Grazie. Buongiorno a tutti. Grazie per l’invito.
Saluto i capigruppo, il Presidente Besseghini, i parlamentari presenti e così via. Parlare dopo Franco Cotana però diventa difficile, perché io mi ero basato sui cinque minuti che il Presidente Bortoni mi aveva dato. Utilizzo lo schema di Franco Cotana e anch’io mi appello a quei vaghi ricordi della mia vecchia attività accademica. Allora, il punto di vista di Acquirente Unico, se ho capito bene il Presidente, rispetto alla situazione.
È sotto gli occhi di tutti, in realtà, la scomposizione del sistema internazionale. Io insegno anche relazioni internazionali, quindi approfitto come ha fatto Franco. Mutamenti clamorosi geopolitici, geoeconomici, un sistema internazionale completamente nuovo. Che cosa c’entra tutto questo? Non lo devo spiegare a voi. Tutto questo ricade su quello che è il sistema economico, istituzionale, ma anche, per quanto ci riguarda, anche e soprattutto sul settore energetico. Abbiamo avuto picchi di aumenti indiscriminati di prezzi del petrolio, del gas.
Questo influisce sul sistema Paese, questo influisce sulle imprese, in particolare poi sulle piccole e medie imprese, questo influisce sulle famiglie. Allora, il ruolo delle società pubbliche, e torno a quello che il Presidente Bortoni credo che voglia sapere da noi, non può in questo particolare momento essere sicuramente importante, ma credo che sia diventato indispensabile. Indispensabile perché le società pubbliche, per esempio faccio riferimento ad Acquirente Unico, hanno tra le loro mission quella di fornire energia a una categoria particolare, i vulnerabili, a prezzi certi, trasparenti e così via.
Ci possiamo fermare qui come società pubblica? Credo proprio di no. Nel senso che noi, istituzioni e società pubbliche siamo lo strumento operativo della politica energetica del Paese. Siamo coloro i quali usano gli strumenti che in realtà traducono in azioni concrete le decisioni del governo. Di conseguenza, soprattutto in momenti di difficoltà e di crisi, questo è il ruolo che come istituzioni e società pubbliche noi dobbiamo assolvere. Il contesto è quello di potenziare tutti gli strumenti che noi abbiamo a disposizione o possiamo avere a disposizione per attenuare tutte quelle che sono le turbolenze o le incertezze del mercato. Per quanto riguarda noi, la possibilità adesso di acquistare energia anche a lungo termine, i PPA, che danno una serie di caratteristiche, ma fondamentale, secondo me, in questo momento, per quanto riguarda noi è tutta una campagna di comunicazione.
Perché è fondamentale per noi società pubbliche offrire un servizio che non è soltanto un servizio, è un dovere istituzionale, che è quello di fornire corretta informazione al cittadino e al contribuente. Corretta informazione, perché il sistema dell’energia è sempre stato percepito con difficoltà, come complesso e come strumentale. Allora noi, istituzioni e società pubbliche, dobbiamo fornire la certezza della parte terza. Concludo, Presidente, con una riflessione che voglio fare in riferimento a quello che lei diceva, per esempio sul mutamento e la trasformazione repentina degli ultimi anni, dal 2000. Lei ha fatto riferimento ai 40.000 dati.
Bene, noi come Acquirente Unico abbiamo il Sistema Informativo Integrato che contiene quei 40.000 dati a cui lei faceva riferimento, dei 30 milioni di cittadini consumatori. Credo che sia un asset fondamentale, ma è un asset fondamentale che come società pubblica noi non mettiamo a disposizione, noi forniamo al sistema Paese.
Dico questo perché, evidentemente, c’è stato un grande sviluppo della tecnologia, ma va dato atto e merito alle società pubbliche che hanno scelto di utilizzare quella tecnologia e metterla a disposizione del cittadino. Credo che il Governo abbia messo in atto una serie di provvedimenti e attività assolutamente fondamentali, non da ultimo il DL Bollette. È un percorso che evidentemente il Governo ha intrapreso, importante perché guarda all’immediato, ma guarda anche contemporaneamente alla costruzione di una nuova politica dell’energia, che è fondamentale nel medio e lungo periodo.
Questa politica si costruisce attraverso una serie di attività, perché è molto semplice vedere gli effetti immediati di un provvedimento semplice, ma se un Governo ha il coraggio, come credo che stia accadendo, di costruire una serie di politiche e di attività per costruire una politica energetica che guardi al medio e lungo periodo, io credo che noi società pubbliche non possiamo che essere partecipi di questo percorso, essere a disposizione, perché, ripeto e lo sottolineo ancora una volta, siamo coloro i quali danno attuazione poi concreta e continuativa all’attività.
È una sfida che ci entusiasma, che ci deve far trovare pronti. Io credo che il sistema Paese non possa che beneficiarne, perché ne va della sicurezza, dell’autonomia e anche della forza del sistema economico del Paese.
Grazie.