Benché la vita privata di Federico fosse stata turbata da vari lutti, il suo prestigio politico continuò a crescere raggiungendo persino le corti di Francia e Inghilterra.
Il 1474 fu per Federico uno di quegli anni che marcano la vita di un uomo e, in un certo senso, la coronano. Onori, titoli e benemerenze gli piovvero addosso come l’acqua di una fontana ed egli se ne lasciò voluttuosamente inondare. Del resto come non era possibile sentirsi soddisfatti dei risultati conseguiti.
In agosto Federico si recò a Roma con al seguito ben 2000 cavalieri. Il Papa Sisto IV lo accolse nella Basilica di San Pietro dove lo investì del titolo di Duca di Urbino conferendogli anche il mantello, il cappello, la spada e gli speroni dorati dovuti alla sua carica. Ricevette anche lo scettro d’argento e l’insegna di Gonfaloniere di Santa Romana Chiesa. Questa nomina provocò in Federico un delirio nobiliare (era 30 anni che aspettava questo titolo); lasciandosi prendere dalla vanità, ordinò a schiere di scalpellini e intagliatori di incidere la sigla F.D. (Federicus Dux) sui cornicioni, sui camini, sugli architravi, sugli stipiti di porte e finestre, sui soffitti del palazzo. Era l’orgoglio di affermare il proprio successo di uomo politico, la rivalsa nei confronti dei diffamatori della sua nascita, il desiderio di dichiarare a tutti quanto fosse meritato quel titolo di Duca concesso a un Montefeltro che era un ragazzo di oscura provenienza. Il suo successo se l’era costruito con la sua intelligenza, la tenacia, l’abilità militare. Alcuni storici fanno notare che trenta anni, secondo il Diritto Canonico, sono i termini di prescrizione dei reati, questo potrebbe avvalorare l'accusa, che molti contemporanei rivolgevano a Federico, di essere il regista dell'omicidio di Oddantonio, il legittimo Duca di Urbino.
Federico ricevette poi l’investitura dell’Ordine dell’Ermellino che Ferdinando d’Aragona aveva istituito da poco tempo. Federico, che si trovava a Napoli dall’inizio dell’estate come ospite del Re, ricevette l’11 settembre, in una splendida cerimonia, il collare dell’ordine. Il Re inoltre conferì il titolo di Cavaliere al figlio naturale di Federico, Antonio da Montefeltro che aveva accompagnato il padre a Napoli.
Collare dell'Ermellino
Poco dopo giunse la notizia a Federico della sua elezione a membro del prestigioso Ordine della Giarrettiera ratificato dal re d’Inghilterra Edoardo IV. Le insegne dell’ordine: la giarrettiera ingioiellata, il mantello e gli statuti gli furono conferiti dall’Ambasciatore inglese in una solenne cerimonia tenutasi nell’Abbazia di Grottaferrata vicino a Roma.
Ordine della Giarrettiera
Mattonella con le fiamme e le inziali FE DUX
Camino di palazzo Ducale con l'ordine della giarrettiera e le iniziali di Federico con il titolo di Duca
Porta del palazzo Ducale di Gubbio con stemma e le iniziali FED DUX
Architrave di finestra con le iniziali FED DUX
Stemma di Federico con tiara papale e chiavi di San Pietro, onore concesso al Duca in quanto Gonfaloniere di Santa Romana Chiesa