1.7 Stop (ma non fermiamoci qui)
Altra nozione fondamentale per il fotografo è lo stop.
Il concetto di stop si applica ai tre parametri che permettono di variare la luce che andrà a generare il fotogramma, ovvero:
tempo di apertura otturatore
apertura del diaframma
sensibilità ISO
Per ognuno di questi parametri uno stop non è nient’altro che il valore successivo ammesso che raddoppia o dimezza la quantità di segnale luminoso rilevato dal sensore.
Nel caso del tempo di apertura dell’otturatore è molto semplice, se raddoppio (dimezzo) il tempo di esposizione raddoppio (dimezzo) la quantità di luce incidente il sensore.
Valori tipici di stop per il tempo di apertura sono (misurati in secondi):
1/4000, 1/2000, 1/1000, …, 1/30,1/15,1/8,1/4, 1/2, 1, 2, 4, ...
Banale è anche nel caso della sensibilità ISO, raddoppiare la sensibilità ISO significa raddoppiare (dimezzare) l'amplificazione del segnale luminoso. Valori tipici degli stop sono (misurati in ISO):
100, 200, 400, 800,1600, 3200, …
Per l’apertura del diaframma la questione si fa un attimino più complessa, qui entrano in ballo dei diametri. Comunque sia riporto di seguito dei valori tipici di stop che raddoppiano (dimezzano) l’apertura del diaframma raddoppiando (dimezzando) dunque la luce incidente il sensore:
f1.2, f:2, f:2.8, f:4, f:5.6, f:8, f:11, f:16, f:22, ...
Molto spesso le macchine fotografiche fra uno stop ed un altro hanno 2 o 3 "scatti" intermedi (che producono una variazione pari a 1/2, 1/3 di stop) in modo tale da aver maggiore controllo sull'esposzione luminosa.