Una crisi economica può essere dovuta a un repentino squilibrio di mercato (ad es. sovrapproduzione o mancanza di materie prime), allo scoppio di una ‘bolla’ finanziaria, all’eccessiva rigidità del sistema produttivo o alla sua arretratezza / mancato sviluppo. Genera una contrazione della produzione che si ripercuote sull’occupazione, sui redditi (con forte disparità sociale) sui consumi e sui risparmi. A cascata provoca il fallimento di imprese ed eventualmente di stati sovrani per insolvenza (default). Una crisi economica ha immediate conseguenze sugli strati più deboli della società, generando sfruttamento, povertà e disperazione. Vengono a mancare le condizioni di rispetto delle regole, giustizia e libertà, oltre che di coesione sociale, che sono i cardini della società organizzata. Le distorsioni generano un abuso delle risorse naturali. Alla fine si raggiunge un nuovo più o meno provvisorio equilibrio a prezzo di un lieve decremento demografico e di un ulteriore consumo di risorse naturali, avvicinando quindi il collasso finale.