E buongiorno a tutti, è martedì 25 Ottobre e oggi parliamo della Principessa Mafalda.
L'11 ottobre 1927 la nave passeggeri Principessa Mafalda salpa da Genova alla volta di Buenos Aires con scali intermedi previsti a Barcellona, Dakar, Rio de Janeiro, Santos e Montevideo.
Al comando della nave c`è il capitano Simone Gulì e a bordo sono presenti 971 passeggeri e 281 membri dell'equipaggio. La principessa Mafalda trasporta anche 300 tonnellate di merce, 600 sacchi di posta e 250.000 lire d'oro destinate al governo argentino. Il viaggio è programmato per durare 14 giorni.
Ben presto però ci si rende conto che la nave è in cattive condizioni. La Principessa Mafalda lascia Barcellona con quasi un giorno di ritardo a causa di problemi meccanici e più volte rallenta fino a fermarsi completamente in alto mare, a volte per ore. L'acqua nei bagni diventa intermittente. Un guasto al sistema di refrigerazione causa il deterioramento di tonnellate di cibo, provocando numerosi casi di intossicazione alimentare a bordo. Durante una sosta a Capo Verde, il capitano Gulì telegrafa alla compagnia per richiedere una nave sostitutiva, ma gli viene risposto di continuare verso Rio e attendere ulteriori istruzioni. Il capitano quindi, dopo aver parzialemnte riparato la nave e aver fatto scorta di cibo fresco, riprende il mare.
I passeggeri, che hanno ricevuto poche spiegazioni per i precedenti guasti, iniziano a temere che la nave stia imbarcando acqua. Vengono calmati dallequipaggio ed il giorno seguente la nave inizia finalmente a viaggiare a pieno regime. Sebbene in forte ritardo rispetto alla tabella di marcia il peggio sembra alle spalle. Arrivati al largo delle coste del Brasile, con la parte più lunga del viaggio alle spalle, la vita a bordo scorre in maniera piuttosto tranquilla. Al momento di attraversare l'Equatore, viene organizzata una festa per lattraversamento della linea di demarcazione, e sul ponte si banchetta e si balla.
Intorno alle 17:15 del 25 ottobre 1927, nei pressi dell'arcipelago di Abrolhos, a 80 miglia al largo di Salvador de Bahia, in Brasile, la nave è scossa da diversi forti sussulti. I passeggeri vengono inizialmente rassicurati che questo è dovuto solo alla perdita di un'elica e che la situazione non è pericolosa. Tuttavia, sul ponte di comando l'ingegnere riferisce che l'albero dell'elica di dritta si è sì rotto, ma è anche uscito dal suo asse e ha aperto una serie di squarci nello scafo. A complicare la situazione, le porte stagne non posso essere chiuse completamente. Alle 17:35 il capitano Gulì da l'allarme e ordina all'ufficiale radio di inviare un SOS.
Dichiara inoltre che si tratta solo di una precauzione, perchè ritiene che la nave possa rimanere a galla fino al giorno successivo. Due navi, l'Empire Star (britannica) e l'Alhena (olandese), arrivano rapidamente. Con il tempo sereno e i soccorsi vicini, sembra che la situazione sia sotto controllo. Tuttavia, il panico inizia a diffondersi sia tra i passeggeri che tra l'equipaggio.
Ci sono molte versioni contrastanti su ciò che accade in seguito. Si sa per certo che gli ufficiali hanno difficoltà a mantenere l'ordine, che alcuni passeggeri sono armati e che la nave continua a girare su se stessa per almeno un'ora. Le navi di soccorso ricevono segnali confusi su come prestare soccorso. Non tutte le scialuppe di salvataggio possono essere utilizzate a causa dell`inclinazione della nave su un fianco e alcune vengono calate in mare da passeggeri terrorizzati che non sono nemmeno in grado di utilizzarle.
Le navi di soccorso, temendo una possibile esplosione delle caldaie, inizialmente si tengono a distanza. Alcune scialuppe iniziano a fare la spola tra la Principessa Mafalda e l'Alhena, ma i passeggeri sono talmente spaventati che alcune si rovesciano in mare.
Alle 22:10, quasi cinque ore dopo l'incidente iniziale, la Principessa Mafalda affonda a poppa. Trovandosi su una rotta di navigazione trafficata, arrivano immediatamente diverse navi per prestare assistenza e molte persone sono tratte in salvo, ma diverse trovano la morte tra cui il capitano stesso.
Alla fine i dati forniti dalle autorità italiane dell'epoca parleranno di almeno 314 morti, mentre i giornali sudamericani indicheranno un numero di vittime più che doppio.
Anche se minimizzato dagli organi di informazione del tempo, controllati dal fascismo, il naufragio del Principessa Mafalda, si può considerare il disastro navale italiano più grave del Novecento.
E adesso qualche fatto accaduto oggi che non riusciamo ad approfondire ma che è giusto che sappiate.
Nel 1147 i turchi selgiuchidi sconfiggono i crociati tedeschi di Corrado III di Svevia nella battaglia di Dorylaeum
Nel 1783 le truppe britanniche lasciano New York
Nel 1902 il Regno Unito si annette la provincia Sudafricana del Transvaal
Nel 1971 la Repubblica Popolare Cinese sostituisce la Repubblica di Cina alle Nazioni Unite.
E passiamo alla rubrica Frate Indovino.
Se siete nati oggi AUGURI! condividete il compleanno con:
Il compositore austriaco Johann Strauss (1899)
Il pittore spagnolo Pablo Picasso (1881)
Il pugile italiano Primo Carnera (1906)
Se morirete oggi, sappiate che siete in buona compagnia, con voi ci sono:
Il maratoneta etiope Abele Bikila (1973)
L`attore irlandese Richard Harris (2002)
Il poeta e scrittore inglese Geoffrey Chaucer (1400)
E per oggi è tutto, se volete potete ascoltarci su tutte le piattaforme di podcast, i link li trovate nella pagine dei contatti. Vi lasciamo con qualche immagine dei fatti di oggi. Noi ci sentiamo domani, fate i bravi e stupite il mondo.