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TITOLI NOBILIARI: nel 1443 Federico ottiene dal Pontefice Eugenio IV l’investitura della Contea di Massa Trabaria con il titolo di Conte trasmissibile ai suoi successori.
Il termine Conte deriva dal latino comes e significa compagno, infatti in epoca romana i comites accompagnavano l’imperatore o un magistrato divenendo una sorta di consiglieri. Durante il feudalesimo il Conte è un vassallo del re o del Papa che esercita il potere politico nella Contea. Il titolo di Conte è ereditario.
Nel 1444, l’anno dopo aver ricevuto il titolo di Conte, Federico subentra al fratellastro Oddantonio che aveva il titolo di Duca e che era stato ucciso, nella Signoria del Montefeltro.
Nel 1474 Federico viene nominato Duca da Papa Sisto IV. Il titolo nobiliare Duca deriva dal latino Dux (condottiero). Il titolo veniva conferito a Principi e feudatari in diretta dipendenza dalla corona. Durante il rinascimento la dignità ducale venne conferita a numerosi Principi tra cui i Savoia, i Medici, i Montefeltro. Federico dovette aspettare ben 30 anni per ottenere l'ambito titolo.
Nella gerarchia araldica il Duca ha dignità pari al Principi e precede quindi Marchesi, Conti, Visconti e Baroni.
La cerimonia d’investitura a Duca ebbe luogo il 20 agosto 1474, il Conte di Urbino fece il suo ingresso a Roma con 2000 cavalieri e si avviò verso San Pietro vestito d’oro. Si inginocchiò davanti al Pontefice che gli consegnò una spada benedetta scongiurandolo di usarla per la Chiesa e contro i nemici della Croce. Il Cardinale Orsini legò quindi la spada al fianco di Federico e i nipoti del Papa gli allacciarono gli speroni d’oro. Così armato il neocavaliere estrasse la spada dal fodero e la brandì due volte, secondo il rito, prima di riporla. Quindi si inginocchiò e proferì il giuramento di fedeltà proprio dei feudatari della Santa Sede, venne poi rivestito della veste ducale. Al momento dell’Offertorio, il Papa gli mise al collo una catena d’oro, in capo il berretto ducale con ali ricadenti e tutto contornato di perle e in mano gli pose lo scettro d’argento, simboli e ornamenti della nuova dignità. Al termine della Messa il Papa gli consegnò due vessilli con lo stemma della Chiesa dichiarandolo Gonfaloniere e capo della nuova lega.
Fuori della chiesa, ai piedi della gradinata, lo attendeva un cavallo da battaglia dono di Sua Santità, che gli fu consegnato tra lo squillo delle trombe e lo sventolio delle bandiere.
Il fasto della cerimonia e l’importanza dell' onorificenza spiegano perché Federico si sentì così orgoglioso di tale titolo da far incidere le sue iniziali FED DUX su architravi, porte, camini, soffitti delle sue residenze.
Federico ricevette poi l’investitura dell’Ordine dell’Ermellino che Ferdinando d’Aragona aveva istituito da poco tempo. Federico, che si trovava a Napoli dall’inizio dell’estate come ospite del re, ricevette l’11 settembre, in una splendida cerimonia, il collare dell’ordine. Il Re inoltre conferì il titolo di Cavaliere al figlio naturale di Federico, Antonio da Montefeltro che aveva accompagnato il padre a Napoli. L'Ordine dell'Ermellino fu un ordine cavalleresco istituito nel 1463 dal Re di Napoli, Ferrante d'Aragona. Agli insigniti veniva conferito un collare d'oro con un Ermellino come ciondolo, recante il motto "malo mori quam foedari" (meglio morire piuttosto che essere disonorato").
Poco dopo giunse notizia della sua elezione a membro del prestigioso Ordine cavalleresco della Giarrettiera ratificato dal re d’Inghilterra Edoardo IV. Le insegne dell’ordine: la giarrettiera ingioiellata, il mantello e gli statuti gli furono conferiti dall’Ambasciatore inglese in una solenne cerimonia tenutasi nell’Abbazia di Grottaferrata vicino a Roma.
Formella con le iniziali di Federico e il titolo ducale
Federico inorgoglito dal titolo ducale amava scrivere il suo nome e titolo su camini e architravi
Lo stemma gentilizio di Federico con i simboli del Gonfalonierato della Chiesa, le chiavi di San Pietro in oro e argento sormontati dalla tiara pontificia
Collare dell'ermellino
La giarrettiera con il motto "HOIT QUI MALE PENSE" incornicia un cammeo con San Giorgio protettore dell'ordine cavalleresco