Home - Esperienze - Sostegno
Home - Esperienze - Sostegno
L'arco di vita 3-6 anni coincide con il tempo in cui il bambino si sperimenta alla scuola dell'infanzia.
E' tempo di gioco ma anche di apprendimento.
Per i bambini della scuola dell'infanzia sono stati individuati dal MIUR (v. Curriculum verticale 2018, Indicazioni iniziali, 2012) 5 campi di esperienza curricolari, cui si possono aggiungere ambiti ulteriori di autonomie, di autoregolazioni, di gestione delle frustrazioni e della reciprocità crescente.
Si tratta di equilibri mobili in costante evoluzione, da leggere in un'ottica bio-pscio-sociale per riuscire ad identificare barriere e facilitatori di sviluppo.
A 6 anni i bambini iniziano il percorso alla scuola primaria (v. Curriculum verticale 2018, Indicazioni iniziali, 2012) .
E' qui che il processo di astrazione via via concede di poter lavorare sia nel qui e ora che in tempi e luoghi diversi (passati, futuri, ipotetici, verosimili, fantastici,..).
E' sempre qui che la lettoscrittura concede di poter moltiplicare il linguaggio: si possono ora scrivere pensieri e leggere i pensieri scritti da altri.
Inoltre è qui che il concetto di quantità e di numero si aprono alle molteplici possibilità di manipolazione e impiego.
E' ancora qui che si manifestano difficoltà specifiche di apprendimento.
Trasversalmente possono esserci ingombri emotivi che intralciano una corsa altrimenti priva di ostacoli.
Ansie, paure e rabbia sono ultimamente molto rappresentate nei bambini 3-11 anni e trovano forme di espressione molto diverse.
Anche le insicurezze sono frequenti: catalizzano le risorse del bambino ostacolando il fluire degli altri processi.
Ad un certo punto, nel loro percorso di sviluppo,
Può essere una necessità settoriale e specifica, come ad esempio imparare ad impugnare bene uno strumento grafico o la necessità di padroneggiare numeri e quantità.
Oppure può trattarsi di un ombrello di bisogni più vasto.
Bisogni legati o meno agli apprendimenti scolastici.
Siano essi bambini certificati (ex. legge 104 o 170), siano essi in via di certificazione o siano essi fuori dall'attenzione dei clinici territoriali, lo scopo del gioco è sempre creare le condizioni per indurre in loro un cambiamento.
L'iter che propongo è il seguente:
incontriamoci noi adulti e presentatemi la situazione (1 incontro; è gratuito)
capiremo se sia più indicato il sostegno allo sviluppo o quello all'apprendimento
se opteremo per il sostegno allo sviluppo:
fatemi conoscere vostro/a figlio/a e dateci il tempo di capirci (2-3 incontri al massimo)
datemi il tempo di elaborare un progetto ad hoc (qualche giorno: di questo tempo voi non vi accorgete)
impegniamoci tutti a realizzare il progetto (8-10 incontri)
rivediamoci noi adulti e capiamo insieme che impatto c'è stato
potremmo proseguire (capiamo insieme come)
potremmo cambiare taglio (capiamo insieme perchè)
potremmo concludere il nostro percorso
se opteremo per il sostegno allo apprendimento:
fatemi conoscere vostro/a figlio/a e i suoi quaderni (se ce ne sono)
impegniamoci tutti a dare continuità ai nostri incontri
se ci sono le condizioni, creiamo un ponte con i docenti
In tutti i casi, se è possibile, a me fa piacere creare contatti con le altre figure che si occupano di vostro/a figlio/a.