Che cosa si studia nel liceo delle scienze umane? Che tipo di preparazione viene data?
Il liceo delle scienze umane non trascura le altre materie ma offre un percorso di studi incentrato su discipline specifiche quali psicologia, pedagogia, antropologia e sociologia, dette appunto ‘umane’ perché dedicate allo studio dell’uomo nella sua dimensione culturale, educativa, sociale. A conclusione del percorso di studi, gli studenti, oltre ai risultati di apprendimento comune, saranno in possesso di un approccio adeguato a comprendere la varietà della realtà sociale, con particolare attenzione agli aspetti formativi ed educativi, ai servizi alla persona, al mondo del lavoro, ai fenomeni economici ed interculturali, ai modelli di convivenza e alle regole della comunicazione. Sebbene gli indirizzi più coerenti con il corso di studi siano prevalentemente le facoltà di Sociologia, Psicologia, Scienze della Formazione, Scienze Antropologiche, la preparazione ottenuta consente, come per tutti gli altri licei, l’iscrizione a corsi universitari di ogni ambito e la partecipazione a tutti i concorsi pubblici e privati. In termini occupazionali, il diploma certifica le competenze richieste, in particolare, nei settori dei servizi socio-sanitari ed assistenziali e della formazione.
Mi spaventa l’idea del passaggio dalla scuola media alle Superiori. E se mi trovassi male?
Il passaggio alla scuola secondaria di secondo grado può impensierire, è normale. È un po’ come quando ci si deve tuffare in piscina: si ha un attimo di paura ma una volta nell’acqua passa tutto. Diciamo che è una paura positiva, perché accompagna un cambiamento importante e un avanzamento significativo nel percorso formativo di ciascuno. In ogni caso, la nostra scuola prevede ogni anno un progetto accoglienza, destinato appunto alle classi prime: il suo scopo è rendere meno traumatico il passaggio e agevolare l’ambientamento dei nuovi alunni, guidandoli nella conoscenza della scuola e delle sue attività, nella socializzazione con i compagni; motivandoli e aiutandoli ad acquisire un metodo di studio adeguato e incentrato sulle proprie peculiarità.
Mi è sempre piaciuto scrivere. Vorrei sapere come funziona il giornale d’Istituto. Esiste solo la versione online?
Il giornale d’Istituto è uno spazio libero autogestito dagli alunni, che sovrintendono a tutte le fasi della pubblicazione. È strutturato come un vero e proprio periodico, con un direttore e un comitato di redazione. Persino il compito di trovare fonti di finanziamento per la pubblicazione dipende da loro. È una vera e propria esperienza lavorativa e formativa insieme, tanto da rientrare appieno nei percorsi PCTO. “Il Caffè” è una rivista cartacea. La versione online è una sua espansione, con contenuti e finalità diverse.
Com’è la dotazione informatica della scuola?
Quasi tutte le aule sono provviste di LIM, e in ognuna è possibile, per i docenti, il collegamento alla rete wi-fi della Scuola. Sono inoltre presenti due aule informatiche e due aule 3.0, che offrono un ambiente di studio innovativo sia negli arredi sia nella dotazione tecnologica.
Quando è aperta la scuola? Quando posso visitarla per potermi orientare meglio?
La scuola è aperta tutti i giorni in orario mattutino. L’apertura pomeridiana è il martedì e il giovedì pomeriggio. Nei mesi di dicembre e gennaio i ragazzi e le loro famiglie potranno partecipare agli open day e alle varie attività formative previste. Per restare aggiornato puoi consultare il sito della scuola http://istitutolorenzinipescia.edu.it/.
Non abito a Pescia. Come sono i collegamenti con i mezzi pubblici?
Pescia è ben collegata e facilmente raggiungibile via autobus e via treno.
C’è la possibilità di svolgere attività extrascolastiche nel pomeriggio? Quali sono?
La scuola offre numerose occasioni di arricchimento. Si va dalle attività sportive al corso di logica, da attività in ambito scientifico/matematico a seminari sulla costituzione, dal teatro al cinema, dai laboratori di lettura al giornale d’Istituto. Ciascuna di queste attività contribuisce al credito scolastico e al monte ore PCTO.
Quali sono le attività previste per i PCTO? Sono compatibili con l’indirizzo di studi scelto?
