1.5 Obiettivi
Questo elemento è determinante nella buona riuscita di una foto.
Ahimè molto spesso è estremamente costoso, specialmente dal punto di vista di un appassionato principiante. E' fondamentale però tenere in considerazione che gli obiettivi fotografici sono il vero investimento a lungo termine nella fotografia. In altre parole, il corpo macchina della reflex lo si può cambiare relativamente spesso mentre una buona ottica puo' durare per decenni (questo diviene palese se si dà un'occhio alla tenuta dei prezzi nel mercato dell'usato, i corpi macchina si svalutano velocemente, le ottiche molto lentamente).
La scelta dell'ottica diviene dunque fondamentale.
Qui il discorso su come scegliere un obiettivo in base alle proprie esigenze potrebbe farsi particolarmente lungo e lo tratteremo più avanti (anche se non in modo esaustivo, il compito è troppo arduo per me).
Prima di tutto è necessario chiarire chiarire alcuni concetti fondamentali della fotografia strettamente legati agli strani numeri che si leggono sulle ottiche.
Ad esempio sulla mia compatta all’estremità dell’obiettivo si può leggere:
6-60 mm
Zoom 10x
1:2.8-4.3
Le prime due righe sono legate alla focale, l’ultima riga è legata al diaframma.
1.5.1 Distanza focale
Le misure in millimetri riportate su tutte le ottiche, sono l’escursione ottica ovvero la finestra di valori all’interno della quale l’obiettivo riesce a variare la lunghezza focale (paragrafo 1.1). Dunque il centro ottico si muoverà lungo l’asse ottico da un minimo di 6 fino ad un massimo di 60 millimetri.
La lunghezza focale determina l’angolo di campo, ovvero la porzione di scena inquadrata, nonchè l’ingrandimento/rimpicciolimento del soggetto inquadrato.
Intuitivamente, aumentare la lunghezza focale equivale ad “avvicinarsi” all’oggetto, diminuirla viceversa “allontanarsi”.
A questo punto si deve far i conti con i concetti di lunghezza focale normale e lunghezza focale equivalente (a 35mm).
1.5.1.1 Lunghezza focale normale
La lunghezza focale normale è pari circa alla dimensione della diagonale del sensore full-frame, vale storicamente 50mm. Con questa focale ed una macchina fotografica con sensore full-frame l’inquadratura della scena sarà del tutto simile a quella che si ha ad occhio nudo.
Al di sotto di questa focale si hanno gli obiettivi grandangolari, che inquadrano una porzione di scena maggiore allontanado i soggetti, sopra questa focale si hanno i teleobiettivi che avvicinano i soggetti.
Gli obiettivi si suddividono inoltre in ulteriori due categorie, quelli che non permettono di variare la focale sono detti obiettivi fissi, gli altri sono detti zoom. Nel nostro esempio è riportato che l’obiettivo è di tipo zoom ed il numero moltiplicativo (10x) non è nient’altro che il rapporto tra la focale minima e massima.
1.5.1.2 Lunghezza focale equivalente
La lunghezza focale equivalente serve invece per comparare l’angolo di campo di fotocamere con dimensione di sensore diverso. Come già detto un parametro fondamentale è la dimensione dell’area che la luce dovrà andare ad impressionare (ovvero la dimensione del sensore). Dalla figura che segue si intuisce che utilizzando la stessa distanza focale su due sensori di dimensioni diverse la porzione di scena inquadrata cambia sensibilmente, in parole povere con il sensore più piccolo e stessa distanza focale l’oggetto nell’istantanea apparirà più grande.
FIGURA 02: Inquadrando la stessa scena con focale uguale e sensori dimensionalmente diversi il soggetto apparirà più grande nella foto fatta con il sensore più piccolo, cliccare per ingrandire
Per comparare ottiche diverse ci si rifà alla dimensione storica della pellicola, i famosi 35mm (full frame) e si rapportano tutte le ottiche a tale sensore, si parlerà dunque di lunghezza focale equivalente a 35mm. Come si fa a calcolare? E’ molto semplice, basta avere il valore di crop (vedi tabella nel capitolo precedente relativo al sensore) che non è nient’altro che il rapporto fra la diagonale del sensore full frame e quella del sensore della camera ove è montata l’ottica.
Facciamo un esempio esplicativo, possiamo dire che posizionando nello stesso luogo due reflex, una full frame con obiettivo con focale di 300mm ed una APS-C (crop 1.5) con obiettivo di focale di 200mm si avrà la stessa porzione di scena inquadrata.
1.5.2 Diaframma
Passiamo ora ai più criptici numeri legati alla focale, nel nostro esempio “1:2.8-4.3”.
Come già noto il diaframma (in concomitanza con l’otturatore) serve per regolare la luce che va ad impressionare il sensore, due osservazioni:
Fatte queste due considerazioni, è stato deciso di introdurre il numero di diaframma misurato come rapporto fra la la lunghezza focale ed il diametro del foro del diaframma stesso. Ad esempio se abbiamo un obiettivo fisso con diametro massimo del foro di 25mm e lunghezza focale (fissa) di 50mm ci troveremo innanzi ad un obiettivo di diaframma f/2 (o alternativamente f:2 o 1:2).
Più basso è il rapporto più luce passa e più l’obiettivo viene detto luminoso.
1.5.3. L'obiettivo in base all'uso
Banale a dirsi ma il primo aspetto che si deve considerare è l'utilizzo che si dovrà fare della fotocamera.
Le lenti vanno scelte innanzitutto in base a dove si troverà il soggetto da fotografare e dunque alla distanza di messa a fuoco del soggetto:
Secondo aspetto da considerare è se l'otticca è bene sia fissa o zoom:
1.5.4 Stabilizzazione dell'ottica
Se si scatta a mano libera è inevitabile far fare delle micro vibrazioni alla macchina, ovvero si introduce nella foto quello che si denota con micromosso. Questo fenomeno peggiora ovviamente con lunghi tempi di esposizione, lunghe focali e va anche peggiorando per la corsa ai "tanti megapixel" dei sensori che dunque ne riducono le dimensioni rendendoli più sensibili alle vibrazioni.
Come ovviare a questo problema? La risposta è: stabilizzando. Ci sono principalmente tre vie:
La stabilizzazione ha in definitiva il vantaggio di restitutuire una qualità migliore della foto a parità di condizioni luminose.
1.5.5 Riassunto
Ricordare sempre che:
L'analisi di come scegliere un'ottica lo concludo qui, vi avviso che se ne potrebbe parlarne per ore ed ore, ci sono appassionati che lo fanno... Ed alla fine non è detto che riescano ad arrivare ad una conclusione unanime.