🐦 ~ Le due settimane e mezzo di Liszt a Trieste

(1) Blondine è la prima figlia di Franz Liszt e Marie d'Agoult.

Blondine nasce in Svizzera nel 1835, si sposa nel 1857 con un avvocato e politico a Firenze, e l'unico loro figlio, Daniel Olliver appunto, pubblica le lettere dei suoi nonni, Marie e Franz, nel 1933. - < Correspondance di Liszt et Marie d'Agoult 1833-1840 > ed. Grasset

(testo di referenza per tutte le citazioni, le traduzioni sono mie)




Inaugurazione del primo tratto ferroviario

Il primo tratto ferroviario viene inaugurato nel Regno delle due Sicilie nel 1839.

Nel 1842 s'inaugura invece il tratto Padova - Mestre di 29 Km, nel regno Lombardo Veneto





Carolina Ungher - soprano

Ottobre - Novembre 1839


La compagna di Liszt a quel tempo era Marie D'Agoult, una scrittrice francese che si firmava con lo pseudonimo di Daniel Stern.

I due si trovavano in Italia. In tournée artistica e amorosa, entrambe piene di successi : molti applausi e qualche figlio (Cosima 1837 Como ; Daniel 1839 Roma).

A Firenze pero', durante l'anno 1839, le loro strade si separano. Franz, continua la sua tournée artistica da solo, verso Venezia poi Trieste, in direzione di Vienna, Marie rientra a Parigi.

Niente piu' baci né tenerezze, solo lettere. Lettere che sono testimonianze - piu' o meno sincere ( si sa che al proprio partner non si puo' raccontare tutto) - delle due settimane e mezzo (di preciso 17 giorni) trascorse nella città di Trieste.

La corrispondenza è stata raccolta dal nipote di Franz Liszt : Daniel Olliver.(1)


Liszt, il 20 ottobre 1839 si prepara al lungo viaggio che da Firenze lo porterà nel regno Lombardo Veneto e poi in quel territorio, Trieste, che faceva parte della confederazione germanica.


Viaggiare per terra ferma nel 1839 :


All'epoca non c'erano ancora i treni e si viaggiava in carrozza. Nemmeno l'Italia esisteva in quanto Stato ma solo come sito geografico.

Il famoso viaggio in Italia, meta obbligatoria per qualsiasi artista dell'epoca, poteva trattarsi dello Stato della Chiesa, o il Regno di Sardegna il ducato di Parma e cosi' via per i dieci stati che allora occupavano il territorio geografico comunemente chiamato Italia.

Ognuno di questi stati, aveva la propria moneta, le proprie misure e leggi.

Si entrava e usciva da un regno all'altro, passaporto e guida turistica sempre in mano . Non era affatto pratico ! Figuriamoci poi se il viaggio era continuamente interrotto dal cambio dei cavalli !

Le zone predisposte a questo, venivano chiamate le poste dei cavalli. Il tragitto dunque prevedeva le varie poste e il loro tariffario. Ad ogni posta - un po' come oggi in autostrada - bisognava pagare, per il cambio dei cavalli, per il postiglione e lo stalliere. Ma i mastri di posta non potevano dare i cavalli se prima non si presentavano i documenti rilasciati appositamente dal luogo in cui si partiva. L'organizzazione di un viaggio era davvero ben piu' complicata di quella dei nostri giorni !


Il Viaggio del 25 e 26 ottobre 1839


Se da Firenze, Franz Liszt raggiunge Venezia in carrozza, il viaggio verso Trieste lo fa in battello a vapore.

I battelli a vapore partivano tre volte alla settimana e impiegavano nove ore per la traversata, quando le condizioni erano propizie.

Non è il caso di quella nottata tra il 25 e il 26 ottobre del 1839. Undici ore di mare arrabbiato separano le due città. Finalmente , un po' prima delle nove del mattino il battello attracca al molo di Trieste.