In base alla normativa più recente, il monte ore di PCTO da effettuare nel corso del triennio è di 90 ore. L’offerta fornita dalla scuola è ampia, e tale da consentire una scelta motivata da parte degli alunni. Solo per citare qualche esempio, ci sono percorsi che riguardano l’ambito scientifico, in collaborazione con enti esterni come l’Ospedale di Pescia, o quello più letterario, come il giornale d’Istituto. O ancora progetti afferenti all’ambito della formazione nella scuola primaria, viaggi e soggiorni all’estero, attività di volontariato e di pubblica assistenza, cooperative learning e tutoring.
Sono affascinata dal percorso di studi classici, ma da tutte le parti mi sento dire che latino e greco non servono a niente e che il classico serve solo a sfornare disoccupati. È vero?
Conosco bene questo pregiudizio e in genere osservazioni di questo genere non meritano risposta. Potresti ribattere, la prossima volta, “Sai quante cose fai che hanno tutta l’aria di essere inutili?”. Prendi ad esempio leggere un libro o guardare un film. Le cose ‘inutili’ talvolta sono quelle che servono di più. Comprendo tuttavia il senso della tua perplessità e ti posso garantire che è condivisa da tanti. Latino e greco sono fondamentali perché ti consentono una comprensione della realtà, della tua tradizione, del tuo futuro, che è impossibile ottenere in altro modo. Si tratta dello studio di ciò che sei tu come persona, come erede di una cultura; ti permette di essere indipendente e consapevole delle tue scelte. Il classico non è inoltre incompatibile con gli studi scientifici. Non sono pochi gli studenti del Classico che hanno scelto corsi universitari in ambito medico o matematico.
È vero che il Lorenzini è una scuola molto difficile e selettiva?
Per descrivere la società attuale si utilizza spesso l’espressione «società della complessità». Questo perché sono richieste competenze sempre più specifiche nel mondo lavorativo. Di conseguenza tutte le scuole, di ogni ordine, devono essere sensatamente ‘difficili’, perché solo in questo modo la Scuola mantiene un senso. Più che difficile, allora forse la scuola deve essere seria, basata sui bisogni del singolo alunno e della comunità, in grado di comprendere i linguaggi della modernità e accogliere fruttuosamente i principi della didattica trasversale. Come in ogni attività il lavoro alla fine rende. È sufficiente prendere in considerazione il numero di diplomati che l’hanno scorso hanno raggiunto il punteggio finale di 100/100, ventisette, quattro dei quali con lode. O ancora quanti, tra gli ex alunni del Lorenzini, hanno conseguito successi nel mondo del lavoro e dell’Università. Inoltre la scuola provvede a una serie di attività di recupero e potenziamento per gli studenti in difficoltà.
I docenti del Lorenzini sono di ruolo?
La maggior parte dei docenti dell’Istituto è di ruolo, ciò implica che è estremamente remota l’eventualità di cambiare insegnanti nel percorso formativo – salvo la normale svolta del biennio.
Quali sono le caratteristiche del Liceo scientifico e fra quali indirizzi è possibile scegliere? Mi piace la matematica, ma se poi cambiassi idea?
Il Liceo scientifico fornisce una preparazione ad ampio spettro e bilanciata, sia sulle materie scientifiche – matematica fisica, chimica, biologia, scienze della terra – sia su quelle umanistiche – italiano, latino, filosofia, storia, inglese. Oltre al corso ordinario è possibile scegliere l’opzione Scienze applicate: non si studia il latino e al triennio le ore di filosofia scendono da tre a due; di contro, ci sono due ore settimanali di informatica e aumenta il monte ore di scienze. L’assenza del latino non rende le Scienze applicate più semplici dello scientifico ordinario. L’unica differenza tra i due indirizzi riguarda esclusivamente le inclinazioni dei singoli allievi.
Che cos’è l’ESABAC?
L’ESABAC – «esame di stato e Baccalauréat» – è un indirizzo di eccellenza del Liceo linguistico che tende a valorizzare l’insegnamento della lingua francese. Il conseguimento del Baccalaurèat al termine del ciclo di studi corrisponde al raggiungimento di una certificazione linguistica di livello B2 e costituisce pertanto un valore aggiunto. Consente infatti agli alunni di accedere all’università non solo francese ma anche a quelle degli stati francofoni. Il piano di studi prevede dal terzo anno lo studio in lingua francese della letteratura e della storia. Al termine dell’Esame è rilasciato un diploma dallo Stato italiano e un diploma (Baccalaurèat) dallo stato francese.