Nel ‘400 era necessario che il figlio di un nobile sapesse leggere, scrivere, conversare in latino, cavalcare e soprattutto maneggiare le armi in modo che a 15 anni potesse comandare un reggimento. Quindi Federico, all’età di 11 anni, venne inviato a Venezia, città magnifica e piena di vita, per ricevere un’adeguata istruzione. Poi, siccome era scoppiata un’epidemia di peste, fu mandato a Mantova ed affidato alla tutela del Marchese Gonzaga.
Qui Federico divenne, assieme ai tre figli del Marchese Gonzaga e ad altri ragazzi di talento, uno degli studenti più zelanti del grande maestro Vittorino da Feltre. Nella scuola fondata da Vittorino, la Ca’ Zoiosa, Federico ricevette lezioni di musica, scherma, disegno, latino e greco.
La dedizione del maestro spinse Federico allo studio dei classici, al desiderio di conoscere la matematica, a dare importanza all’esercizio fisico all’aria aperta e anche a coltivare i valori cristiani.
Benché destinato alla carriera militare, Federico imparò bene il latino, lesse Cicerone, Virgilio e Livio ed apprese l’arte oratoria.
Giusto di Gand: Vittorino da Feltre, Parigi Louvre