La Costituzione premia!

La 5B Scienze umane vince il concorso «Rileggiamo l'articolo 3»

«In una Scuola che dedica alla Costituzione solo una parte residuale della programmazione, gli studenti, i docenti e i dirigenti scolastici qui presenti sono quantomeno eroi». Con queste parole, Renato Parascandolo, presidente dell’Associazione Articolo 21, ha aperto la cerimonia di premiazione del concorso «Rileggiamo l’articolo 3», che ha avuto luogo giovedì 14 novembre nella sala conferenze Aldo Moro del Ministero della Pubblica Istruzione, in viale Trastevere a Roma.

Protagonista della premiazione la delegazione del Liceo Lorenzini di Pescia, che con la classe VB Scienze Umane, si è aggiudicata la vittoria, confrontandosi con centinaia di studenti e 129 istituti a livello nazionale. A rappresentare la scuola, il dirigente scolastico Maria Rosa Capelli, il prof. Giorgio Scrofani referente e coordinatore del progetto, e le rappresentanti di classe Giulia Palandri e Asya Sforzini. «Chi lascia al mondo la facoltà di decidere in sua vece – scrivono le ragazze della 5B – non ha bisogno di altre facoltà se non dell’imitazione. E tra tutte le cose che puoi fare, tra tutti i miracoli che tu in quanto specie potrai compiere, la prima per importanza è l’uomo stesso, sei tu. Quando guardi in te, non vedi solo un uomo, vedi l’umanità che vive in te e attraverso di te. Non esistono uomini singoli. Solo le bestie e gli dei vivono da soli, e anche quando sei solo non lo sei mai davvero: dentro di te c’è un altro uomo, ci sei tu con te stesso».

Il concorso è stato promosso dall’associazione Articolo 21, da anni impegnata a difendere e promuovere il diritto alla libertà di pensiero e di stampa, e dal MIUR. Trai i nomi componenti la giuria spiccano quelli di Luigi Berlinguer, Salvatore Settis, Remo Bodei e Giuliano Amato. Numerose le personalità del mondo della Rai, del giornalismo e della cultura presenti alla cerimonia. Il dirigente MIUR Paolo Sciascia ha porto il benvenuto e i saluti del ministro Fioravanti, che importanti impegni istituzionali hanno tenuto lontano dall’evento. La premiazione è stata dedicata alla memoria del filosofo Remo Bodei, membro della giuria del concorso scomparso lo scorso 7 novembre. Bodei, nel ricordo di Parascandolo, è stato tra i pochi filosofi a preferire le aule delle scuole ai talk show televisivi.

«Noi giornalisti non siamo sempre in grado di comprendere la corretta gerarchia dei problemi – ha ammesso Roberto Natale, presidente della Federazione nazionale della stampa – L’istruzione è il tema che meno interessa la nostra informazione. Quanto più si abbocca a campagne che si basano non sull’osservazione e la soluzione di problemi reali ma sulla seduzione dell’opinione pubblica, tanto maggiore è la possibilità che si creino climi di odio». La responsabilità non può essere demandata esclusivamente alla politica o all’informazione ufficiale: «Nei tempi di Facebook – ha proseguito Natale – tutti siamo comunicatori. Tutti abbiamo la responsabilità di non usare le parole come clave». In questa lotta contro la barbarie la scuola riveste un ruolo irrinunciabile di fucina democratica e tanto più è ardua la lotta tanto più audace deve farsi la sua voce. In questo senso la Scuola ha un compito politico, non partigiano come la accusano alcuni, ma di formazione della coscienza democratica e libertaria dei cittadini. Le ragazze del Lorenzini lo hanno dimostrato.

Il Direttore