🐦 ~ Blaise Cendrars poeta

< La serenità puo' essere raggiunta solo da uno spirito disperato, e per essere disperato, deve aver amato molto e amare ancora il mondo >

La sérénité, ne peut être atteinte que par un esprit désespéré, et pour être désespéré, il faut avoir beaucoup aimé et aimer encore le monde.

< Scrivere è bruciare vivi ma è anche rinascere dalla propria cenere > Blaise Cendrars

Era il 1984. L' ho conosciuto cosi' Blaise , attraverso quel libro, che sua figlia Miriam aveva appena scritto sulla vita di suo padre. Una tra le piu' belle biografie che abbia mai letto. Quasi ottocento pagine - e detesto le zavorre - che portavo con me ovunque. A parte l'immagine di copertina, il sottotitolo e la breve presentazione m' avevano convinta. Incominciava esattamente da dove avevo voglia iniziasse : dal nome che Fedéric Sauser aveva deciso di darsi.

Blaise portava dritto a brace mentre Cendrars a cenere. Vivere come scrivere è bruciare per rinascere dalla cenere. Ed era la vita di un poeta irrimediabilmente colpito dall'irrequietezza alla Bruce Chatwin . Una vita disordinata sparpagliata sui paralleli e meridiani della terra.

Avrei poi incorniciato Blaise Cendrars , come si fa con un amore 💘. E lo è stato. Assieme a Gide, pure lui presente in un portafoto nella mia stanza. Stavano vicini. E se è vero che a un certo punto " il mostro inquiéteur " ha preso il sopravvento, oggi stanno ancora vicini.

Non laggiu' , è da un po' che ho lasciato quella stanza , ma nella collana francese piu' prestigiosa : " La Biblioteca della Pléiade di Gallimard, da paragonare ai nostri " Meridiani " della Mondadori.

Dopo l' entrata di Cendrars tra i grandi , la decisione è stata presa nel 2013, Miriam Cendrars ripropone la biografia di suo padre rivista corretta e ampliata . I tempi cambiano e cambia il titolo : " Blaise Cendrars. La vita. Il Verbo.La scrittura."

Da far scappare a gambe levate tutti gli animi con qualche - anche lontana- affinità con il poeta. Girava alla larga da tutto quello che era accademico statico e noioso, come star la' a perdere tempo con " Il verbo " ...

< A` l'origine n'est pas le mot, mais la phrase, une modulation. écoutez le chant des oiseaux >

(B. Cendrars)

Ho incontrato per la prima volta Blaise Cendras alla Fnac di Montparnasse. Cercavo qualcosa che sarebbe diventata la mia prima lettura nella lingua di Diderot. [ Diderot sosteneva che il francese era la lingua dell'amore, ( - volendo fare un torto a quella inglese perse di vista l'italiano )]

< Blaise Cendrars > c'era scritto. Lui, stava stampato mezzo busto sulla copertina di un'edizione tascabile . Aveva l'aria di uno senza intenzioni di fare sul serio. E mi rassicurava . Da debuttante evitavo il sentore di " cattedra". Prima si scopre e poi s'impara. E la scoperta se non è accompagnata da piacevolezza innesca subito la retromarcia.


< E questa notte è uguale a centomila altre quando un treno fila nella notte

- Le comete cadono -

E che l'uomo e la donna, anche giovani, si divertano a fare l'amore >


( dalla prosa della Transiberiana e della piccola Giovanna di Francia )

< Il cielo è come una tenda strappata d'un povero circo

in un piccolo villaggio di pescatori

Nelle Fiandre

Il sole è una lampada fumosa

E su dall'alto di un trapezio una donna fa la luna.*>


( Prosa della Transiberiana e della piccola Giovanna di Francia)

Non c'è " Verbo " in Cendrars e nemmeno " Scrittura". Solo vita. Perché la vita di questo prodigioso poeta era già di per sé scrittura. Scrittura che viaggia su un bolide rosso come amava viaggiare Cendrars. E ha il ritmo, la cadenza di un treno sulle rotaie come ancora amava viaggiare Cendrars. E ha le sue pause : tavolozze piene di colori o lembi che lasciano spazio a < una pesca che si scioglie nel cielo > quando Cendrars si fermava - per esempio - a guardare un tramonto.

La sua poesia è una " Kodak " in versione alfabetica . Una scorrazzata d'immagini degne del Big Bang. E' un poeta unico e solo. Impossibile appiopparlo a compagni d'avventura se non pittori o cineasti , men che meno ingabbiarlo in correnti letterarie. E' solo. E' il " bourlingueur " .

IL BOURLINGUEUR

Un bourlingueur è qualcuno che viaggia su terra ferma come se viaggiasse per mare, ça tangue ! Chi lo guarda anzi chi lo legge, pensa : -" to' si burla della vita. ". Deve essere per forza un burlone chi vive la vita come fosse un grande vagabondare.

Ma allo stesso modo del vagabondo di Charlie Chaplin, suo contemporaneo, la burla cela tristezza. Cosi' come, le scoperte che si fanno in quel turbinio di associazioni - nella poesia di Blaise - portano sempre con sé una sottile melanconia.

La melanconia del viaggio di Baudelaire : " l' amaro sapere " ( amer savoir celui qu'on tire du voyage ! ). La melanconia che si trascina appresso il filo teso dell'acrobata , perché sia teso verso il futuro deve essere ancorato per forza da qualche parte nel passato . Da equilibristi non ci si puo' voltare ma ci si pensa e fa male.

" La prosa della Transiberiana e della piccola Giovanna di Francia " è un capolavoro che per il momento in Italia non si gusta appieno, come d'altronde l'intera poesia di Cendrars. Difficile da reperire, si trovano nelle biblioteche vecchie traduzioni un po' appassite. Non c'è collana piu' azzeccata dei Meridiani per ospitare Cendrars . Il problema sono i suoi versi . Sembrano fatti apposta per essere solo francesi . Loro , al contrario del suo autore non hanno intenzione di viaggiare e la burla stavolta cade tutta sul traduttore.

Blaise et son chien

* <Et cette nuit est pareille à cent mille autres quand un train file dans la nuit / - Les comètes tombent - / Et que l'homme et la femme, même jeunes, s'amusent à faire l'amour.

< Le ciel est comme la tente déchirée d'un cirque pauvre dans un petit village de pêcheurs / En Flandres /Les soleil est un fumeux quinquet / Et tout au haut d'un trapèze une femme fait la lune. >

( Du monde entier. Poésies complètes 1912- 1924 - Gallimard)Le traduzioni sono mie)