L’ufficiale e la spia, che rappresenta fatti e persone reali, tratta il caso Dreyfus che divise l’opinione pubblica francese a partire dal 1894. Il 23 dicembre di quell’anno il capitano di origine ebraica Alfred Dreyfus venne pubblicamente accusato di alto tradimento nei confronti della sua Nazione. Il tema, declinato nella forma di un dramma in costume, è la triste e nota normalità dell’ingiustizia. Dreyfus subì infatti un processo militare a porte chiuse, gravato da pesanti vizi di forma, e una degradazione pubblica nel cortile della scuola militare – gli furono strappati i gradi e gli venne spezzata la spada – prima di essere condannato a vita ai lavori forzati La sua unica colpa: essere ricco ed ebreo . Di Linda Quiriconi
«Uno shinobi dovrebbe conoscere la differenza tra onore e vittoria». Con questa sentenza, pronunciata al termine di un duello che il giocatore non può vincere, inizia l’avventura di Sekiro, ultimo gioco della From Software di Hidetaka Miyazaki, uscito il 22 marzo e premiato lo scorso 12 dicembre come gioco dell’anno. Protagonista è uno shinobi del periodo Sengoku, l’epoca di anarchia che insanguinò il Giappone feudale tra il XV e il XVII secolo; il giuramento di fedeltà prestato al suo signore Kuro Hirata– l’erede divino –, un ragazzo che suo malgrado porta in sé il seme dell’immortalità è come il marchio che Dio impose su Caino. L’onore è maledizione ma è anche essenza. Di Thanos
Il Joker interpretato da Joaquin Phoenix, nell’omonimo film di Todd Philips, è simbolo delle paure e delle ansietà della società contemporanea. La sua follia e malvagità sono patologiche. Arthur Fleck, il futuro Joker, è un infelice. Phoenix, in una superba prova d’attore, rappresenta con il suo corpo il disagio, la disillusione, il fallimento di una vita che non poteva non risultare fallita.perché originata dall’abuso e dalla menzogna; la vita come una gara truccata sin da principio, solo per alcuni, come se Dio o il fato si divertissero a barare, predestinando gli uomini al successo o all’insuccesso senza alcuna considerazione dei meriti personali, ma solo per un divertimento perverso. DI Lelouch
Miglior regia. Miglior performance. Migliore colonna sonora. Questi i premi ottenuti al Game Award 2019 da Death Stranding di Hideo Kojima. Leggendario game designer della serie Metal Gear dal 1987, Kojima lavora al progetto di Death Stranding dal 2015, quando ha deciso di separare la sua software house, Kojima Productions, dalla associata Konami. Il gioco è stato annunciato ufficialmente in occasione dell’Electronic Entertainment Expo 2016 con due suggestivi teaser trailer girati in motion capture e fotogrammetria che mostravano protagonista e antagonista, interpretati rispettivamente da Norman Reedus (The Walking Dead) e Mads Mikkelsen (Le mele di Adamo, Il sospetto, Hannibal), premiato giovedì scorso per la miglior performance. Di Giacomo Lucchesi
Ci sono film che non perdono mai la loro attualità, perché raccontano una verità umanamente valida in ogni tempo e luogo. Nonostante la Seconda Guerra Mondiale e i suoi effetti ci sembrino eventi remoti, testimonianze e fatti concreti ci smentiscono di continuo. Basti leggere le cronache di queste ultime settimane. Questi «fatti concreti», e la loro scioccante attualità, sono al centro di un film girato undici anni fa in uno dei Paesi in assoluto più coinvolti: la Germania. Di Linda Quiriconi.
Nell'Inghilterra insanguinata dalle guerre civili, il principe Hal rifiuta il suo ruolo a corte e preferisce dedicarsi ai bagordi e alla vita in mezzo al popolo insieme all'amico Falstaff. Le circostanze e le ennesime trame di palazzo decideranno tuttavia al suo posto, e Hal salirà al trono con il nome di Enrico V. Chi è solito guardare produzioni Netflix, sarà ormai abituato al loro stile spesso sconclusionato.