IL RITRATTO DINASTICO
Il Duca Federico è ritratto sempre di profilo, seduto su un’alta sedia con bracciolo, in una stanzetta simile ad una cella, coperto da un manto purpureo sotto il quale si vede lucente l’armatura del guerriero.
Si tratta di un vero ritratto ufficiale in cui il Duca è raffigurato con tutti i suoi attributi nobiliari: Ordine dell’Ermellino rappresentato dal collare dorato appeso al collo e ricevuto dal Re di Napoli, Ordine della Giarrettiera, che viene ostentata spingendo avanti il ginocchio. Federico fu insignito dell’onorificenza dell’Ordine della Giarrettiera dal Re d’Inghilterra Edoardo IV. Sopra il leggio è visibile la berretta ducale, rivestita di perle, donatagli da Papa Sisto IV nel 1474 insieme al titolo nobiliare di Duca.
Federico inoltre mostra anche le sue virtù personali: le doti militari sottolineate dall’armatura indossata e dalla grossa spada legata la fianco, le qualità umanistiche testimoniate dal libro che sta leggendo.
Al fianco di Federico si trova, fragile e biondo, il figlioletto ricoperto di pietre preziose e perle, nella manina regge uno scettro, segno di comando che il padre intende lasciargli in eredità. Tale quadro assume il simbolo dell’orgoglio dinastico. Malgrado le decorazioni dei personaggi la nostra attenzione è attratta da Federico, dal capo calvo, dal profilo irregolare, dall’arco delle sopracciglia rialzato, dalla profonda concentrazione sottolineata dalle palpebre abbassate sul voluminoso libro e dalla posizione delle labbra che sottolineano l’attenzione ma anche il compiacimento; egli è immerso nella lettura, questo simboleggia l’importanza della vita intellettuale per il nostro personaggio e l’equilibrio necessario che essa creava rispetto alle responsabilità derivanti dalla carriera militare.
Si presume che l’opera sia stata eseguita dallo spagnolo Pedro Berreguete attorno al 1476-1477.