Romanza notturna
Solitario sotto la volta stellata
Va nella placida mezzanotte.
Il fanciullo si sveglia confuso da sogni,
il suo volto deperisce grigio nella luna.
La pazza piange coi capelli sparsi
alla finestra, di sbarre piena.
Allo stagno, in dolce tragitto
assai splendidi passano amanti.
L’assassino ride pallido nel vino,
orrore di morte piglia gli ammalati.
Prega la suora piagata e nuda
Davanti alla passione del Salvatore in croce.
Lieve la madre canta nel sonno.
In pace guarda nella notte il bimbo
Con occhi che son tutti veraci.
Risuonano le risa nel postribolo.
Giù in cantina a lume di sego
Disegna il morto con bianca mano
Un silenzio sogghignante alla parete.
Ancora e sempre sussurra il dormiente.
Georg Trakl