Abbiamo ascoltato le imprese, vogliamo ascoltare adesso la voce dei consumatori italiani sul tema energia.
Signor Presidente, ringrazio l’On. Squeri per l’invito.
È importante poi oggi in particolare, perché è stato ricordato prima, da oggi c’è lo “scontrino dell’energia”, insomma, quindi c’è la volontà dell’Autorità di cercare di semplificare. Sempre per richiamare l’intervento dell’Autorità, mi fa piacere leggere un passaggio del discorso perché sembra scritto da noi: “Riguardo al mercato retail, i consumatori dimostrano un consolidato scetticismo, spesso accompagnato da disinteresse e dal convincimento che pochi o nulli siano gli strumenti a disposizione per ottenere una fornitura a prezzi ritenuti corretti”.
Cioè, questa è la fotografia che ha fatto l’Autorità, presentando l’attività svolta lo scorso anno, ma che oggi dimostra come sia inefficiente il mercato dell’energia nel nostro Paese. In teoria, un mercato con oltre 700 operatori dovrebbe celebrare la concorrenza e quindi aiutare il consumatore a trovare l’offerta più adatta. In realtà, sappiamo bene che il comparatore predisposto dall’Autorità, il Portale Offerte, è stato consultato l’anno scorso solamente circa 2 milioni e mezzo di volte, il che dimostra che c’è questo scetticismo.
E dimostra anche, con alterne vicende, che a volte il mercato tutelato rispetto al mercato libero — oggi sappiamo che c’è il mercato delle tutele graduali — ha visto diverse fortune. Ma il tema e la sfida che dobbiamo raccogliere quotidianamente — e qui sa bene l’Autorità, ma sa anche il Governo — è che dobbiamo far sì che il consumatore sia consapevole delle opportunità che offre il mercato. Si deve vincere questo scetticismo che oggi fa sì che ci sia un disinteresse generale.
Tutto questo, però, è inquinato dal tema delle pratiche commerciali scorrette. Perché se sappiamo che l’Autorità, con lo scontrino dell’energia, vuole in un certo senso aiutare il consumatore a leggere la bolletta per andare a verificare quali sono i suoi consumi e quindi cercare di trovare sul mercato anche i fornitori che possono accompagnarlo a pagare quanto è dovuto, al tempo stesso sappiamo anche che, nonostante gli sforzi fatti da tutte le autorità, a partire dall’Antitrust per le pratiche scorrette — ma sappiamo che il Garante Privacy, Arera, Agcom anche stanno cercando di intervenire su questo fenomeno — il fenomeno delle frodi, purtroppo... vedremo adesso cosa succederà con un nuovo provvedimento dell’Autorità sullo spoofing, sul fatto che i consumatori ricevono telefonate da call center che utilizzano numerazioni apparentemente geografiche, ma in realtà non sono riferibili a numeri censiti presso il ROC.
In tutto questo scenario, è evidente che il consumatore si sente spaesato e ancora oggi è vittima. Mentre stavo qui a seguire questo evento, ho ricevuto diverse telefonate da numerazioni di call center che non avevo registrate nel mio cellulare, ma penso che ognuno di noi possa raccontare la propria esperienza.
Sappiamo anche che le stesse autorità ricevono... ricordo anni fa anche il Presidente dell’Autorità ricevette al citofono un venditore. Qui presenti in sala ci sono dei colleghi che hanno ascoltato questo racconto da parte del Presidente Ortis.
E il venditore ha avuto in quel caso la sfortuna di incontrare il Presidente dell’Autorità, che gli ha spiegato che quello che lui andava a dire in giro porta a porta in realtà era estremamente scorretto. In quel caso è stato sfortunato, ma quanti pensionati oggi cadono in queste situazioni?
Quanti di noi ricevono telefonate e, a volte, anche per mancanza di tempo e di voglia, accedono a un’offerta che in realtà non si presenta così come dovrebbe essere? Esiste la necessità di avere un supporto durevole sul contratto per poter verificare che quello che ci è stato detto al telefono corrisponda a quelli che noi andremo ad assumere.
In tutto questo scenario, è ovvio che noi dobbiamo fare rete, collaborare con le autorità, collaborare con il Governo, per far sì che questo scetticismo che c’è oggi, che porta il consumatore a non scegliere, venga vinto, per buttare fuori dal mercato tutti quegli operatori che non rispettano le regole e far sì che la concorrenza venga rispettata.
E questo a beneficio di tutto quanto il mercato.
Grazie ancora per l’invito.