🐦~Tous les matins du monde

" Tutte le mattine del mondo sono senza ritorno "

" Tous les matins du monde sont sans retour "

" La vita è bella in proporzione a quanto è feroce "

" La vie est belle à proportion qu'elle est féroce "Pascal Quignard

Marin Marais musica

Alcune opere di Pascal Quignard tradotte in italiano :

(data dell'edizione originale)
  • Trionfo del tempo- La voce perduta -2017 (racconti)
  • Le tavolette di bosso di Apromenia Avizia - 2017
  • Vita e morte di Nitardo - 2016
  • Sull'idea di una comunità di solitari (Port-Royal) - 2015
  • Villa Amalia - 2006 (film Benoît Jacquot)
  • L'incisore di Bruge - 2000
  • L'odio della musica - 1996
  • Il nome sulla punta della lingua (saggio) - 1993
  • Tutte le mattine del mondo - 1991
  • Le scale di Chambord -1989
  • La vita segreta - 1988

Senza togliere niente al merito di Alain Corneau, il regista, si tratta di uno di quei film ( ! ) che si lascerebbero anche solo ascoltare. E per le parole - riportano fedelmente i dialoghi di Quignard tratti dal suo omonimo romanzo - e per le musiche, interpretate da Jordi Savall.

Arrivati alla fatidica frase :

< Tous les Matins du monde sont sans retour > prende una voglia matta di svegliarsi all'alba dell'indomani per aspettare un nuovo sole e non si sospetta minimamente a quale vicenda si riferisca. La melancolia e la tristezza fanno tutt'uno con la gioia.

La capanna di < planches grises > in mezzo all'orto di un virtuoso della viola, è il luogo dei prodigi perché è là che ci si incontra con la musica, quello che succede là dentro è misterioso quanto la vita, quanto la morte. La musica riprende un discorso che si è dovuto interrompere, lo ricostituisce come la luce fa con il riflesso. E' il filo di un' interruzione senza fine o di una conversazione mai interrotta.

Non ho potuto fare a meno di pensare a :

La meravigliosa sala concerto, testimonianza dell'amicizia tra Antoine Riboud, l'imprenditore della Danone e Msilav Rostropovich il grande violoncellista. Testimonianza dell'amore per la musica. Tutta in legno, in mezzo al bosco del parco dell'Evian Resord, ai bordi del lac Léman.

Ma la capanna del grande maestro de Sainte-Colombe è anche il luogo del suo appuntamento amoroso. E' là che da vedovo, incontra l'ombra ? della moglie.

< - Je souffre Madame à ne pas vous toucher.

- Il n'y a rien Monsieur à toucher que du vent. Croyez-vous qu'il n'y a pas de souffrance à être du vent ? Parfois le vent porte la musique jusqu'à nous. Et parfois la lumière porte jusqu'à vous des apparences >

( - Soffro Signora, di non toccarvi. - Non c'è niente Signore da toccare, se non vento. Credete che non si soffra a essere vento ? A volte il vento porta la musica fino a noi. E a volte la luce porta fino a voi le apparenze)

Ed è in quella capanna che avviene, il passaggio di testimone, lo scambio di un tesoro, l'iniziazione a un viaggio verso altre dimensioni. Mai come là si compie l'intimità tra due uomini e musicisti. Un maestro - M. de Sainte-Colombe - con il suo allievo - Marin Marais -, oramai divenuto a sua volta affermato maestro.

Marin Marais : - Monsieur puis-je vous demander une dernière leçon ?

De Sainte-Colombe : - Monsieur puis-je tenter une première leçon ? 

Si è presi dall'incanto nel guardare questo film, presi dal sortilegio delle arti, cinema musica, pittura (con i quadri di Lubin Baugin), letteratura, di quei film che si firmano : à tout jamais. Impossibile scordarsene.

LE MUSICHE Jordi Savall (Troisième leçon de ténèbres à deux voix🐦)


< Je n'ai plus rien pour vous au bout de mon ventre. Je vous quitte. Si je vous abandonne c'est que j'ai vu d'autres visages. La vie est belle à proportion qu'elle est féroce >


Storia e immaginazione

Il libro di Quignard come il film, s'ispirano a fatti storici, a questi si è sostituita saltuariamente l'immaginazione nella cronologia e negli avvenimenti.

Marin Marais (1656-1728) ha fatto effettivamente parte delle voci bianche del coro di Saint-Germain-l'Auxerrois (a Parigi, la chiesa si trova di fronte all'entrata principale del Louvre) ma una volta divenuto adolescente e dunque con la trasformazione della voce, nessuno lo mette alla porta, è lui stesso ad abbandonare spontaneamente il coro.

La viola lo appassiona e Monsieur de Sainte-Colombe ( 1640 - circa 1700), conosciuto nell'ambiente musicale per le sue doti di gambista gli concede qualche lezione. S'accorge subito che il suo allievo è un fuori classe, dopo alcuni mesi lo rinvia dicendogli di non avere piu' niente da insegnargli.

La capanna è realmente esistita, de Sainte-Colombe l'aveva costruita sui rami di un gelso (Marin Marais, biografia di Titon du Tillet) per suonare in pace la viola e Marais che non aveva piu' diritto alle lezioni si nascondeva al di sotto per carpire i segreti del maestro.

L'amico pittore : Lubin Baugin (1612 circa - 1663), non poteva aver realizzato i quadri in quel periodo perché nel 1631 data della loro effettiva realizzazione, de Saint- Colombe non era nemmeno nato (1640)

Per un'analisi piu' dettagliata : Tous les matins du monde

Images : Bannière- Nature morte à l'échiquier / Nature morte aux gaufrettes - Lubin Baugin

< Il ne faut souhaiter longue vie aux humains. Il n'y a pas "plus" de temps dans une vie longue ou brève. Seul compte l'instant maximum dans sa présence pleine >

Non bisogna augurare lunga vita agli umani. Non c'è "piu'" tempo in una vita lunga o breve. Solo conta l'istante massimo nella sua presenza piena.

( Le sexe et l'effroi - Pascal Quignard )