🐦 ~ Quel merlo bianco di Musset

E' dal lontano marzo 1835 che non si vedono piu'.

Rottura drastica di un rapporto a dir poco tumultuoso. Scenate e pazzie a non finire per quell'amore disperato e distruttivo tra George Sand (1804-1876) e Alfred de Musset (1810 - 1857)

Quando nel 1842 viene pubblicata " Storia di un merlo bianco", è de Musset che prende le piume, nella sua favola, e le fa prendere anche alla sua - oramai ex - compagna George Sand. In realtà, le piume per quella relazione, la scrittrice le aveva già perse.

Non solo in quel periodo non riusciva piu' a scrivere, ma al momento della rottura s'era tagliata i lunghi capelli e li aveva inviati per posta al "non piu' amato "Alfred. S'era spiumata davvero !😎

La favola racconta di un giovane merlo cacciato dal nido paterno , perché bianco.

Dopo molte disavventure capisce finalmente di avere un non so' che di straordinario e si mette a scrivere. Con il suo successo conquista una giovane merletta inglese , che come lui scrive e si vuole Bianca. Purtroppo, ben presto il merlo scopre che la sua compagna si tinge e deluso scappa in mezzo ai boschi.

Ed ecco cosa dice il merletto (ferito e) bianco della sua merletta :

< Lavorammo assieme. Mentre componevo le mie poesie, lei scarabocchiava pacchi di carta. Le recitavo i miei versi ad alta voce e non la disturbava affatto, a quell'epoca ,anche se era intenta a scrivere.

Sfornava i suoi romanzi con una facilità quasi simile alla mia, scegliendo sempre i soggetti piu' drammatici, parricidi, rapimenti, delitti, per arrivare ad ogni sorta di ciurmeria, avendo cura, già che c'era , d'attaccare il governo e predicare per l'emancipazione delle merlette. Insomma , nessuno sforzo esigeva la sua mente, nessuna prodezza per il suo pudore; non le capitava mia di cancellare una riga, nè di tracciare uno schema prima di mettersi all'opera. Era il tipo di merletta letterata.

Un di' mentre s'abbandonava al suo lavoro con un ardore inusuale, m'accorsi che grondava grosse gocce di sudore e rimasi sbalordito nel vedere che allo stesso tempo aveva una grande macchia nera sul dorso.

" Eh santo cielo ! le dico, che succede ? Stai * forse male ?"

Sul momento parve un po' spaventata addirittura dimessa; ma la vasta esperienza che aveva del mondo l'aiuto' presto a riconquistare quella sua consueta e ammirevole padronanza di sé.

Mi rispose che si trattava di una macchia d'inchiostro e che le capitava spesso nei momenti d'alta ispirazione.

"La mia compagna si sta stingendo ?" mi dico* sottovoce.

Questo pensiero m'impedi' di dormire>.

Storia del merlo bianco di A. de Musset è scaricabile in lingua originale : www.inlibroveritas.net/oeuvres/8817/

Un pizzico di gossip antico

La coppia era sulla bocca di tutti, soprattutto su quella degli artisti, scrittori, giornalisti, filosofi musicisti, commedianti, in breve la gente che Sand frequentava regolarmente per lavoro o per piacere. E spettegolare, in quegli ambienti, diventava una maniera per esprimere a ruota libera, le proprie capacità creative. George Sand avrebbe concesso - suo malgrado - il bis qualche anno piu' tardi, accompagnata questa volta da Chopin.

Sand ha ventinove anni , cena tra amici in una serata d'inizio estate . Accanto a lei c'è un commensale che non conosce ancora , poi le prime parole....

E il primo bigliettino un mese dopo, dopo aver letto Lélia il romanzo che la scrittrice aveva appena pubblicato, Alfred non esita :

" Sono innamorato di Lei. Lo sono sin dal primo giorno, quando sono stato da Lei "

Iniziano i mesi felici trascorsi a Parigi. Grande intesa. Scrivono insieme, disegnano, confrontano le loro idee creano progetti si scambiano testi, sono nell'impeto.

Eppure ben presto spuntano le prime ravvisaglie. Sand assiste a una crisi allucinatoria del suo compagno ne è sconvolta. Inizia l'irrequietezza.


Decidono di partire per Venezia e passare la' il Natale. Durante il viaggio incontreranno un loro connazionale e collega, che da Trieste si sta avviando verso la sua nuova destinazione . (Stendhal da Trieste a Civitavecchia 1. )

Il primo giorno del 1834 vede la coppia alloggiata all'hotel Danieli. Sono dunque arrivati a Venezia, la città famosa non solo per le sue bellezze artistiche ma anche per le "arti" e le bellezze delle sue cortigiane. Musset non poteva rimanerne indifferente tanto che ,

< quel pensiero gli impedi' di dormire >

al fianco dell'avvenente Sand , preferendo, troppo spesso, le nottate nei cabaret.

Se la febbre aveva già colpito piu' volte George Sand che a Genova s'era ammalata, questa volta è il suo compagno ad ammalarsi di tifoide e febbre celebrale. E un giovane medico veneziano Pietro Pagello finisce per diventare un assiduo frequentatore di quell'alloggio all'hotel Danieli, pronto a dispensare cure mediche al poeta e cure d'altro ordine alla scrittrice.

< Sul seguito s'è discusso molto, i libri hanno risposto ai libri , ci sono stati i " Mussetisti" e i "Sandisti" [...] Si è cercato da quale parte stava il torto. La risposta è semplice : torti e sbagli erano reciproci [...] Musset con la tradizionale indulgenza degli uomini - verso loro stessi - avrebbe voluto che la donna alla quale era infedele, gli restasse fedele > André Maurois - Lelia o la vita di G. Sand.

La coppia Sand - Musset si riconcilia dopo l' avventura " a sfondo medicale". Ma la strada del non ritorno era ormai imboccata, seguirà la rottura definitiva nel marzo 1835. www.georgesand.culture.fr Passati poco piu' di vent'annni nel 1859 George Sand pubblica per la " Revue des deux mondes" un romanzo < Elle Et lui > raccontando la storia passionale tra lei e il poeta. Costretto al silenzio eterno, ci penserà il fratello, Paul de Musset a darne la replica, pubblicando a sua volta, lo stesso anno e credo nella stessa rivista, < Lui et Elle >.

Ci sono delle battaglie che non vogliono finire mai, nemmeno quando tutt'intorno cambia e ricambia mille volte. I sentimenti feriti non possono né perdonare e tanto meno dimenticare. E vale anche un po' per tutti noi

Lui e lei



Philippe Garrel ♥♥♥ cita nel suo film A. de Musset :

< Il me manque le repos, la douce insouciance qui fait de la vie un miroir ou' tous les objets se peignent un instant, sur lequel tout glisse > (tratto da I Capricci di Marianna - Atto I. scena 1 Célio)

Mi manca il riposo, la dolce spensieratezza che fa della vita uno specchio dove ttutti gli oggetti si dipingono un istante , sul quale tutto scivola.

😈 Garrel si`, ma quale ?