PANNELLO 2
PANNELLO 2
PANNELLO 2
Sulla parete prospiciente la finestra e dunque la più illuminata sia frontalmente che dall’alto, il pannello ligneo centrale si riconosce per la maestria con cui è curato. La giarrettiera è appesa ad un gancio d’ottone: la luce ne cattura il bagliore metallico, il filo d’oro, la fibbia, il contorno, le lettere ricamate e la perla appesa all’estremità.
Sullo scaffale sovrastante la giarrettiera la luce definisce i blocchi compatti dei libri, i contorni intarsiati nel legno dell’astuccio della penna e il calamaio che lo accompagna, come anche la rotondità della spazzola con le sue setole lucide e la modanatura in argento dorato abbellita da una fila di perle che colgono i riflessi della luce.
LA SPAZZOLA: era uno dei simboli di Federico, usata per la cura dei cavalli serviva per pulire e lisciare quelli obbedienti. È una chiara allusione al programma di un governo intelligente che amministra con cura lo stato. Tale oggetto è anche un richiamo alla defunta sposa Battista Sforza, simbolo della sua casata e decorato con perle, gioiello molto caro alla Contessa.
LA GIARRETTIERA: uno degli emblemi di cui Federico era molto orgoglioso era la Giarrettiera, onorificenza prestigiosa concessagli dal Re d’Inghilterra Edoardo IV nel 1474.
Il Duca era particolarmente orgoglioso di questo onorificenza e la fece riprodurre anche nello Studiolo.
L'ombra del gancio si prolunga sotto lo scaffale, invece l'ombra della Giarrettiera viene proiettata contro lo sfondo scuro dell'armadio dove, l'abilità dell'intagliatore nell'utilizzare il legno di quercia "affogata" controllandone la direzione delle fibre e le sfumature del colore, produce un effetto prodigioso di finta profondità.
LO STRUZZO: come molti gentiluomini del suo tempo anche Federico amava circondarsi di emblemi che alludevano ad eventi, virtù, aspirazioni. Lo struzzo tiene nel becco la punta di una lancia e insieme a questa una banderuola su cui è scritto I HC ANVO, R DAI T N GROSSO, una versione alterata del tedesco ICH KANN VERDAUREN EIN GROSSES EISEN (io posso ingoiare un grosso ferro) ed è simbolo di tenacia. Il motto risaliva al nonno di Federico, il Conte Antonio (morto nel 1404) sulla cui tomba appare ed era evidente simbolo di resistenza nei confronti delle avversità.
MAZZOCCHIO
È la luce a condurre l’occhio verso l’oggetto sfaccettato, di forma rotonda, a scacchi bianchi e neri, che si trova sul sedile sottostante la Giarrettiera, si tratta di un mazzocchio, un cerchio di legno intorno al quale veniva avvolta la stoffa per realizzare un copricapo maschile allora di moda.
Il mazzocchio è visto dall’alto, in una visione prospettica, al suo centro cade un raggio di luce, mentre il lato destro è in ombra. Collocato proprio al centro della parete principale, sull’asse verticale, immediatamente sotto la Giarrettiera, è un chiaro segno dell’importanza che le scienze della matematica e della geometria hanno nello studiolo.