Il dove oltre il dove

È la luce che rende visibile il colore: nel buio

Rosso, verde, bruno svaniscono alla vista.

Dunque la luce ti è rivelata dalla tenebra:

Ogni cosa celata è svelata dal suo contrario.

Poiché Dio non ha opposti, Egli, che tutto vede, si nega

Eternamente all’occhio mortale.

Come tigre lucente dalla buia foresta,

Dallo Spirito invisibile la forma balza alla luce.

Quando dall’oceano profondo della Saggezza sorsero onde

Di pensiero, esse si vestirono di suono e senso.

Le incantevoli forme scintillarono brevemente,

Poi caddero mescolandosi all’onda cadente.

Così periscono le cose belle, tutte, per adornare ancora

L’Essere Bello da cui tutte le cose belle sono nate.

***

Un invisibile uccello ci sorvola

ma getta un’ombra veloce.

Cos’è il corpo? Quell’ombra dell’ombra

del tuo amore, che non so come contiene l’universo.

Un uomo dorme un sonno pesante,

ma in lui qualcosa arde, come un bagliore di sole,

come una frangia fulgente cucita sotto l’orlo della veste

S’agita sotto le coltri,

ogni immagine è menzogna:

una limpida pietra rossa ha un gusto dolce.

Baci una bella bocca, e una chiave

gira nel chiavistello della tua paura.

Una frase pronunciata si fa lama affilata.

Una madre colomba cerca il nido,

chiedendo Dove, ku? ‘Dove, ku?

Là dove giace il leone.

Là dove ogni uomo e ogni donna vanno a piangere.

Là dove il malato va nella speranza di guarire.

Là dove si leva un vento che aiuta la spulatura del grano

e nello stesso momento spinge la nave in mare.

Dove ognuno dichiara «Solo Dio è realtà»

Ya Hu! Il Dove oltre il Dove.

Una fulgida spola tesse lampeggiando, avanti e indietro,

est-ovest, Dove siamo? Ma ku? Ma ku.

Come il sole che dice Dove siamo?

e tesse mentre chiede.

Gialâl ad-Dîn Rûmî