E buongiorno a tutti, è venerdì 2 dicembre e oggi parliamo del primo pentito di Mafia, Leonardo Vitale.
Nel 1960, all'età di diciannove anni, Leonardo Vitale viene affiliato nella cosca mafiosa di Altarello di Baida, che è guidata dallo zio paterno Giovanbattista detto "Titta", che gli impone come prova d'ammissione l'uccisione di un mafioso rivale di nome Mannino, che svolgeil lavoro di campiere. Successivamente Vitale compie numerose intimidazioni e danneggiamenti ai danni di imprese edili a scopo di estorsione su ordine dello zio e del suo associato Giuseppe Calò, venendo promosso alla carica di capodecina. Nel 1972 Vitale viene arrestato perché sospettato di essere implicato nel sequestro del costruttore Luciano Cassina, ma è rilasciato dopo una settimana di isolamento nel carcere dell'Asinara, dove manifesta segni di depressione che degenerano nella coprofagia, inducendo i medici a sottoporlo ad elettroshock. Il 29 marzo 1973 Vitale si presenta alla questura di Palermo e viene accompagnato nell'ufficio di Bruno Contrada, all'epoca commissario della squadra mobile, a cui dichiara che sta attraversando una crisi religiosa e intende cominciare una nuova vita. Si autoaccusa quindi di due omicidi, di un tentato omicidio, di estorsione e di altri reati minori. Fa i nomi di Salvatore Riina, Giuseppe Calò, Vito Ciancimino ed altri mafiosi, collegandoli a precise circostanze, e rivela per primo l'esistenza di una "Commissione", descrivendo anche il rito di iniziazione di Cosa nostra e l'organizzazione di una famiglia mafiosa. Le dichiarazioni di Vitale, che lo portano ad essere considerato il primo collaboratore di giustizia della storia, conducono all'arresto di quaranta membri della cosca di Altarello di Baida, ma la metà di questi sono rilasciati qualche tempo dopo per insufficienza di prove. Lo stesso Vitale finisce nel carcere dell'Ucciardone per le sue dichiarazioni, dove viene sottoposto a numerose perizie psichiatriche e dichiarato seminfermo di mente affetto da schizofrenia, venendo rinchiuso nel manicomio criminale di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina. Nel 1977 Vitale finisce sotto processo per le sue dichiarazioni insieme allo zio Titta e altri 27 membri della cosca di Altarello di Baida. In quell'occasione Vitale viene definito "il Joe Valachi di Altarello" dai giornalisti. Alla fine del processo però gli imputati vengono assolti per insufficienza di prove, tranne Vitale e lo zio, che riceve una pena per omicidio e associazione a delinquere. La pena di venticinque anni di carcere di Vitale invece viene commutata in detenzione nel manicomio criminale di Barcellona Pozzo di Gotto, di cui però sconta solamente sette anni.
Il 2 dicembre 1984, dopo la dimissione dal manicomio, Vitale viene ucciso una domenica mattina con due colpi di lupara alla testa sparati da un uomo non identificato che lo raggiunge all'uscita dalla chiesa dei Cappuccini di Palermo mentre è in compagnia della madre. La sentenza di primo grado, emessa il 4 luglio 1994, condannerà i principali esponenti della "Commissione" di Cosa Nostra (Michele Greco, Salvatore Riina, Bernardo Provenzano, Giuseppe Calò, Bernardo Brusca, Francesco Madonia) all'ergastolo in qualità di mandanti dell'omicidio di Vitale e di altri pentiti o loro parenti. Nel 2008 la Cassazione riconoscerà come esecutori materiali dell'omicidio di Leonardo Vitale i killer Domenico Guglielmini, Raffaele Ganci e i suoi figli Domenico e Calogero, grazie alle determinanti accuse di Calogero Ganci, divenuto un collaboratore di giustizia.
E adesso qualche fatto accaduto oggi che non riusciamo ad approfondire ma che è giusto che sappiate.
Nel 1959 alle 21:13 crolla la Diga di Malpasset. L'inondazione che ne risulta provoca 421 vittime. Si tratta del più grande disastro nella storia francese
Nel 1960 Papa Giovanni XXIII riceve in Vaticano, Geoffrey Francis Fisher, Arcivescovo di Canterbury. È il primo incontro fra un Papa e il primate della comunione anglicana dal 1559 e rappresenta una pietra miliare nell'ecumenismo
Nel 1968 nel corso di una manifestazione dei lavoratori agricoli di Avola, la polizia uccide 2 persone e ne ferisce 48.
Nel 1988 Benazir Bhutto giura come primo ministro del Pakistan, diventando la prima donna a capo di un governo in una nazione a maggioranza islamica
Se siete nati oggi AUGURI! condividete il compleanno con:
Lo sceneggiatore e editore di fumetti Sergio Bonelli (1932)
La soprano greca Maria Callas (1923)
Il pittore francese Georges Seraut (1859)
Se morirete oggi, sappiate che siete in buona compagnia, con voi ci sono:
Il condottiero spagnolo Hernan Cortes (1547)
L`architetto e designer italiano Achille Castiglioni (2002)
Il comico inglese Marty Feldman (1982)
E per oggi è tutto, se volete potete ascoltarci su tutte le piattaforme di podcast, i link li trovate nella pagine dei contatti. Vi lasciamo con qualche immagine dei fatti di oggi. Noi ci sentiamo domani, fate i bravi e stupite il mondo.