Agostino
Nella stanza si erano seduti a cerchio, per una più facile comunicazione. Agostino in silenzio li osservava ad uno a uno, poi a coppia a coppia. Lesse nei volti, un po' tesi, un velo d'inquietudine; nelle pieghe poco espressive delle bocche una certa chiusura ad ascoltare; nella postura pronta delle gambe un ché di felino in agguato.
Ogni anno era così il primo giorno del corso, leggeva una resistenza di base ad essere squadrati in un rigore ecclesiale che poco sapeva delle vie tortuose dell'amore coniugale.
Decise di porre fine alla tensione e iniziò la loro preparazione al sacramento del matrimonio: - L'aver deciso di fare un passo così impegnativo, mi fa capire che siete consapevoli della profondità dei vostri sentimenti.
Il mio compito è solo quello di essere “specchio”, per porvi di fronte all'ampiezza del vostro amore, dandovi la possibilità di riflettere sul significato più profondo della condivisione tra marito e moglie: I due si fecero una cosa sola!
Un due che si fa uno, come la ricetta per un legame in grado di osare sfidare l'eternità.
Si rese conto che l'attenzione stava sciogliendo la loro ansia, ma non era facile spiegare il difficile passaggio da una singolarità più elementare ad una singolarità più complessa:
- Far comprendere a quegli occhi, ora così addolciti, che la rinuncia a parti di sé non va a rimpicciolire la grandezza delle personali libertà, ma ad amplificarle, moltiplicarle, in un abbraccio che fa sentire un unico vitale!
- Far interiorizzare che veniva richiesta una correttezza nelle scelte, non solo sotto il profilo intellettuale o civile, ma essenzialmente etico; quale unica chiave in grado d'aprire la coscienza alla dimensione dell'amore, del dono di sé che sa farsi “seme” di prosperità!
La crisi dell'istituzione del matrimonio viene raccontata come l'effetto di un'immaturità affettiva dei giovani che non sanno più creare un rapporto duraturo. Lui invece, si era fatta un'altra idea, forse non in linea con le direttive canoniche, ma di grande coerenza con la richiesta di verità, a cui ogni uomo è chiamato a rispondere.
Nella grande diffusione dei divorzi, egli non vedeva una crisi del sacramento, bensì una rottura con una consuetudine istituzionalizzata d'ipocrisia affettiva che aveva finito con il tollerare l'infedeltà coniugale, come fosse un gioco alla corda di bambini.
Per secoli la Chiesa aveva giustificato l'adulterio, pur condannandone verbalmente la pratica. Troppe volte imponendo il perdonare, in nome dell'insolubilità, aveva finito con esercitare una forma di coercizione psicologica sul soggetto debole che subendo l'offesa, doveva offrire l'altra guancia, magari per una successiva occasione d'adulterio.
Dietro ogni atto d'infedeltà, si crea una crepa nella psiche dei coniugi che innesca una forma di “svincolo” che apre ad un grado di vuoto affettivo! - Si ripeteva - Come mette radici il bene, così il male!
Dal vuoto di coscienza nasce una mancanza di slancio verso l'altro e in tale assenza d'alito, si recide il legame che dei due fa una cosa sola.
L'atto in sé di adulterio è di fatto già un divorzio di fronte agli occhi di Dio! - Si disse - Ogni allontanamento rende recise le coscienze che, svincolatesi, si fanno isolati di solitudine!
Nella logica del “due che si fa uno”, c'è la scelta continua dell'altro in ogni istante di vita comune. In questo perenne scegliersi si concretizza l'azione di coppia.
In tutto il fiorire di separazioni che denunciano un'incapacità alla fedeltà, - ribadì a se stesso - emerge una nuova forza etica che rivendica una maggiore coerenza di coppia con un legame affettivo fondato solo sull'amore. Forse, mai come oggi la Società si è trovata di fronte ad un bisogno coraggioso di responsabilità e coerenza storica!
Riprese a parlare ad alta voce: - In questo corso esploreremo le vie di un cuore di carne, funzionale a fare di voi due una cosa sola: il matrimonio è un prendersi e attraversarsi l'un l'altro, non per un istante o un'occasione di profitto o una crisi di solitudine o uno scoramento della psiche... ma per sempre, perché l'altro diviene respiro!
Personaggi (2° Ordito): 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8
Orditi: 1° - 2° - 3° - 4° - 5° - 6° - 7° - 8° - 9°
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