FEDERICO INGINOCCHIATO DINANZI ALLA DIALETTICA
Questo è uno dei dipinti delle Arti Liberali che ornavano lo Studiolo di Gubbio. È andato perduto durante la seconda guerra mondiale (era conservato a Berlino) e raffigurava la Dialettica; in ginocchio, ai piedi della figura femminile è riconoscibile Federico, lo attesta il suo stemma fissato al capitello al di sopra del suo capo, come anche la tipologia della testa, manca tuttavia il caratteristico naso adunco.
In questo dipinto la figura in trono che, secondo alcuni storici rappresenterebbe Agnesina figlia di Federico, è collocata in un angolo della scena e notevole risalto è dato alla figura in ginocchio.
Sullo sfondo è visibile una finestra che si apre su un’altra stanza dalla quale proviene la luce che illumina le due figure.
L’allegoria della Dialettica porge a Federico un libro. Il dipinto era sormontato dall’iscrizione: DURANTIS COMES SER che continuava negli altri quadri allineati nello studiolo, al di sopra dei pannelli lignei.
Il dipinto è opera di Giusto di Gand.