Guardando ai prossimi anni, quale può essere il vostro ruolo nella transizione energetica, quali possono essere le opportunità per famiglie, imprese e cittadini e quali sono le prospettive delle rinnovabili negli edifici residenziali?
Grazie, buon pomeriggio a tutti. Grazie dell’invito, Onorevole Battistoni, Onorevole Squeri.
Lei ha detto una cosa che mi ha veramente fatto emozionare: “essere all’ascolto”. Devo dire che nel recente passato questo non è successo. Noi veniamo da anni in cui non c’era l’umiltà di ascoltare, di analizzare i dati.
Ci vuole assolutamente pragmatismo, realismo, concretezza, difesa di quella che è la filiera nazionale. Per fare decarbonizzazione, promozione delle energie rinnovabili, riqualificazione energetica, ci vuole tutto questo. Ed è tanto, non è poco. FederCostruzioni è la filiera delle costruzioni. Stiamo parlando di 40.000 imprese, 12 milioni di occupati — vuol dire il 3% dell’occupazione nazionale — 624 miliardi di valore della produzione.
Noi abbiamo 27 milioni di edifici che sono in Italia sostanzialmente obsoleti. Hanno bisogno di essere promossi a un livello superiore. Nella Divina Commedia, Dante parlava di “provando e riprovando”, frase che poi è stata ripresa da Galileo Galilei, che ha impersonato il metodo scientifico. Bene, noi dobbiamo passare a “qualificando e riqualificando”. E per fare questo, per il grande patrimonio edilizio che abbiamo, il bisogno che ha, il fabbisogno di energie rinnovabili che deve crescere, deve essere concretizzato, ci vuole molto ascolto, molto dialogo, ci vuole molta competenza e professionalità.
Io credo che oggi siamo qui esattamente per analizzare tutto questo. Dicevo “provando e riprovando”, e quindi “qualificando e riqualificando”. Gli edifici possono essere qualificati o riqualificati sia perché sono di nuova costruzione, sia perché sono di demolizione e ricostruzione — quindi ancora nuova costruzione — riqualificazione energetica e ambientale dell’esistente, rigenerazione urbana. Tanti casi che dobbiamo affrontare, e dobbiamo affrontare in modo molto semplice: analizzando le esigenze, le possibilità, dandoci degli obiettivi e portandoli a termine.
Non ci vogliono contrapposizioni. Noi nel passato abbiamo sentito, anche per voci che ci arrivavano dall’estero magari, o da Bruxelles in particolare, di contrapposizioni fra i vari vettori energetici: l’elettrone, la molecola.
Ci vuole tutto. Noi... sento parlare di biocombustibili legnosi, di biogas, di elettricità. L’elettricità è fondamentale, ma ci vuole l’alleanza, secondo me, fra la molecola e l’elettrone. L’80% dei fabbisogni energetici degli edifici — 80-82, in quel caso anche 83 — è dato dal comfort. E il comfort vuol dire riscaldamento, raffrescamento, produzione di acqua calda sanitaria e trattamento dell’aria. Quindi dobbiamo colpire il bersaglio grosso. E per fare questo dobbiamo avere un approccio che sia multitecnologico, multienergetico e multitarget. Perché dobbiamo pensare, come multitarget, per esempio, alla decarbonizzazione, alla riduzione dei consumi, al miglioramento del comfort per gli utenti, a far lavorare bene la filiera italiana. Perché noi abbiamo in Italia i progettisti, gli installatori, gli utenti, le imprese.
Abbiamo un’enorme filiera che deve essere valorizzata. È di eccellenza e dobbiamo continuare a farla lavorare. Non possiamo farla morire perché qualcun altro vuole ridurci a fare altri mestieri.
Noi facciamo produzione in Italia. Facciamo qualificazione e riqualificazione. Abbiamo bisogno di strumenti validi, chiari. Io alla politica, come FederCostruzioni, dico che ci vorrebbe, un “testo unico”, è da anni che noi sposiamo questa idea.
Forse andrebbe fatto un unico testo unico per la riqualificazione energetica, per gli acceleratori, per la riqualificazione, per la decarbonizzazione e per l’uso delle fonti rinnovabili. Strumenti chiari, strumenti efficaci e pragmatici.
Ad esempio, per quanto riguarda l’energia elettrica, ci vuole un rifacimento delle reti. Abbiamo il gas, che è una delle reti più — assieme all’Olanda — più sviluppate che ci sono in Europa. Sfruttiamola anche per portare biometano, bio-GPL, idrogeno, miscele di idrogeno nelle case. Quindi, alleanza fra l’elettrone e la molecola.
Abbiamo tantissime possibilità, dobbiamo sfruttarle tutte. Ripeto: approccio multitecnologico, multienergetico e multitarget.
Grazie.