VITTORIA, figlia di Agnese da Montefeltro e di Fabrizio Colonna, nacque nel castello di Marino nel 1490. Sposò Ferrante D’Avalos, marchese di Pescara, rimase vedova nel 1525, si ritirò allora in monastero fino alla morte avvenuta nel 1547. Legata da grande amicizia con Michelangelo, la Colonna è ricordata soprattutto per il suo Canzoniere che, ispirato a modelli petrarcheschi, tratta con profonda intensità l’amore per il marito e l’esperienza religiosa.
Nel 1536 o 1538 è da collocarsi il primo incontro con Michelangelo Buonarroti. Nel 1539 rientrò a Roma dove crebbe l'amicizia con Michelangelo, che la amò (almeno dal punto di vista platonico) enormemente e su cui ebbe una grande influenza, verosimilmente anche religiosa. A testimonianza dell'affetto e della stima che il Buonarroti provò per Vittoria vanno ricordati i componimenti poetici che egli le dedicò, in particolare il madrigale 235, in cui afferma: "Un uomo in una donna, anzi uno dio / per la sua bocca parla, / ond'io per ascoltarla, / son fatto tal, che ma' più sarò mio." Inoltre, Ascanio Condivi riferisce il rammarico provato da Michelangelo quando, al cospetto del cadavere di Vittoria, si rammaricò di averle baciato la mano, ma non la fronte o la guancia.
La Marchesa mantenne anche per molti anni una stretta corrispondenza epistolare con il grande artista, di cui restano oggi due missive michelangiolesche e cinque della marchesa. Il Buonarroti nel 1540 le inviò un piccolo quadro, una Crocifissione per la propria cappella privata; i bozzetti della Crocifissione sono conservati al British Museum di Londra e al Louvre di Parigi: l'artista aveva dipinto soltanto il Cristo, la Vergine e la Maddalena e, quando nel 1547 Vittoria morì, Michelangelo modificò il quadro raffigurando Vittoria come Maddalena. Una copia si trova nella concattedrale di Santa Maria de La Redonda a Logroño.
Sebastiano del Piombo, ritratto della Marchesa Vittoria Colonna,
Museo nazionale dell'arte della Catalogna, Barcellona
Vittoria Colonna
Girolamo Muziano, Vittoria Colonna,
Galleria Colonna, Roma
Le poesie a stampa di Vittoria Colonna