🐦 ~ A. de Musset vittima del mal del secolo

< Se c'è qualcuno lassu', deve ridere per bene di noi tutti, deve essere molto comico, molto comico veramente >

< S'il ya quelqu'un là-haut, il doit bien rire de nous tous, cela est très comique, très comique vraiment > (Lorenzaccio IV - 9 Monologue à la lune > A. de Musset)

E' un ragazzo precoce, Alfred de Musset. Inizia a dedicarsi davvero alla poesia subito dopo la morte del papà, nel 1832. Una morte improvvisa, causata da un 'epidemia di colera. S'accorge allora ,quanto avesse voluto bene a quell'uomo. Intuisce d'essere dotato di una sensibilità fuori dal comune e vuole disegnarla sulla carta, con la spontaneità dei suoi versi. Rimbaud non vi troverà mai nessuna spontaneità, considerandoli solo versi "superficiali e insipidi ".

Tutti d'accordo invece, per quel che riguarda la sua produzione teatrale.

Le commedie di Musset, se all'inizio della carriera letteraria lo " tradiscono", riscuoteranno un successo crescente a partire dagli ultimi suoi anni di vita. Da allora, sono presenze costanti nei cartelloni dei nostri teatri. Tra tutte, la piu' fortunata : < Con l'amore non si scherza ( On ne badine pas avec l'amour -1834)

Parigino, della Parigi appena affacciata sul nuovo secolo, nasce nel 1810 con una malformazione cardiaca. La medicina, che aveva iniziato a studiare - per poi subito abbandonare - si ricorderà di lui. La sua anomalia al cuore prenderà il nome di : < il segno di Musset >.

E' un disturbo che per fortuna non tocca i cuori di tutti i poeti.

A quindici anni è per colpa d'un altro organo che s'ammala - ribadisce quanto sia stato un ragazzo precoce.

La sifilide, ingorda di giovincelli, gli lascerà un ricordo ingrato. Si rivelerà molti anni piu' tardi, quando arrivata al terzo stadio lo incalza con le febbri deliranti e allucinatorie. E il suo piu' grande amore, George Sand, purtroppo ne sarà testimone. Quel merlo bianco di Musset

Sin dall'adolescenza, i bordelli entrano nella sua vita e saranno la sua seconda casa, qualsiasi ne fosse la prima.

Anche se la prima ad aprire le porte a Musset è la casa dell'autore dei Miserabili.

Musset è un dandy di appena diciassette anni, quando si ritrova al numero 11 di rue Notre - Dame - des -Champs, nel salone di Victor Hugo.1 Partecipa alle discussioni del " Cénacle ", il circolo tra i tanti, piu' importante del romanticismo. Non bada nemmeno troppo all'eminente poeta, sentendosi piu' vicino e solidale agli ideali poetici di Alfred de Vigny e si fa amico del critico Sainte - Beuve. Si diverte a prendere in giro quel gruppo piu' anziano di lui, perché dedito alle camminate notturne sulle torri di Notre Dame. ( Uniche torri allora esistenti , la Torre Eiffel è del 1889 di quella di Montparnasse poi è del 1973 !)

Di li' a qualche anno, quando l'alcol diventa la terza malattia di Musset, i ruoli s'invertiranno. < Bicchiere che trema > ( verre qui tremble) sarà uno dei nomignoli a lui affibbiati dalla confraternita e dai membri - suoi colleghi - dell' Académie française .

E ancora <Cancelliere perpetuo al bordello> o < barcollante perpetuo> giocando sulle parole <chancelier > per cancelliere e

< chanceler> per barcollare che in francese come si nota sono molto simili.

Per finire Musset, soffre di gravi stati di depressione, veri e propri disturbi psicologici dovuti a una sensibilità esasperante.

Eppure, non sarà né la vecchiaia prematura a portarlo via. Né il mal di cuore, o il mal "d'amore" o il troppo bere e fumare , o il mal di vivere e soffrire.

A portarlo via sarà il male del secolo.

Una malattia antica quanto l'essere umano. Che s'era presa a contagiare con particolare virulenza proprio all'inizio Ottocento. Il flagello di quell'epoca : la tubercolosi3.

La stessa che non aveva risparmiato "La signora delle camelie" - signora ( Marie Duplessis) esistita realmente - raccontata nel famoso romanzo di A. Dumas figlio, pubblicato nel 1848 e messo in musica da Verdi. ( Traviata).

Niente a che vedere con la dissolutezza di cui Musset descrive bene le cause e gli effetti nella <Confessione di un figlio del secolo>, ma al pari della "débauche", si tratta d una malattia sociale. Causata dalla povertà pero', non dalla ricchezza.

Qualsiasi malattia Musset si fosse trascinato appresso, non l'avrebbe mai avuta vinta sulla sua vita. Solo il contagio è stato capace di colpirlo a morte il 2 maggio del 1857.

