Noi adulti che aiutiamo un bambino o un ragazzo a studiare abbiamo un ruolo preciso che è quello di facilitatore. Cioè il nostro scopo è creare le condizioni perchè le cose possano accadere e, nel nostro caso, si tratta di creare le condizioni perchè chi deve studiare possa farlo.
E a volte questo non basta, ma da questo non si può prescindere.
Di seguito quindi lascio alcuni suggerimenti destinati a genitori ed altri adulti che affianchino uno studente.
Identifichiamo un luogo di studio
facciamo in modo che, durante il tempo di studio, quel luogo sia protetto da intrusioni e distrazioni
significa che, se spenderemo il tempo accanto a chi studia, anche il nostro telefono deve essere (almeno) in muto
spenta la tv, la radio, chiusa la porta
chiesto ai fratelli di non intromettersi e, possibilmente, di rimandare le cose bellissime che vogliono fare (e che piacciono molto anche a chi deve studiare) ad un secondo momento. Quest'ultima cosa per evitare che il pensiero di chi studia vaghi incessantemente verso la cosa bellissima che stanno facendo i fratelli "mentre io sono inchiodato qui"
I tempi di attenzione sono per tutti fluttuanti, per noi e per chi studia.
6. troviamo il tempo giusto per il nostro bambino/ragazzo (e per noi)
7. durante quel tempo lavoriamo al meglio
8. poi fermiamoci (obbligatoriamente) e prendiamo una pausa
9. poi ripartiamo
10. nel tempo di pausa, ciascuno (noi e il bambino) può fare ciò che vuole e l'altro non può metterci becco.
E' meglio avere tempi di lavoro brevi (magari 10') ma efficaci rispetto a tempi lunghi ma poco produttivi.
Tempi indicativi per diverse fasce di età potrebbero essere:
Primaria (Prima seconda e terza): 30-40'
Primaria (quarta e quinta): 35-45'
Medie*: 45-60'
Superiori*: 60'+
* i nomi sono cambiati, lo so, ma sono troppo lunghi e poco chiari.
Lascio dei timer da 10', 20', 30' e 45'.
Timer da 10'
Timer da 20'
Timer da 30'
Timer da 45'
Avere sott'occhio le cose da fare aiuta
11. E' buona cosa, prima di iniziare, capire cosa si andrà a fare e, se ce ne sono più di una, segnarne la sequenza
12. Sono utili i calendari visivi, le timetables, le strisce del tempo, le checklist, ... ; ognuno di noi trova più utili alcune cose e meno utili altre. Scegliete quella che è più utile per il bambino (anche se è meno utile per voi)
13. Via via che le cose vengono fatte, fatele depennare al bambino (resistete all'impulso di depennarle voi)
Lascio un supporto gratuito, scaricabile ed utilizzabile direttamente.
14. lo scopo del gioco è che il bambino lavori e che sia artefice del suo apprendimento
15. a volte il comportamento (reciproco) è fonte di frustrazione
16. se ciò accade, sospendete
l'errore più comune commesso dai genitori che affiancano nello studio il proprio figlio è arrabbiarsi, mostrarsi delusi, irritati, stupiti dalla risposta (o dalla mancata risposta): per il bambino voi siete prima i genitori e poi tutto il resto, la prima cosa che il bambino vuole è essere accettato e amato da voi. per "averne prova" lui si regola rispetto al vostro sentire.
Un bambino che non riesce può avere mille motivi per non riuscire.
La genesi di tensioni sicuramente non porta ad un risultato positivo.
#sospendiamo
Dopo aver finito un lavoro importante è bello gratificarsi. Noi e il bambino. Ognuno a modo proprio.
17. Prima di iniziare il lavoro potremmo concordare la gratificazione che raggiungeremo alla fine del lavoro. Si possono concordare azioni o omissioni: es. potrebbe trattarsi di "5' di video su youtube" oppure di "evitare di apparecchiare la tavola", "un biscotto/cioccolatino", "scegliere tra due opzioni di verdure, quale verrà mangiata per cena"...
18. Un premio vale anche per noi. Potremmo concordare 5' di silenzio, 10' di pace in una camera chiusa,... (lascio timer anche per quello!)
19. I patti vanno rispettati (da entrambe le parti)
ATTENZIONE a non cadere nella logica del ricatto: la gratificazione è qualcosa che arriva alla fine, ma che potrebbe anche non esserci ai fini del lavoro. Alcune cose vanno fatte e non ci sono santi a cui appellarsi; noi gratifichiamo lo sforzo e l'impegno. Un errore comune quindi è rendere questo passaggio come un ricatto "se non fai questo allora non otterrai quest'altro": questo è un doppio errore (tipicamente adulto). Da un lato rende ancora più odiosa una cosa di per sè non piacevole; dall'altro abituerà il bambino a lavorare solo in cambio di qualcosa. Estendendo presto questa abitudine ad altri aspetti di vita. In questo frangente, tutto dipende da noi!
20. Se succede occasionalmente non ci sono problemi. Se invece ci sono ripetitività, occorre capire cosa sta succedendo. Fatti una griglia a 4 colonne e segna: giorno e orario dell'episodio, cosa è successo subito prima, cosa è successo subito dopo. nell'ultima colonna segna se ci sono stati eventi speciali (positivi o negativi) successi nelle ultime 24 ore. E, ovviamente, contattami.
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