L’eolico offshore galleggiante può costituire una delle risposte al fabbisogno di energia? Ritiene poi che la tariffa incentivante prevista dal FER 2 costituisca una condizione sine qua non per la sua realizzazione?
Buongiorno a tutti.
Quindi se rispondo “sì” posso tornare al posto? È finita? No. Anzitutto ringrazio anch’io l’On. Squeri per l’invito e tutto il gruppo di Forza Italia. Per me è un piacere essere qui oggi. Devo dire che ho compreso l’importanza di questo evento quando l’ufficio comunicazione della mia azienda mi ha detto che mi devo attenere pedissequamente agli appunti che mi fa, perché evidentemente teme poi ripercussioni in futuro.
Comunque, rispondo alla domanda. Sì, è possibile realizzare l’eolico offshore in Italia, soprattutto quello galleggiante, e dobbiamo farlo. Dobbiamo farlo perché può essere una risposta a una serie di domande. Innanzitutto, perché farlo galleggiante, e quindi in mare aperto, significa sfruttare venti più forti, il che significa produrre maggiore energia col minimo sforzo. In questo caso, quando parlo di sforzo, intendo dire di CAPEX e quindi di investimenti. In alto mare è possibile realizzare impianti di grande produzione di energia.
Soltanto per farvi un esempio, il nostro Medwind, un progetto che nascerà a 80 km dalla costa siciliana, sarà in grado di produrre il 3% del fabbisogno nazionale italiano. È possibile farlo in alto mare, si diceva prima, e questo significa, naturalmente, poter dare un impatto ambientale e paesaggistico praticamente pari a zero.
L’eolico offshore, e vengo quindi alla seconda domanda, è una nuova tecnologia, e per questo, naturalmente, all’inizio ha bisogno non di incentivi, ma comunque di una tariffa incentivante. Devo dire che questa tariffa incentivante servirà però a creare una filiera. Il fatto che costi di più all’inizio è un qualcosa di normale nell’ambito delle nuove tecnologie. Basti pensare a quello che è successo con il fotovoltaico: vedere quanto costava ieri e vedere invece quanto costa oggi.
Quello che si chiede con il FER 2, o comunque con una tariffa incentivante per l’eolico offshore, è sostanzialmente un investimento. Un investimento che però è pari a 6 euro l’anno per ogni utenza, quindi un investimento abbastanza limitato. Per far sì che l’eolico offshore possa nascere in Italia e che possa creare una filiera nazionale, secondo noi serve fare probabilmente delle modifiche all’attuale legislazione.
Mi riferisco in particolar modo al decreto FER 2. Questo perché? Perché, secondo noi, per creare una vera e propria filiera servono minimo 15 gigawatt. E 15 gigawatt servono anche per la sicurezza energetica e servono anche per creare un giro di affari intorno all’eolico offshore molto importante. Serve che l’allaccio di questi impianti non pesi su quelli che sono oggi i cosiddetti oneri di sistema, che pesano circa per 100 euro l’anno.
E questi oneri di sistema andranno a scadere tutti quanti, o quasi tutti, tra il 2031 e il 2032. Quindi, secondo noi, dovrà essere previsto l’allaccio di questi grandi impianti eolici offshore soltanto dopo il 2031 e il 2032. E soprattutto, serve che ci sia l’obbligo ai soggetti aggiudicatari della tariffa di fare del local content. Come si diceva prima, noi veniamo dall’esperienza americana. Noi abbiamo lì un progetto che tra l’altro ha ricevuto tutte le autorizzazioni e quindi sarà prossimo a partire, per costruire un gigawatt e sette di eolico, in questo caso fisso e non galleggiante, ma comunque offshore. Ecco, noi siamo stati in un certo senso obbligati a fare investimenti.
Per noi è stato un piacere farlo negli Stati Uniti, vorremmo poterlo fare anche in Italia. Se in Italia si dovessero fare effettivamente i 15 gigawatt, si investiranno circa 60 miliardi. Basta pensare soltanto all’IVA, quindi parliamo di 15 miliardi soltanto di gettito in più in termini di valore aggiunto per lo Stato italiano. Senza parlare dell’occupazione. Noi stessi siamo impegnati nella creazione di una fabbrica di turbine eoliche che andremo ad aprire in Abruzzo. Una fabbrica di turbine eoliche che creerà 3.300 posti di lavoro.
E questo soltanto noi. Potete immaginare tutti gli altri che sono impegnati in questo settore cos’altro potranno fare.