I sette silenzi di Maria di Magdala

Maria Maddalena, Il Perugino, 1500, Galleria Palatina di Firenze 

- foto tratta da commons.wikimedia.org

Se qualcosa viene da dire, da ipotizzare o anche piuttosto da fantasticare, sul rapporto tra Gesù di Nazaret e Maria di Magdala è che Lui, uomo maschio, maestro di una singolare comunità, avrà di sicuro taciuto a Lei, donna altrettanto singolare, molte cose e, prima fra tutte forse, il Suo rapporto con il Padre, sconosciuto in effetti anche agli altri Apostoli se Filippo esclama, ad un certo punto: “Mostraci il Padre e ci basta!” - in Giovanni 14, 8 -, dimostrando in buona sostanza di non aver capito pressoché niente di niente.

Proviamo però a rovesciare l’approccio. 

E se fosse stata Maria a tenere taciuto quasi tutto di sé a quel suo Rabbi? 

Certo, Marco e Luca ci narrano che da lei il suo Maestro scacciò “sette demoni”, ma nessuna spiegazione più perspicua soccorre la comprensione. 

“Sette demoni” quali? Perché? Che cosa significano?

Proviamo a tradurre nei nostri codici, del tutto avulsi beninteso da ogni correttezza esegetica.

Ci piace pensare che i sette demoni di Maria Maddalena fossero suoi sette silenzi, dalla quale viene liberata, però, non già in forza di una loro costretta rivelazione pubblica, che sarebbe stata impropria, impudica e offensiva, un vero abuso insomma, ma in ragione, al contrario, della sua propria riconciliazione interiore con essi. I suoi sette segreti non erano più sette paure da tacere, ma sette amori con cui riconciliarsi, da accettare.

Il primo segreto: il grande amore della sua vita, che nessuno conosce e di cui i testi nulla dicono. Era sposata la Maddalena? Non sembra ma non si sa, e una donna non sposata non era considerata per nulla benevolmente nella cultura del tempo. E addirittura accompagnarsi ad un rabbi poi poteva far nascere solo scandalo e riprovazione.

Il secondo segreto: il suo rapporto con Gesù di Nazaret. Mille romanzi, film e pubblicazioni d’ogni tipo, ma non ci è data la possibilità di alcuna sua definizione. Che cosa ci fosse tra lei e il Nazareno alla fine non si sa, inutile profondersi in elucubrazioni di qualunque tipo.

Il terzo segreto: il suo rapporto con le altre donne. Ce n’erano molte insieme a Gesù; ma se già è problematico indagare i loro rapporti con il Maestro, figuriamoci l’indagine di quali fossero i rapporti tra loro stesse. Silenzio.

Il quarto segreto: il suo rapporto con gli uomini. Una certa vulgata, terribilmente diffusa per tutti i secoli dei secoli, ha fatto di Maria di Magdala “la peccatrice convertita” per eccellenza, dovendosi riferire l’eventuale “peccato” ad una sola, facilissima, elementare tipologia. Un errore madornale, appunto, ma l’interrogativo sul suo rapporto con gli uomini resta; resta un silenzio da assumere come tale.

Il quinto segreto: il suo rapporto con gli altri Apostoli. Si deduce dal testo degli apocrifi una specie di avversione di Pietro verso di lei ed anche l’attenta lettura dei testi evangelici lascia trapelare un ispessimento dialettico effettivo intorno a lei e ai Capi delle prime Comunità, ma non è possibile andare molto oltre.

Il sesto segreto: il suo rapporto con Dio. Che immagine di Dio avrà portato in sé Maria di Magdala? Che Dio avrà pregato? Quali saranno state le parole della sua preghiera? Avrà cantato, danzato per Lui? O forse con Lui?

Il settimo segreto: il suo rapporto con noi. Al cospetto di Maria Maddalena si agitano tutti gli archetipi e i fantasmi che affollano e nutrono la nostra intimità, sia che siamo donne sia che siamo uomini. La Maddalena non è la Madonna, non ne abbiamo alcuna soggezione e non ne soffriamo alcuna desessualizzazione, anzi. Eppure ci turba, ci inquieta, ci scuote la sua presenza. Non ne veniamo a capo di sicuro noi maschi. Cosa vuole da noi Maria di Magdala? Cosa vuole sapere di noi? In che modo vuole parlarci? Che cosa vuol dirci?

I sette demoni corrispondenti a possibili sette silenzi sono anche i nostri sette silenzi con cui difficilmente osiamo riconciliarci: rapporto con il nostro grande amore, rapporto con la figura del Nazareno – come che sia, credenti o no -, rapporto con le donne presenti nella nostra vita, rapporto con quegli uomini che non siamo noi fieri maschi (ridicolmente inesauribili ed unici), rapporto con la Chiesa (nel bene e nel male), rapporto con Dio (o come Lo si voglia chiamare, anche “Niente”), rapporto con coloro con cui ci relazioniamo.

La narrazione su Maria Maddalena attende ancora di diventare una narrazione per bocca sua.

I nostri silenzi, assieme ai suoi, restano. Se non restassero, non potremmo dirci liberati da alcunché.

 

Stefano Sodaro