E buongiorno a tutti, è Giovedì 1 Settembre e oggi andiamo in Islanda per qualcosa di un pò più leggero.
Siamo nel 1972 a Reykjavík, e si sta giocando l’ultimo incontro di quella che verrà definita la sfida del secolo tra i due campioni di scacchi Boris Spassky e Bobby Fisher.
Il primo, russo, ha 35 anni ed è il campione in carica, il secondo, statunitense, di anni ne ha solo 29 e cerca di spodestare il detentore del titolo.
Nel 1972 il mondo è in piena guerra fredda, USA e URSS sono in continuo conflitto anche sul piano dell’immagine ed ogni occasione è buona per cercare di prevalere sull’altra. Tutto serve alla propaganda, anche e soprattutto lo sport. Il confronto tra le due superpotenze è stato finora serrato, nelle olimpiadi del 1964 e del 1968 il medagliere viene vinto dagli stati uniti seguito a ruota proprio dai Russi, ma nel 1972 sono i sovietici che si aggiudicano il maggior numero di medaglie ai giochi olimpici.
Negli scacchi i russi la fanno da padroni, il loro dominio è mortificante per ogni altro avversario, basti pensare che dal 1948 i sovietici detengono il titolo mondiale, spesso finendo a sfidarsi tra loro.
Ma nel ‘72 si ha per la prima volta la sensazione che gli Stati Uniti possano provare a detronizzare la Russia e mettere a segno un duro colpo d’immagine al regime sovietico.
Per stabilire il luogo dove si sarebbe svolto l’incontro, la Federazione Internazionale Degli Scacchi decide di indire una gara che per varie vicissitudini viene vinta dall’Islanda.
Ma per gli organizzatori islandesi iniziano i problemi. Gli avvocati di Bobby Fischer, come portavoce del campione americano, cominciano a fare richieste sempre più esose e stravaganti, da un ristorante aperto 24h su 24h alle chiavi per una pista di bowling dove poter giocare in qualsiasi momento al montepremi e alla sua suddivisione; nonostante la maggior parte delle richieste vengano esaudite, l’accordo con lo statunitense, a dieci giorni dall’inizio del torneo, è ancora in alto mare. La leggenda nella leggenda vuole che intervenga Henry Kissinger, in quei giorni consigliere per la sicurezza nazionale, per convincerlo a sedersi al tavolo. Fischer alla fine ubbidisce con la frase: «Gli interessi della mia Nazione sono superiori ai miei».
A questo punto la sfida può iniziare ma Fisher è ancora lontano dallo smettere di fare richieste. Durante il primo incontro si lamenta di qualsiasi cosa: le luci, l’aria condizionata la grandezza del tavolo ma, più di ogni altra cosa, il rumore delle telecamere delle troupe televisive che, a detta di Fischer, gli impediscono di concentrarsi. Lo statunitense chiede di spostare la partita in un altro ambiente ma la federazione respinge la richiesta.
Il primo incontro viene vinto da Spassky.
La seconda partita non si gioca neppure. Fischer non si presenta, come protesta contro il non aver accettato le sue richieste sullo spostare il luogo dell’incontro.
Spassky è sul 2 a 0.
A questo punto il campionato sembra chiuso, sembra che l’americano stia per lasciare l’isola per tornare negli Stati Uniti. Ma Spassky, nonostante la pressione delle autorità sovietiche affinché tenga il punto, vuole battere Fischer lealmente, dà quindi la sua disponibilità ad esaudire tutte le richieste accettando di giocare la terza partita in un’altra stanza, senza spettatori e senza telecamere.
E vince Fischer.
E le cose iniziano a cambiare. La quarta partita finisce patta e assegna mezzo punto ad entrambi gli scacchisti; Fischer vince le successive due portandosi avanti nel punteggio. Spassky non riesce più a vincere e alla tredicesima partita, vinta da Fisher il punteggio è di 5 a 8,5 per lo statunitense.
Le sette partite successive sono patte. Fischer, che conduce di tre punti, è convinto di avvicinarsi alla vittoria, mentre Spasskij sembra ormai rassegnato al suo destino.
