Ci sono - Antonio Sodaro

Da Miramare, Trieste - foto del direttore

Ci sono

di Antonio Sodaro

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Probabilmente sono i miei ottant’anni che sempre più spesso mi fanno constatare, come il salmista, che il Signore ha detto una parola ed io ne ho udito due.

Sabato dopo le Ceneri, nella prima lettura dell'ufficio delle letture, dal libro dell’Esodo leggiamo che Mosè, vedendo il roveto ardere nel fuoco senza consumarsi, si avvicina e il Signore gli parla, lo invia a liberare i suoi fratelli in Egitto e Mosè ha qualche dubbio sulle sue capacità di assolvere un compito simile e infine chiede il nome, il nome del Signore che gli parla e Dio disse a Mosè: “Io sono colui che sono!” (Es, 2, 14).

Ecco, io ho sentito: “Io sono colui che ci sono”. Anche perché poco prima gli aveva detto: “Io sarò con te” (Es, 2, 12).

Avevo quindici, sedici anni quando un sabato pomeriggio fui invitato dall’assistente della Gioventù di azione cattolica (la GIAC) ad andare a casa di un ragazzo che aveva fatto la prima comunione, come si diceva, ma non si decideva a fare la seconda e quel sabato c’era anche il confessore a disposizione.

Lungo la strada incontrai il fratello maggiore, stava con alcuni amici e mi chiese e risposi che andavo a trovare il fratello che non trovai e quindi un po’ contrariato mi avviai di ritorno.

Il fratello maggiore mi chiese perché ero andato dal fratello minore e io rimasi per qualche momento incerto alla ricerca di qualche motivazione che non facesse ridere il gruppetto..., ma poi mi scappò: “Dovevamo andare a confessarci!”

Il fratello maggiore mi guardò per un momento e poi, prendendomi per un braccio, mi rispose: “Ma ci vengo io ché sono tre anni che non mi confesso!”

È davvero bello e sorprendente quanto leggiamo nel vangelo di Matteo (cap 25, 31-46).

Benedetti e maledetti fanno la stessa domanda: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere?”

Sembra quasi che i maledetti facciano capire che, se Lo avessero visto…, e figurarsi se non si sarebbero mossi!

E perché, Signore, non ti sei fatto vedere ?

Ecco, umilmente oso pensare che Io-sono si manifesti come Io-ci sono, la volta dopo, dopo che il nostro amore si sarà manifestato ad un fratello guardando al suo volto senza pensiero di un paradiso da guadagnare.