🐦 ~ Fari puntati su.....

Elémire Zolla

Wislawa Szymborska

JANET FRAME

" [...] noi però siamo abituati a porci dal punto di vista dei fenomeni molteplici e perciò siamo dilaniati e confusi, crediamo di essere nati e di dover morire, senza renderci conto che questi eventi sono il risultato, la conseguenza di due idee che abbiamo applicato alla realtà per arbitrio a partire dalla prima infanzia : tempo e spazio.

Il tempo non è un’esperienza non lo è nemmeno lo spazio : sono concetti che imprimiamo su quanto ci appare. Allorché io sono senza nessuna qualifica, vivo in un eterno istante "




Elémire Zolla Le Tre vie – ed. Adelphi

" Il nostro stupore esiste per se stesso e non deriva da alcun paragone con alcunché e poi perché il mondo, qualunque cosa noi ne pensiamo, spaventati dalla sua immensità e dalla nostra impotenza di fronte ad esso, amareggiati dalla sua indifferenza alle sofferenze individuali, qualunque cosa noi pensiamo dei suoi spazi trapassati dalle radiazioni delle stelle, stelle intorno a cui si sono già incominciati a scoprire pianeti (Già morti ? Ancora morti ?)

Qualunque cosa pensiamo di questo smisurato teatro per cui abbiamo sì il biglietto d'ingresso ma con validità ridicolmente breve, limitata da due date categoriche, - qualunque cosa noi pensassimo di questo mondo - esso è stupefacente."


W. Szymborska

(da un'intervista ma non ho la fonte peccato !)

" I poeti che vivono nella realtà inimmaginabile, sono sempre stati al corrente della gravità ; adesso chiunque, la conosce come una verità fisica di tutti i giorni. Le percezioni ordinarie sono negate, capovolte, la mente viene spinta a forza in un canale di ciò che un tempo era inconoscibile in quanto inimmaginabile. Sono nate nuove stagioni, nuove intemperie, nuovi climi ; le vecchie e beneamate leggende salgono in superficie. La Stella della gravità potrebbe risplendere in ogni strada di ogni città. Cito una notizia riportata dalla Press Association : un’indagine sulle distanze delle galassie ha rivelato una cosa che all’inizio non sembrava plausibile, una galassia che pare essere relativamente vicina è al contempo distante sette miliardi di anni luce. ....Si crede che a causare questo paradosso sia il convergere della luce di un quasar (oggetto simile a una stella) distante, dovuto alla gravità di una galassia interposta.

[....] la Stella della gravità annienta il concetto di vicino e di lontano, perché la stella lontana è vicina, a ridimensionare il gremito bastimento dell’impossibilità .

Janet Frame - La leggenda del fiore - ed. Robin