Carmen e Agnese

Carmen: - Ma insomma, Agnese, se non ti chiamo ti scordi della mia esistenza, che amica sei!

Agnese: - Ciao Carmen, eri da ieri nei miei pensieri, ma ero troppo accartocciata e avevo bisogno di silenzio. Tutto il silenzio del mondo. Ho dovuto fare un'operazione di dispiegamento.

L'accartocciarsi non è solo della foglia. Anche la coscienza subisce la medesima sorte, quando s'imbatte nelle arsure delle incomprensioni.

Quando si veste a festa l'altro e quell'altro, sentendosi troppo appesantito dalla responsabilità del ruolo, si sottrae svincolandosi, allora la coscienza perde linfa e si fa tutta grinzosa.

Ogni piega è uno stato di dolore e ogni dolore è una deformazione della bellezza del sentire.

Sono questi i momenti in cui necessita fare ordine.

Ricollocare tutto e tutti nelle giuste angolazioni per dare una parvenza di credibilità alla vita.

Nell'azione del riordino, tutto viene messo sottosopra, essendo un cambio di stagione.

Ogni stagione richiede un abbigliamento adatto e, in tale svecchiamento, il silenzio è d'obbligo. Silenzio dapprima da sé e poi dagli altri.

Nel silenzio prendono spazio l'idea nuova, la soluzione nuova, la dignità nuova che dispiegano le rughe delle incompatibilità.


Personaggi (1° Ordito): 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14

Orditi: - - - - - - - -

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