Un senso di fastidio la colse all'improvviso. Chiuse il libro, la sua lettura era terminata. Agnese era diventata molto critica in fatto di libri. Spesso le capitava di non riuscire a proseguire dopo solo poche pagine lette.
Coglieva una forma di ridondanza nelle parole, nei concetti, nei significati che di libro, in libro si perpetuava: - Non ne posso più di tutte queste ripetizione di detti e ridetti che non aprono ad alcuna novità!
Aveva la sensazione che la cultura fosse giunta al capolinea delle idee.
Ogni idea è una forma concettuale, - si ripeteva - che apre una nicchia di significato nella mente. Ogni significato un pensiero e ogni pensiero una veste di realtà.
Oggi, - pensava, con quel libro chiuso in mano, - c'è una crisi di realtà. Non si sa più quello che è vero e quello che è falso! Ogni pensiero è stato svalutato, in una inflazione di parole. Tutti parlano, parlano. Mai nessuno che faccia un'azione di verifica! Nessuno che dica questo è importante, mentre quest'altro è un'idiozia.
La conoscenza è ormai grosso un pacco postale, in cui è stato ammassato il tutto del tutto. Quello che manca - si convinse Agnese - è una bella potatura di tutte le banalità, i falsi problemi, le mezze verità!
Non c'è coerenza tra gli stati dei pensieri e quelli delle azioni. Ogni parola, s'è sganciata dalla sua azione, diventa una “cosa” vuota. In tale assenza, emerge la stupidità collettiva di “uomo scimmia”.
La caratteristica dei primati, infatti, è quel vivere in gruppo, imitandosi. Si è in una regressione storica, per mancanza di umiltà: - tu scrivi, io scrivo! ... Tu leggi, io leggo! ... Tu viaggi, io viaggio! ... Tu muori, io muoio! ... In tale massificazione si sta perdendo la singolarità.
L'essere un numero primo, crea la bellezza!
Tutto questo sentiva Agnese, mentre ai suoi occhi emergeva - Una bruttezza dilagante di stampi perpetuati, di fotogramma in fotogramma.
Decise di dare un taglio ai cattivi pensieri, prese una matita blu e iniziò a segnare parole, frasi, macro-sequenze... di tutte quelle pagine.
Ad operazione finita, attribuì il voto: - zero spaccato!
In quella bocciatura si sentì rincuorata, almeno una forma di distinzione lei l'aveva attuata.
Personaggi (5° Ordito): 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7
Orditi: 1° - 2° - 3° - 4° - 5° - 6° - 7° - 8° - 9°
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