🐦 ~ espressioni : animali per scongiurare l'impossibile

Bisogna battersi per la diversità. La diversità è una legge naturale. Chi meglio di lui puo' rappresentare questo bisogno della natura. La diversità delle lingue è la sua prerogativa. Contro il pensiero unico e dunque contro la predominanza di una sola lingua.






Libri publicati in Italia :

  • L'uomo di parole, Einaudi, Torino, 1989. (titolo originale:L'homme de paroles, 1985).
  • Storie e destini delle lingue d'Europa, La Nuova Italia, Scandicci, 1995. (tit. orig.:Le souffle de la langue: voies et destins des parlers d'Europe, 1992).
  • Morte e rinascita delle lingue, Feltrinelli, Milano, 2002. (tit. orig.: Halte à la mort des langues, 2001).



Uno tra i miei linguisti preferiti si chiama Claude Hagège. Ha già i suoi anni ma interessarsi alle lingue sembra sia un ottimo elisir per la giovinezza. E' nato nel 1936 a Cartagine. Un Cartaginese che s'è dato un bel da fare per prendere le difese della lingua francese. Se lo presento cosi`vien da storcere il naso. Non si tratta di un noiosissimo anglofobo, anzi è convinto, che l'inglese, forgia il libero pensatore, veicoli lo spirito libertario a patto che rimanga una lingua tra le tante e non la sola , la dominante.

Le lingue nel mondo.

Sul nostro piccolo globo brulicano poco meno di 7000 lingue. Alcune sono in via di estinzione esattamente come le specie animali, altre sono solo orali intrattenute da una piccola comunità. Se l'80% della specie umana si contende circa 80 lingue, le altre migliaia, piu' di 6000, guizzano nel restante 20%.


Claude Hagège vanta la padronanza di dieci lingue e la conoscenza a diversi livelli di almeno cinquanta tra le piu' disparate come il < Peul >, parlato in alcuni paesi dell'Africa Occidentale e Centrale o il < Quenchua > o quinchua del Peru`e di altre regioni delle Ande.

Nel suo < Dictionnaire amoureux des langues > ci fa assaporare con quale efficienza e immaginazione le lingue mescolano gli strumenti a loro disposizione, che si tratti di morfemi o lessemi, per restituire la visone del mondo di chi le parla.

Uno dei passaggi piu' divertenti del dizionario è quello dedicato agli < idiomatismes > per raggruppare alcune espressioni idiomatiche. Tutte quante speciali, anzi una piu' speciale dell'altra cosi' come vuole l'origine della parola che le indica, la quale deriva dal greco " idiotès" e significa individuo particolare, speciale.

L'essere umano alle prese con l'impossibile.

Difronte all'impossibilità o alla scarsissima probabilità che qualcosa accada, per una volta l'essere umano non si affida a Dio (almeno non in questi esempi tratti dal Dizionario di Hagège) ma fa man bassa sugli animali, sembra proprio prendersela con loro.

Nel Paese dello Stivale sono stati presi di mira gli asini.

Quando ? Quando si troverà un lavoro ?

Quando gli asini voleranno

Bisogna immaginare le orde di carrettieri che si sono avvicendati nei secoli, spazientiti davanti al loro asino puntato e affamato, sognare de poterlo fare volare.

I Francesi devono invece aver osservato pazientemente gli abitanti dei loro pollai, pregustando uova fresche e brodi domenicali per tirare, cosi' prontamente in ballo, le galline.

A quando la prossima da Macdonald ?

Quand les poules auront des dents . Quando le galline avranno i denti.

E gli Spagnoli, perché mai avranno preso di mira le rane, perché invidiare la loro pelle levigata ?

Quando lascerete in pace i tori ?

< Cuando las ranas crien pelo > quando le rane avranno i peli

Gli olandesi risparmiano le mucche di pattinare sul ghiaccio ma ce l'hanno con i vitelli

Quando non ci saranno piu' mulini ?

< Wanner de kalveren op het ijs dansen > quando i vitelli balleranno sul ghiaccio

I Russi, loro non hanno preso mai nessun granchio ma sanno che non potranno mai farli fischiare. Siamo certi ?

Quando non berrete piu' vodka ?

< Kogda rak svistnet > quando il granchio fischierà


Tuttie le espressioni sono tratte dal " Dictionnaire amoureux des langues" versione digitale su Kindle 32432-3573