Trieste si prepara ad accogliere il grande musicista


< L'osservatorio Triestino > ha già pronti nei cassetti della redazione, gli articoli dedicati al grande pianista. L' evento da non perdere per quella stagione teatrale sventola di bocca in bocca : Franz Listz accompagnato dal soprano Carolina Ungher e dal tenore Napoleone Moriani.

L'appuntamento era al < Teatro Grande > della città, che oggi si chiama Teatro Verdi.

Ma per Franz Liszt il primo appuntamento triestino ha il sapore ungherese. Ha fatto appena in tempo a sbarcare, che alle 11 di quella stessa mattina si ritrova già bello e coccolato a casa di Carolina Ungher.


Cronaca rosa : Liszt - Ungher gli inseparabili


Diventeranno inseparabili a teatro e fuori, argomento da cronaca rosa per la stampa e chiacchiere a briglia sciolta per gli abitanti. E la bella Marie d'Agoult ? Franz ce la mette tutta per rassicurarla, la tecnica scelta è : renderla partecipe il piu' possibile degli incontri con la cantante.

Decide allora di tenerla al corrente di tutte le sue conservazioni con la <sublime> che strapazzava cuori come uova al tegamino. Stendhal aveva provato l'esperienza del tegamino qualche tempo prima, durante il suo breve "consolato" triestino. Se ne ando' via sconsolato. La sublime dal canto suo, s'era presa di fervore qualche anno prima nel 1835, per Alexandre Dumas (l'autore dei Tre moschettieri), cuore a sua volta sconsolato che Franz riesce a consolare ?


I Triestini gente poco socievole ?


Che poteva farci se i triestini non avevano affatto l'abitudine d'invitare a cena e si ritrovava costretto ad accettare gli inviti della cantante ? < Ben inteso , a tavola siamo sempre in quattro > puntualizza e Caroline è guardata a vista da un maturo e ostinato ammiratore , fratello del principe Dietrichstein, l'angelo custode dell'affascinante soprano.

E poi come passare il tempo in una città completamente sprovvista di vita sociale ? < La société est nulle. Complètement nulle >. In una città dove nei caffé c'è talmente fumo da non riuscire a vedere nemmeno chi ti parla di fronte ?

La dimora della Ungher era in effetti di gran lunga piu' salutare.

Tocco finale per completare l'opera rassicurante :

< Trieste è per me un lazzareto. Vi dimoro come in quarantena. Il mare è la' davanti a me ma mi sembra stupido e inanimato. O i nostri bei tramonti a San Rossore! Qui niente di simile, qualche mercantile, battelli a vapore, della nebbia, atmosfera metà inglese. Cosi' sogno spesso di Londra. A Londra potro' rivedervi non è vero ? La città è molto pulita, pavimentata di larghe dalle, molte nuove costruzioni, insomma l'aspetto non è affatto sgradevole. Ma ad ogni passo , si ritrova non so quale... ( illeggibile il testo) e quella grande monotonia che irrita.>

E allora per fortuna che a togliere quella monotonia c'è Caroline Ungher ! Avrà rassicurato a sufficienza Marie ?


Batticuore : il pubblico triestino non perdona

Il primo concerto di Franz Liszt viene rinviato ( ma che disdetta ! ) La Ungher non si sente molto bene e posticipato <definitivamente per martedi' 4 novembre > - cosi' scrive il musicista .

Il grande pianista teme il pubblico triestino. E' conosciuto come un pubblico che castiga, per un non nulla, anche i grandi interpreti. <... spesso senza darsi la pena di esaminare i fatti fischia a oltranza >. E' sufficiente anche una piccola mancanza agli usi locali. >

Il cuore di Liszt prima della sua interpretazione triestina doveva battere ben forte, chissà se era solo per timore di deludere un pubblico capriccioso ed esigente...

Liszt non deluderà nessuno, collezionerà ancora un altro grande successo.