Progetto accoglienza 

Il 6 ottobre, presso i locali della fondazione Poma, tradizionalmente attenta alle esigenze culturali del territorio, si è svolto il progetto di accoglienza dell’Istituto Lorenzini rivolto agli studenti delle classi prime e coordinato dalla prof.ssa Samanta Selvaggi, responsabile del piano triennale dell’offerta formativa della scuola. Scopo del progetto è aiutare i nuovi iscritti a orientarsi nel passaggio dalle medie alle superiori e a conoscere le attività didattiche curricolari ed extracurricolari. All’incontro hanno partecipato la dirigente scolastica e la prof.ssa Jula Bevilacqua, referente del progetto teatrale. Dopo il discorso introduttivo della dirigente e della prof.ssa Selvaggi, studenti preposti delle classi quarte e quinte hanno illustrato ai loro giovani compagni le principali attività scolastiche.

«Il progetto dell’accoglienza – dichiara in apertura la prof.ssa Selvaggi – è un momento di aggregazione importante per gli studenti della nostra scuola che provengono da indirizzi diversi ed è un primo modo per far conoscere la scuola e le iniziative che verranno proposte nel corso dell’anno scolastico.  Ritengo di fondamentale importanza che la scuola accompagni con tutta una serie di iniziative gli studenti nell’atto di passaggio dalla scuola media,  fase in cui erano ai margini del processo decisionale, alla scuola superiore, fase in cui diventano soggetti attivi e sempre più parte fondante della scuola; attori dotati di diritti, e sottoposti a doveri, in primo luogo al rispetto, che è il principio fondante della nostra comunità».

L’evento, che da anni caratterizza il Lorenzini, è pensato in primo luogo per unire gli alunni superando le divisioni di plesso e di indirizzo, soprattutto nell’attuale situazione di frazionamento tra più sedi. Si tratta, inoltre, di un’occasione per cementare il sentimento di appartenenza alla medesima comunità formativa.

«L’accoglienza – commenta Giaele Sarti, rappresentante uscente dell’istituto e candidata alle prossime elezioni studentesche – è un modo per conoscersi e far entrare in contatto le classi prime con la realtà del liceo, facendole sentire parte integrante della scuola. È importante anche per noi, ragazzi di quarta e di quinta, perché ci consente di rapportarci a un pubblico e metterci alla prova, raccontando le nostre esperienze».

La fondazione Poma, che già lo scorso anno è intervenuta a favore della scuola offrendo i propri spazi alle varie attività culturali, si è rivelata preziosa anche in questa circostanza.