🐦 ~ Il gioco del mondo.

Cortázar è un acrobata della scrittura. Un funambolo equilibrista.

Il suo filo : un foglio bianco.

<Il gioco del mondo si fa con una pietruzza che si deve spingere con la punta del piede. [...] >

Non è calcio. Ma un altro gioco leggendario della letteratura latino-americana, nascosto in quel capolavoro pubblicato nel 1963 .

Julio Cortázar (1914-1984), belga di nascita, argentino da bambino e giovanotto, e infine francese d'adozione, scriverà quel capolavoro in lingua spagnola < RAYUELA > o meglio < MARELLE > o ancor meglio < IL GIOCO DEL MONDO >.

Se nel gioco della campana o della settimana (di nomignoli ce ne sono tanti ) il percorso da seguire è ben preciso - con una gamba sola e due per il saltino - il libro, al contrario si lascia leggere senza un vero e proprio tracciato.

I classici e forse un po' conformisti inizieranno dalla pagina uno ; i curiosi seguiranno i suggerimenti di Cortázar e salteranno con una gamba sola sui capitoli da lui proposti ; gli intraprendenti e un tantino anarchici faranno i saltimbanchi a loro piacere, con l'unico rischio di lasciar per strada alcuni dei 155 capitoli.

In qualsiasi modo si voglia leggere quel libro, di certo i personaggi non li perderemo mai per strada.

E' un romanzo audace per chi lo scrive e chi lo legge.

Parigi omaggiata nelle sue pagine se ne ricorda fiera, essere stata la Parigi di Cortázar vuol dire arrivare con la pietruzza al cielo.

[...] è molto difficile arrivare con la pietruzza al cielo, quasi sempre si calcola male e la pietruzza esce dal tracciato.

E Cortazar si è ispirato agli otoliti.

Se la pietruzza esce dal tracciato si perde l’equilibrio. Perdere l’equilibrio vuol dire non sapere più dov’è il basso e dov’è l’alto. Da che parte sta il cielo e da che parte la terra ? Le pietruzze sembrano elementi insignificanti sono invece fondamentali. Le nostre pietruzze si nascondono nelle orecchie e si chiamano “otoliti”. L’orecchio ci restituisce i suoni, la musica e le voci. Al tempo dell’amor cortese i sentimenti più profondi – dicevano - entravano dall’orecchio, dall’udire. Per questo i trovatori si dedicavano al canto dell’amore. Era La canzone d’amore a conquistare la donna prescelta. (la riuscita non era garantita, in amore le varianti sono considerevoli). Oggi sappiamo che nell’orecchio ci sono tre canali semicircolari disposti su piani perpendicolari fra loro pieni di un fluido gelatinoso dove appunto sono immersi gli otoliti. La forza di gravità fa scivolare gli otoliti nel fluido verso il basso. Muovendosi stimolano le ciglia che si trovano sulle pareti dei canali e le ciglia stimolate informano il cervello dei movimenti degli otoliti. Gli otoliti muovendosi forniscono informazioni sulla posizione della testa e del nostro corpo nello spazio. Grazie agli otoliti sappiamo in quale direzione si trova il cielo o viceversa la terra.

Del senso dell’equilibrio : è dall’orecchio che dovrebbe entrare l’amore. La pietruzza non può uscire dal tracciato .

La disdetta di Cortázar, professore di lettere francesi senza mai laurearsi, laureato solo dal suo talento, sarà una trasfusione sanguigna infetta dall'Aids. E' sepolto nel Piccolo cimitero di Montparnasse a Parigi.

Paul Klee affiché