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Il Grido


© Antonia Colamonico, 2011



da A. Colamonico, il Filo, in Le stagioni delle parole. 1994
La lirica Il Grido - Calici di Poesie, scritta nell'estate 1994, il titolo al romanzo, IL GRIDO, che può essere letto come il vigneto dei pensieri che da quei lontani esili virgulti hanno dato forma alla trama spugnosa della visione eco-biostorica.

Nota

I fatti, qui narrati, sono frutto di pura invenzione. L'autrice, attraverso un intreccio di storie e di personaggi, verosimili, ha voluto creare un gioco di finestre sulle scelte storiche e sulle logiche della presente Epoca.

Ogni narrazione è una trama, uno stralcio di apparente verità che apre ad un'altra storia e questa ad un'altra ancora. Il gioco d'intrecci di echi e di pensieri che assumono la naturalezza del respiro, vuole dare spazio ad una forma nuova di romanzo, in cui non è il narratore a creare le connessioni a trama unica, ma lo stesso lettore che, con una grande libertà di accesso alla lettura, potrà ricucire e dare ordine a queste folate di pensieri e parole in forma scomposta.

L'intento è quello di far fare al lettore un esercizio, esperienza cognitiva, di un'organizzazione frattale, a spugna, di realtà, letta come un fitto reticolo di nodi-eventi storici e di trame echi-immaginativi che generano i vuoti e i pieni di un tessuto spugnoso.

Per comprendere il tipo di operazione metodologica adottato, si consiglia di visitare il sito di Biostoria, la scienza & metodo dello sguardo che si colloca a sfondo-nicchia e contorno del romanzo. Più il lettore si sentirà coinvolto nelle narrazioni e più l'autrice sarà riuscita a dare corpo di realtà ai tracciati della sua immaginazione.

Buona Lettura!


Antonia Colamonico


La chiave di lettura

Il grido è l'effetto 1 che attesta l'atto di nascita, aprendo al respiro quale presa storica del ritmo vitale di abitante della Vita.

A. Colamonico. Arte-a-parti. 2011


"In Il grido ho voluto creare un disordine di situazioni e tempi con dei personaggi appena abbozzati, che entrano ed escono da un groviglio di trame. Alcuni si incontrano, altri no. Il tutto può essere letto come un viaggio nella psiche che si muove in uno spazio-tempo difforme da quello della realtà definita oggettiva:

  • Come se fosse una psiche trasversale che parla a sé di tutto." da Premessa.

La forma a finestre di ordini scomposti di tale organizzazione disarticolata la immaginai già con Le filastrocche di Spazioliberina (1992) e con la piccola raccolta di brevi racconti Ed Altro (1992). Il nodo-chiave di una tale tessitura narrativa è nel significato medesimo di disordine, letto come un ordine di grado superiore, che ad un occhio avvezzo a leggere la Complessità si mostra come Sintropia del Caos. Antonia Colamonico

Proposta di viaggio nel territorio della nuova scienza & metodo Biostoria

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