L’edilizia popolare residenziale da tempo sta soffrendo, innanzitutto per la manutenzione ma anche per quelli che sono i lavori di efficientamento energetico. Quali prospettive avete per il prossimo anno?
Sì, grazie Onorevole, grazie Forza Italia. Fatemi fare un ringraziamento particolare al senatore Gasparri, che è sempre molto vicino al tema della casa popolare, a Federcasa.
Noi rappresentiamo 800.000 alloggi in Italia, attraverso 84 aziende associate, per oltre 2 milioni di persone che abitano nei nostri alloggi. E ce ne sono 350.000 che sono nelle liste per aspettare queste case popolari. Quindi è un tema socialmente molto rilevante. Come giustamente ha detto lei, il problema è quello della manutenzione, perché è un patrimonio molto vetusto.
È un patrimonio che è stato costruito in 40 anni, tra gli anni ‘50 e gli anni ‘80. Di manutenzione straordinaria ne è stata fatta pochissima. La grande occasione mancata è stata quella del 110%, che si doveva rivolgere, quantomeno prevalentemente, all’edilizia pubblica, all’ERP, e invece è andata a finire da altre parti, forse meno bisognose, meno nobili. Poi c’è stato il PNRR e quindi anche lì siamo riusciti a fare delle manutenzioni, però il cammino è ancora lungo.
Adesso questo governo, fortunatamente, ha messo mano a questo settore con questo quasi miliardo e quattro di fondi che andranno esclusivamente all’efficientamento energetico, e quindi questa è un po’ una boccata d’ossigeno. Ovviamente non è la risposta definitiva, però sicuramente è una prima risposta importante. Io vorrei sottolineare un fatto, perché è un mondo molto particolare.
Se uno non ci si addentra, fa fatica a comprenderne veramente il valore sociale. Le persone che abitano nelle case popolari sono persone che hanno grandissime difficoltà di tutti i tipi. Io, prima di avere l’onore di diventare amministratore di una di queste società, non ne avevo idea, devo dire la verità.
Considerate che la riqualificazione energetica per l’edilizia popolare, oltre ai benefici tradizionali che ha su tutto il patrimonio immobiliare, che sono ovviamente l’efficientamento energetico, produce un risparmio sull’ambiente — quindi una politica green — anche una riqualificazione architettonica, perché normalmente i nostri palazzi si distinguono per bruttezza, quindi le case popolari si vedono sempre. Quindi, quando le riqualifichiamo, cerchiamo anche di migliorarle architettonicamente.
Ma considerate che il carico della bolletta su un utente di case popolari ha un impatto enorme. Ovviamente tutti noi, se abbiamo la possibilità di pagare meno di bolletta energetica, siamo contenti. Ma considerate che, da uno studio che abbiamo fatto, la bolletta dell’energia è quasi doppia rispetto al canone d’affitto mensile. Noi abbiamo dei canoni d’affitto in alcune regioni che sono di 20 euro al mese.
In altre regioni, come la mia, la Liguria, abbiamo dei canoni minimi di 32 euro al mese, e già tantissime famiglie fanno fatica a pagare. Quindi, anche dal punto di vista economico, una riduzione della bolletta dovuta alla riqualificazione energetica di un fabbricato ha degli effetti sociali enormi.
Quindi veramente questa misura che il governo ha messo in campo è davvero importante. E come diceva lei, però, è necessario, adesso che questo governo ci sta lavorando, un nuovo piano casa per andare a riqualificare quasi la totalità del patrimonio, perché va fatto, è costituzionalmente sancito che vada fatto, e anche per creare nuove abitazioni. Perché purtroppo la forbice sta aumentando, ci sono anche nuove forme di povertà, persone che non sono magari da case popolari.
Penso ai giovani, anche perché c’è anche un tema di caro affitti, soprattutto nelle grandi città, quindi bisogna dare una risposta anche a queste persone. Quindi, come dire, i temi sono due: la riqualificazione, che è il primo tema, e quello di creare nuovi alloggi. E concludo: cercando di non andare a costruire nuovi fabbricati, ma di riqualificare l’esistente.
C’è tantissimo esistente in Italia non utilizzato. Se riusciamo ad andare a intercettare questi fabbricati, che spessissimo sono anche statali, abbiamo il vantaggio di riqualificare dei quartieri, riqualificare delle zone e, soprattutto, non andare più a cementificare.
Grazie.