Le schermaglie lontane dalla scacchiera continuano ad essere interessanti come sempre, tra le quali una causa per danni contro Fischer da parte di Chester Fox, che aveva comprato i diritti per filmare il match: Fischer si è lamentato del rumore a suo dire prodotto dalle telecamere e i padroni di casa islandesi, nonostante dovessero condividere gli incassi del film con i due giocatori, avevano accettato di rimuoverle; la richiesta da parte dell'americano di eliminare le prime sette file di spettatori (vennero tolte le prime tre) e la denuncia dei sovietici di strumenti elettronici e chimici con i quali Fischer avrebbe tenuto sotto controllo Spasskij, che procurò una perquisizione della polizia nella sala di gioco.
Arriviamo quindi al 1 settembre 1972, si gioca la ventunesima partita, Spassky gioca malamente nel finale e la partita, che sta durando da molto tempo, viene sospesa per lasciare la possibilità di riposarsi ai due giocatori e studiare una strategia vincente. Spassky tuttavia, dopo aver cercato in tutti i modi di capire come recuperare lo svantaggio, decide di abbandonare la partita per telefono.
Fischer non accetta questo metodo e polemizza con l'avversario, ma viene convinto dal fatto che le regole lo permettono e viene così incoronato campione.
La storia di Fischer però non finisce con la conquista del titolo mondiale. A causa della sua personalità controversa e complicata, negli anni successivi si troverà molto spesso in conflitto con il governo statunitense che, nel ’92, emette contro di lui un mandato di arresto per aver giocato la rivincita dell’incontro del ‘72 contro Spassky, in Jugoslavia, paese che, a quel tempo, era sotto embargo ONU. Fischer evita la cattura fino al 2004 quando all’aeroporto Narita di Tokyo viene arrestato dalle autorità nipponiche per conto degli Stati Uniti. Spassky scriverà una lettera al presidente Bush: «Fischer è una persona tormentata. È un asociale che danneggia prima di tutto se stesso, ma è onesto e altruista. Vorrei chiedere clemenza per lui. E se proprio non è possibile, arresti pure me visto che mi sono macchiato dello stesso crimine. Quindi mi metta in una cella con lui e ci dia una scacchiera».
E adesso qualche fatto accaduto oggi che non riusciamo ad approfondire ma che è giusto che sappiate.
Nel 1173 La vedova Stamira si sacrifica per interrompere l'assedio di Ancona dalle forze dell'imperatore Federico Barbarossa
Nel 1939 nell`ambito della seconda guerra mondiale la Germania nazista e la Slovacchia invadono la Polonia, dando inizio alla fase europea del conflitto.
Nel 1952 viene pubblicato per la prima volta Il vecchio e il mare, il romanzo vincitore del Premio Pulitzer di Ernest Hemingway.
Nel 2004 inizia l`assedio della scuola di Beslan quando oltre 30 terroristi armati prendono in ostaggio scolari e personale scolastico nell'Ossezia del Nord, in Russia. Alla fine dell'assedio, tre giorni dopo, sono morte più di 330 persone (tra cui ostaggi, altri civili, personale di sicurezza e terroristi).
E passiamo alla rubrica Frate Indovino.
Se siete nati oggi AUGURI! condividete il compleanno con:
Il drammaturgo e regista Carmelo, sono stato un genio ma anche una delle persone più antipatiche sul pianeta, Bene
Lattore italiano Vittorio, guardatevi larmata Brancaleone per l`amor di Dio, Gassman
L`attrice italiana Sandra, Che noia, che barba, che barba, che noia!, Mondaini
Se morirete oggi, sappiate che siete in buona compagnia, con voi ci sono:
L`esploratore statunitense William Clark
L`architetto personale di Adolf Hitler e ministro per gli armamenti del Reich Albert Speer
L`architetto e designer finlandese Eero Saarinen
E per oggi è tutto, se volete potete ascoltarci su tutte le piattaforme di podcast, i link li trovate nella pagine dei contatti. Vi lasciamo con qualche immagine dei fatti di oggi. Noi ci sentiamo domani, fate i bravi e stupite il mondo.
Fisher e Spassky
Un dipinto che rappresenta Stamira
Alcune delle vittime di Beslan
La prima copertina del vecchio ed il mare