Buongiorno a tutti. Un saluto e un ringraziamento particolare al Vice Premier e Segretario del partito, Tajani, al Ministro Pichetto Fratin, al Presidente Maurizio Gasparri.
Saluto e ringrazio anche l’Onorevole Casasco, l’amico Maurizio, che modera la nostra sessione. Il tema dell’energia che avete scelto per i vostri Stati Generali, come sapete, è assolutamente centrale e prioritario per il nostro sistema imprenditoriale.
Se posso ricordarlo in maniera molto sintetica, per tre ordini di problemi principali: incertezza, costi e misure strutturali. Incertezza. I conflitti in Ucraina e Medio Oriente hanno rivelato quanto sia potenzialmente vulnerabile il mercato dell’energia.
Pensiamo che solo pochi giorni fa si temeva che l’Iran chiudesse lo stretto di Hormuz, dal quale passa circa il 30% del petrolio mondiale. Se aggiungiamo l’altalenante politica dei dazi, tutto questo significa una parola sola: incertezza. Una profonda incertezza che aumenta le difficoltà delle imprese che devono investire e pianificare.
Poi ci sono i costi. Un esempio per tutti, che certamente conoscete, è quello dell’elettricità, che in Italia è superiore del 40% rispetto alla Spagna e di quasi il 30% rispetto a Francia e Germania. E vengo alle misure strutturali.
Servono politiche e interventi, appunto, strutturali per contenere l’impatto del caro energia su famiglie e imprese e sostenere la competitività del Paese. È necessario, anzi, direi è urgente quindi, una progressiva sterilizzazione degli oneri generali di sistema, che gravano per circa il 25-26% sulle bollette elettriche del terziario. In linea generale, sono necessari gli approvvigionamenti tramite acquisti congiunti europei, perché lo ha ricordato molto bene il segretario Tajani: serve un mercato unico europeo dell’energia.
Serve rispettare il principio della neutralità tecnologica, perché si deve far leva su tutte le risorse disponibili. Per l’Europa, anche per il settore energetico, è tempo davvero di un cambio di passo. Ne va della stessa competitività delle nostre imprese. E sull’energia dobbiamo puntare su idrogeno sostenibile, nucleare avanzato, rinnovabili ed efficienza delle reti. Non è più il tempo delle scelte ideologiche. Servono scelte utili e realmente sostenibili: sostenibili a livello ambientale, ma anche sociale ed economico. E non possiamo che condividere la linea del Ministro Pichetto Fratin sul tema del nucleare.
Colgo l’occasione per salutare Luca Squeri, che proviene dalla famiglia di Confcommercio e che su questo tema è particolarmente attivo. Favorire il nucleare di nuova generazione, ha ricordato il Ministro Fratin, significa garantire alle future generazioni di vivere in quel miracolo economico che c’è stato anni fa.
Ecco, permettetemi di condividere questa prospettiva di speranza, che ci permette di guardare oltre la situazione drammatica che stiamo vivendo a livello internazionale. Una prospettiva di speranza che potrebbe essere rafforzata dalla progressione rapidissima delle nuove tecnologie. Penso, ad esempio, all’intelligenza artificiale, capace certamente di aprire nuovi scenari anche in campo energetico. Con un’avvertenza, cari amiche e cari amici: quella di mettere sempre al centro la persona, i suoi valori e la sua intelligenza umana. Grazie, buon lavoro.