L'incidente di Wounded Knee
febbraio 1973
L'incidente di Wounded Knee
febbraio 1973
1973 - L'incidente di Wounded Knee ebbe inizio il 27 febbraio 1973, quando circa 200 Oglala Lakota e membri dell'American Indian Movement (AIM) sequestrarono e occuparono la città di Wounded Knee, in South Dakota, nella Pine Ridge Indian Reservation. La protesta seguì il fallimento di un tentativo dell'Organizzazione Oglala per i Diritti Civili (OSCRO) di impeachment del presidente della tribù Richard Wilson, accusato di corruzione e di abuso dagli oppositori. Inoltre, i manifestanti hanno attaccato la violazione dei trattati con gli indiani da parte del governo degli Stati Uniti e hanno chiesto la riapertura dei negoziati. L'ottavo giorno il governo degli Stati Uniti ha lanciato un ultimatum, che gli attivisti hanno prontamente respinto. In quel periodo i leader del gruppo dichiararono che il territorio di Wounded Knee era della Nazione Oglala indipendente e chiesero di negoziare con il Segretario di Stato degli Stati Uniti. Gli attivisti Oglala e AIM controllarono la città per 71 giorni, mentre il Servizio dei Marshal degli Stati Uniti, gli agenti dell'FBI e altre forze dell'ordine isolavano l'area. Gli attivisti scelsero il luogo del massacro di Wounded Knee del 1890 per il suo valore simbolico. Entrambe le parti erano armate e gli spari erano frequenti. Un Cherokee e un Oglala Lakota furono uccisi dal fuoco statunitense. Circa mezzo milione di proiettili sono stati sparati contro la città dalle forze americane durante l'assedio. Le immagini sono tratte da un interessante documentario:riprodotto qui sotto.
Un attivista dell'American Indian Movement sorveglia gli ostaggi durante l'assedio
We Shall Remain (Noi restiamo, 2009) è una serie di documentari in cinque parti, della durata di 6 ore, sulla storia dei nativi americani negli Stati Uniti, dal XVII secolo al XX secolo. Si tratta di uno sforzo collaborativo con diversi registi, scrittori e produttori che hanno lavorato su ogni episodio, tra cui i registi Chris Eyre, Ric Burns e Stanley Nelson Jr. L'attore Benjamin Bratt ha narrato l'intera serie. Fa parte della serie PBS American Experience ed è stata presentata in anteprima il 13 aprile 2009. Qui sopra riproduciamo il 5° episodio, dedicato ai fatti di Wounded Knee (in inglese).
Leonard Peltier con il pugno chiuso alzato mentre arriva nella sua riserva naturale nel Dakota del Nord, dopo il suo rilascio dalla prigione (da Buffalo's Fire, il "Notiziario indigeno dell'Indigenous Media Freedom Alliance"
Il 18 febbraio 2025, Leonard Peltier, leader ottantenne dell'American Indian Movement, in base alla grazia concessagli in extremis dal presidente Joe Biden l'ultimo giorno del suo incarico prima dell'insediamento di Donald Trump, ha lasciato la prigione di massica sicurezza nella quale era rinchiuso per da 49 anni e 11 mesi. Peltier è stato il prigioniero politico detenuto più a lungo negli Stati Uniti, e oggi soffre di molteplici e gravi patologie, curate male durante la sua prigionia durata quasi mezzo secolo. La grazia ha solo trasformato la prigione a vita in arresti domiciliari perché Peltier continua ad essere ritenuto responsabile dell'uccisione di due agenti dell'FBI, cosa che lui per 50 anni ha sempre negato di aver commesso.
L'American Indian Movement (AIM), è un'organizzazione di difesa fondata nel 1968, dunque durante le rivolte giovanili degli anni '60, come il Black Panther Party, forniva servizi sociali necessari alle sue comunità e lottava per la piena libertà. Il suo programma puntava a promuovere i diritti civili, contro la brutalità della polizia e altri abusi e cercava di evidenziare le violazioni storiche del governo federale dei trattati stipulati con le tribù dei nativi americani. Negli anni '70, i membri militanti del gruppo si scontrarono con le autorità federali nella riserva indiana di Pine Ridge nel Dakota del Sud. Presero con la forza il controllo del villaggio Sioux di Wounded Knee e respinsero le autorità per 71 giorni. Con l'azione di Wounded Knee, l'AIM ha ricevuto attenzione mondiale e ha ottenuto un ampio sostegno da parte delle comunità oppresse.
Due anni dopo lo scontro di Wounded Knee, mentre i rapporti tra gli attivisti dei nativi americani e le agenzie federali di polizia erano ancora segnati da quanto accaduto in quei quasi tre mesi di lotta, due agenti dell'FBI cercarono di arrestare un sospettato di rapina proprio nella riserva di Pine Ridge. Ne è seguita una sparatoria, che ha lasciato i due agenti e un attivista morti. Peltier ammise di aver sparato con la sua pistola da lontano, ma ha insistito di aver agito per legittima difesa e, comunque, di non essere stato lui ad uccidere gli agenti. Delle oltre 30 persone presenti durante la sparatoria, il Leonard Peltier è stato l'unico condannato.
Mentre il presidente Donald Trump elogia i presidenti del passato, come Andrew Jackson, che hanno cercato di sterminare i popoli indiani, le tribù indigene che si sono rifiutate di cedere e di arrendersi all'oppressione razziale dei coloni europei, si sentono rappresentate simbolicamente da Leonard Peltier.