Buongiorno a tutte e a tutti. Un saluto rapido ma sentito, perché quella di oggi è una giornata di lavoro di grande rilievo, che vede coinvolti i principali attori di settori strategici, chiamati a confrontarsi su un tema cruciale e delicatissimo per il nostro Paese: l’energia.
Porto il saluto di tutto il nostro gruppo parlamentare – della Camera, del Senato e anche del Parlamento Europeo – e dei colleghi qui presenti, che non nomino singolarmente, ma che ringrazio per la partecipazione.
Il tema energetico è per noi una priorità assoluta.
Abbiamo attivato un costante lavoro di approfondimento e interlocuzione nelle commissioni competenti, perché siamo consapevoli che l’energia non rappresenta solo una materia tecnica o settoriale, ma incide in modo diretto sulla vita delle famiglie, sulla competitività delle imprese e sul futuro industriale dell’Italia.
Basta ascoltare oggi i giornali radio o leggere i quotidiani: proprio ieri c’era una scadenza che toccava il tema delle bollette per le famiglie meno abbienti.
Oggi, infatti, tutti i telegiornali hanno messo in evidenza questo tema. Ma qui ci sono anche i rappresentanti dell’industria, quindi parliamo di un problema che riguarda il costo dell’energia, un costo che ostacola – o addirittura impedisce – la crescita e lo sviluppo delle nostre imprese.
Il fatto che non siamo produttori di energia, il fatto che dipendiamo da fornitori esterni, da Paesi terzi, e il fatto che – probabilmente – è stato un grave errore interrompere, decenni fa, il percorso legato all’energia nucleare, sono questioni centrali.
Da questo punto di vista, auguro buon lavoro a tutti.
Non voglio togliere spazio agli interventi, vista la qualità altissima dei dibattiti che si susseguiranno.
Un sincero grazie e complimenti per la vostra presenza.
Grazie.