tutta la regione.
Alcuni anni dopo l'inizio della spedizione però, di Livingstone non si hanno più notizie. James Gordon Bennett Jr., editore del New York Herald, decide di sfruttare la voglia del pubblico di avere notizie dell'esploratore. Così invia Henry Morton Stanley a guidare una spedizione nelle terre selvagge africane per ritrovare Livingstone o riportare le prove della sua morte. All'età di 28 anni, Stanley ha un passato affascinante. Da giovane orfano in Galles, attraversa l'Atlantico con l'equipaggio di una nave mercantile. Si imbarca a New Orleans e in seguito presta servizio nella Guerra Civile come soldato confederato e dell'Unione prima di iniziare una carriera giornalistica.
Partito da Zanzibar nel marzo 1871, Stanley guida la sua carovana di quasi 2.000 uomini verso l'interno dell'Africa. Passano quasi otto mesi - durante i quali Stanley contrae diverse malattie tra cui dissenteria, malaria cerebrale e vaiolo - prima che la spedizione si avvicini al villaggio di Ujiji, sulle rive del lago Tanganica. Malato e in condizioni di povertà, Livingstone è giunto a Ujiji quel luglio, dopo aver vissuto per qualche tempo alla mercé dei mercanti di schiavi arabi.
Il 10 novembre la carovana di Stanley entra nel villaggio, battendo la bandiera americana, gli abitanti si affollano verso i nuovi arrivati. Scorgendo tra la folla un uomo bianco con la barba grigia, Stanley gli si avvicina e gli tende la mano: "Il dottor Livingstone, presumo?".
Al che Livingstone risponde: "Sì, e sono grato di essere qui a darvi il benvenuto"
Queste parole e la risposta riconoscente di Livingstone diventano presto famose in tutta Europa e negli Stati Uniti. Anche se Stanley esorta Livingstone a tornare con lui a Londra, l'esploratore decide di continuare la sua missione originale. Livingstone morirà 18 mesi dopo nell'attuale Zambia; il suo corpo sarà imbalsamato e riportato in Gran Bretagna, dove verrà sepolto nell'Abbazia di Westminster. Stanley tornerà in Africa per mantenere la promessa fatta a Livingstone di trovare le sorgenti del Nilo. In seguito danneggerà la sua reputazione accettando denaro dal re Leopoldo II del Belgio per contribuire alla creazione dello Stato libero del Congo, governato dal Belgio, e per promuovere la tratta degli schiavi. Quando lascerà l'Africa, Stanley riprenderà la cittadinanza britannica e servirà persino in Parlamento, ma alla sua morte gli verrà rifiutata la sepoltura nell'Abbazia di Westminster a causa delle sue azioni nello Stato libero del Congo.
E adesso qualche fatto accaduto oggi che non riusciamo ad approfondire ma che è giusto che sappiate.
Nel 1928 Hirohito viene incoronato 124º imperatore del Giappone
Nel 1859 viene firmato il trattato di Zurigo: la Lombardia è ceduta dall'Impero austro-ungarico al Regno di Sardegna
Nel 1971 in Cambogia, le forze dei Khmer rossi attaccano la città di Phnom Penh e il suo aeroporto, uccidendo 44 persone, ferendone 30 e danneggiando 9 aerei
Nel 1997 le società di telecomunicazioni WorldCom ed MCI annunciano una fusione per un controvalore di 37 miliardi di dollari (la più grande fusione nella storia degli USA al tempo).
E passiamo alla rubrica Frate Indovino.
Se siete nati oggi AUGURI! condividete il compleanno con:
Il teologo tedesco Martin Lutero (1483)
Linventore dellomonimo fucile Mikhail Kalashnikov (1919)
Il compositore italiano Ennio Moricone (1928)
Se morirete oggi, sappiate che siete in buona compagnia, con voi ci sono:
Il fondatore della repubblica turca Kemal Ataturk (1938)
Il poeta francese Arthur Rimbaud (1891)
La matematica e programmatrice afro-americana Dorothy Vaughan (2008)
E per oggi è tutto, se volete potete ascoltarci su tutte le piattaforme di podcast, i link li trovate nella pagine dei contatti. Vi lasciamo con qualche immagine dei fatti di oggi. Noi ci sentiamo domani, fate i bravi e stupite il mondo.