Nell’aprile del 1482 una lega di città italiane (Napoli, Firenze, Milano, Ferrara) ingaggiano il Duca Federico per contrastare Venezia che voleva impossessarsi del Polesine con l’appoggio del Vaticano.
Il Duca è ormai vecchio, privo di un occhio, claudicante, sofferente di gotta, torturato da tante ferite ricevute in 45 anni di combattimenti, ma accetta l’incarico.
La guerra inizia con alcune scaramucce tra i due eserciti, ma un nemico più pericoloso aveva fatto la sua comparsa tra le acque stagnanti delle foci del Po: la malaria.
Federico aveva superato un primo attacco della malattia, ma si era rifiutato di lasciare il campo di battaglia per raggiungere luoghi più salubri. Provvide a far allontanare il figlio naturale Antonio e il grosso dell’esercito.
L’epidemia però si diffuse con virulenza e il valoroso condottiero venne nuovamente colpito e fu costretto a cedere il comando delle truppe a Giulio Orsini.
Ai primi di settembre lo stato di salute del duca lasciava ormai poche speranze, allora Federico pensò a regolare la successione in favore del figlio Guidobaldo che aveva solo 10 anni e lo affidò alle cure del fedele Ottaviano degli Ubaldini, diede quindi le disposizioni per il suo funerale.
Quando il figlio naturale Antonio accorse per abbracciarlo egli lo rimproverò dicendogli: “Voi lasciate i miei valorosi compagni d’arme per far visita ad un cadavere. L’ora presente richiede ben altro!”
Coerentemente con il mito di condottiero che aveva creato attorno a sé, morì pensando alla guerra, al suo regno, ai suoi sudditi.
Il 10 settembre 1482 il Duca di Urbino spirava a Ferrara, condottiero fino all’ultimo istante di vita.
Il suo feretro venne trasportato ad Urbino nella Chiesa di San Bernardino dove venne imbalsamato, rivestito di un giubbone di raso cremisi, con il capo infilato nella famosa berretta rossa del ritratto di Piero della Francesca, con la spada al fianco, venne quindi messo in una cassa di legno ricoperta di broccato rosso. La salma fu tumulata nel monumento funebre sulla parete di sinistra della chiesa di san Bernardino, il mausoleo dei Montefeltro.