starter
Dall'a.s. 2020-21 è stata reintrodotta nelle scuole italiane l'educazione civica come materia d'insegnamento. Non è prevista la presenza di un docente assunto per svolgere tale compito. Ogni docente "dona" alcuna delle sue ore per un monte ore totale annuo di 33, solitamente tre ore nel caso di un docente di Disegno e storia dell'arte che ha due ore settimanali per classe. Partendo dal presupposto che l'educazione civica intercetta tutte le discipline nel punto più alto e pregnante dei contenuti disciplinari delle singole materie d'insegnamento, si è deciso di rilanciare e moltiplicare notevolmente tempo ed energie da investire nell'educazione civica, coinvolgendo tre classi nella partecipazione all'VIII Concorso Matteotti per le scuole.
tema
L’esperienza didattica (educazione civica) proposta ad una quarta e due classi quinte dell'indirizzo scientifico ha previsto l’approfondimento della figura di Giacomo Matteotti e in particolare la sua posizione contro la guerra: la testimonianza e l’eredità morale di Giacomo Matteotti.
documentazione
Gli studenti, anche con il supporto dei docenti di storia, hanno approfondito il pensiero del politico polesano leggendo i suoi testi: Contro la guerra e per la neutralità assoluta (in Atti del Consiglio provinciale di Rovigo, 1914), Socialismo e Patria (in “La Lotta”, a, XV, n. 44, 1914), Dal punto di vista del nostro partito (in “Critica Sociale”, a. XXV, N.3, 1915), La Nazione (in Direttive del Partito socialista Unitario Italiano, 1923).
Conclusa la lettura sono state estrapolate le frasi ritenute maggiormente significative rispetto alla posizione anti bellicista e pacifista di Matteotti:
Noi tendiamo esclusivamente e con tutte le nostre forze al bene del proletariato, e perciò non vogliamo assolutamente la guerra, vogliamo la neutralità.
Il militarismo, che è essenzialmente violenza, non può limitarsi a funzione di giustizia: il Bene, che se ne è servito, diventa Male, per continuare a servirsene.
Anche se, per dannata ipotesi, la nostra opposizione alla guerra non dovesse trionfare, essa non resta, no, una “posizione trascendentale, infeconda. Essa è la preparazione del nostro avvenire; e nulla vi è di più fecondo, di meno trascendentale, della sementa.
Noi dobbiamo essere oggi contro la guerra, magari anche inutilmente, purché domani sia possibile avere un proletariato educato all’avversione più irriducibile contro la guerra.
Noi intendiamo operare per una pacifica convivenza tra le Nazioni, anzi per ottenere che la solidarietà e la forza dei lavoratori organizzati di tutto il mondo facciano cessare o impediscano definitivamente conflitti e guerre.
A questi pensieri fa eco l'articolo 11 della Costituzione Italiana:
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; ; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
narrazione
Il cortometraggio interpreta metaforicamente la figura di Matteotti come un ponte teso verso un futuro democratico e pacifista. Nella narrazione il politico italiano, uscito dalla propria abitazione, si imbatte in diverse persone vestite di nero con il volto coperto da una mascherina che poi lo circondano. Matteotti cade a terra. L’azione si sposta sul ponte dove incontra due ragazze intente a leggere i suoi testi e una terza ragazza che prima gli porge la Costituzione italiana e poi gli indica una meridiana rotta al di là del ponte che segna giorno e ora del suo ultimo discorso alla Camera, intesa come ringraziamento per il suo lascito. “L’idea è viva!”. Una meridiana rotta solidifica l’ombra prodotta dall’interazione della luce solare con un cubo e, due volte all’anno, indica correttamente giorno e ora in un certo punto della Terra, segnando nella memoria, in forma antiretorica, la traccia di un evento. Per quanto riguarda il sonoro è stato scelto di non avvalersi di un commento musicale per lasciare spazio ai testi metteottiani letti da Roberto Antonelli.
Matteotti il ponte ha vinto l'VIII CONCORSO “MATTEOTTI PER LE SCUOLE” 2022-23 Ricordare Giacomo Matteotti e la sua testimonianza di libertà e di democrazia, indetto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito - Direzione Generale per lo Studente, l’Inclusione e l’Orientamento scolastico, dalla Fondazione Giacomo Matteotti - ETS e dalla Fondazione di Studi Storici Filippo Turati Onlus con questa motivazione espressa dalla giuria: l’audiovisivo è opera corale che coinvolge tre classi nella realizzazione del video, della durata di 3’ e 04”. Il filmato si segnala, in primo luogo, per l’efficace ambientazione nei luoghi matteottiani romani (dalla casa di via Pisanelli al “Ponte” Matteotti, di forte valenza simbolica) e poi per il ritmo serrato della narrazione, oltre che per l’eleganza formale delle riprese e il montaggio che esaltano anche le capacità interpretative dei giovani attori. Emerge, al di là del contesto drammatico, forte e chiaro il messaggio pacifista matteottiano in relazione alla lettera della Carta costituzionale.
Il 20 ottobre 2023 presso la Sala Verde di Palazzo Chigi si è tenuta la cerimonia di premiazione della XIX edizione del Premio Giacomo Matteotti. Gli studenti del Via Roma 298 vincitori del Concorso Matteotti per le scuole hanno partecipato attivamente leggendo dei brani tratti dalle opere premiate.
Gli stessi studenti il 25 ottobre hanno partecipato ad un incontro tenuto presso la Sala del Refettorio della Biblioteca della Camera, che ha ospitato la mostra Giacomo Matteotti. Ritratto per immagini. L’incontro con le scuole è stato riservato agli istituti vincitori delle ultime edizioni del Concorso nazionale “Matteotti per le scuole”. Nel corso della giornata sono stati presentati i migliori lavori di recente realizzati dagli studenti tra i quali il cortometraggio Matteotti il ponte.