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RINASCIMENTO: termine usato dal pittore e storico dell’arte Giorgio Vasari per sottolineare che, tra il Quattrocento e il Cinquecento, era iniziata una nuova era di rigenerazione e di rinascita dell’umanità.
Il Rinascimento nacque da un movimento che ebbe origine nella seconda metà del Trecento nell’Italia comunale e fondato da studiosi che riscoprirono gli scrittori e artisti greci e latini e le cui opere trasmisero il culto per la bellezza, per la conoscenza e soprattutto per la libertà dell’uomo. Questi studiosi concepirono un uomo nuovo, collocato idealmente al centro dell’universo come creatura prediletta da Dio, capace di conoscere, dominare, modificare la natura. Proprio per questa esaltazione del ruolo dell’uomo il loro movimento fu chiamato Umanesimo. La rivalutazione dell’uomo portò allo studio della natura dove la vita si realizza e soprattutto ad una parallela rivalutazione di tutto ciò che è frutto dello spirito e della mente umana: l’arte, la letteratura, la musica. L’uomo nuovo del Rinascimento matura quindi una fiducia in sé, nelle sue possibilità e realizzazioni. Il Rinascimento vide un’eccezionale fioritura delle Arti e del pensiero che rappresenta uno dei più grandi fenomeni culturali della storia.
Federico da Montefeltro è stato uno dei Signori italiani che incarnò la mentalità ottimista del Rinascimento e si fece promotore di cultura, un mecenate, amante dei classici. Il mecenatismo inteso appunto come protezione di letterati e artisti vede in Federico uno dei massimi esponenti e la sua superba reggia accolse uomini di cultura da molti paesi d’Europa e Urbino divenne uno dei centri più splendidi del Rinascimento.
Alla corte di Federico lavorarono artisti tra i più noti del ‘400: Luciano Laurana, Francesco di Giorgio Martini, Piero della Francesca, Paolo Uccello, Melozzo da Forlì, Giusto di Gand, Pedro Berreguete, il Pisanello, Sperandio, Leon Battista Alberti, Baccio Pontelli, Giovanni Santi (il padre di Raffaello).
Federico fondò una Biblioteca tra le più prestigiose del tempo, si circondò di artisti, si fece fare ritratti e ordinò la costruzione di palazzi che possono essere considerati simboli e sintesi di questo fenomeno culturale prettamente italiano.
L'Uomo ideale vitruviano disegnato da Leonardo da Vinci, un uomo dalle misure classiche inserito in due forme geometriche perfette: il cerchio e il quadrato. Questo disegno fu riprodotto sulle prime sonde spaziali nel caso che esseri di altri mondi potessero vedere come sono fatti gli abitanti della terra.
Vitruvio, architetto romano del I secolo a.C. sosteneva che la natura ha composto il corpo umano in modo tale che il viso corrisponde a un decimo dell'altezza del corpo. La stessa proporzione si presenta nella mano aperta, dalla base al dito medio. L'altezza del viso si divide a sua volta in tre parti uguali: dal mento alla base delle narici, dal naso fino al punto di incontro con le sopracciglia e da questa alla radice dei capelli. Il piede è la sesta parte dell'altezza del corpo e così via. Il corpo umano ha inoltre un centro che corrisponde all'ombelico. Leonardo rappresentò graficamente la teoria di Vitruvio e l'immagine dell'uomo vitruviano è un simbolo del Rinascimento, l'uomo con la sua perfezione si pone al centro dell'universo.
La diffusione dell'Umanesimo e del rinascimento dall'Italia all'Europa