Responsabile, il bacillo di Koch, scoperto in seguito nel 1882. E bisogna aspettare il 1924 per il primo vaccino.

Ma è il vaccino di Alfred de Musset a proteggerci dalle malattie che ci portiamo dentro.

Impossibile guarirne è vero, impossibile morirne è altrettanto vero, perché :

Musset libertino

In giro per bordelli ..........

< ebbro di voluttà, di tenerezza e d'orrore >

< Ivre de volupté , de tendresse et d'horreur> ( poème : La nuit de mai)

.........ad onorare la " divinità"

< di buono, di vero, di desiderabile [...] c'è solo il delta2 che esiste dalla cinta di una donna fino alle sue giarrettiere >

La zolla2 è fatta a triangolo, è chiaro essere il simbolo della divinità

< Il n'y a de bon, de vrai, de désirable [...] que le delta qui existe depuis la ceinture d'une femme jusqu'à ses jarretières >

< La motte est faite en triangle, il est clair que c'est le symbole de la divinité>

(Paris, 3 août 1835 Lettre de A. de Musset à A. Tattet - Le roman de Venise)

< Non appartengo a nessuno; quando il pensiero vuole essere libero il corpo deve esserlo anche >

< Je n'appartiens à personne; quand la pensée veut être libre, le corps doit l'être aussi >

( Lorenzaccio acte II scène 2)

< I due grandi segreti della felicità : il piacere e l'oblio >

< Les deux grands secrets du bonheur : le plasir et l'oubli > ( La Nuit vénitienne ou Les noces de Laurette I - 2 )

< Dio l'ha voluto, cerchiamo il piacere. Ogni vero sguardo è un desiderare >

< Dieu l'a voulu, nous cherchons le plaisir. Tout vrai regard est un désir > ( Poésie psthume 1888 - L'improptu )

< Un 'amante amata è cosi' vicina a una sorella ! >

< Une maîtresse aimée est si près d'une soeur !> ( Poésie : Un spectacle dans un fauteuil )

< Non reggo : Malgrado me stesso, l'infinito mi tormenta >

< Je ne puis : Malgré moi, l'infini me tourmente > ( 1838. L'espoir en Dieu - Revue des deux mondes)


L'uomo è un apprendista, il dolore il suo maestro, e nessuno si conosce fintanto che non ha sofferto.

E' una dura legge, ma una legge sovrana, antica quanto il mondo e il suo fato, che ci tocca dal dolore ricevere il battesimo, e a questo triste prezzo tutto dev'essere comprato.


L'homme est un apprenti, la douleur est son maître,Et nul ne se connaît tant qu'il n'a pas souffert. C'est une dure loi, mais une loi suprême,Vieille comme le monde et la fatalité,Qu'il nous faut du malheur recevoir le baptême,Et qu'à ce triste prix tout doit être acheté. (La nuit d'octobre 1837)


< Ho sofferto spesso, qualche volta mi sono sbagliato ; ma ho amato.

Sono stato io a vivere e non un fantoccio creato dal mio orgoglio e dalla mia noia >

< J'ai souvent souffert, je me suis trompé quelquefois; mais j'ai aimé.C'est moi qui ai vécu, et non pas un être factice crée par mon orgueil et mon ennui.>

❤❤❤

Ed è su questa citazione che termina il film di Sylvie Verheyde < Confession d'un enfant du siècle >. Parole che non sono tratte dall'omonimo romanzo autobiografico di Musset, a cui si è ispirata fedelmente la pellicola. Sono le parole di Perdican personaggio di < On ne badine pas avec l'amour > ( atto 2 scena 5). E citarle è stato il miglior modo per " attualizzare " il poeta. Non tanto per la loro portata universale, quanto per il bisogno che ha , il secolo attuale, della loro portata

Questa canzone invece, la dedico io a Musset. Si consolerà nel sapere che alcune cose sono rimaste come ai tempi suoi. Aragon l'ha composta durante la seconda guerra mondiale, siamo lontani in tutto. Sia per il periodo che per il poeta Aragon, genere impegnato paonazzo (non per il bere, di bandiera). In musica ce l'ha messa Brassens. Ma in quest'occasione ho scelto un remake di Youssou Ndour . La troverà piuttosto emancipata e i temi della canzone ?

Musset poeta : suona sulla tastiera dell'alfabeto

🎹❤❤❤Offenbach La chanson de Fortunio

Si vous croyez qu je vais dire/Qui j'ose aimer,/Je ne saurai pour un empire,/Vous la nommer. - Nous allons chanter à la ronde,/Si vous voulez/Que je l'adore et qu'elle est blonde / Comme les blés - Je fais ce que sa fantasie / Veut m'ordonner,/ Et je puis,s'il lui faut ma vie,/La lui donner.- Du mal qu'une amour ignorée/ Nous fait souffrir, / J'en porte l'âme déchirée/ Jusqu'à mourir. / Mais j'aime trop pour que je die/ Qui j'ose aimer/Et je veux mourir pour ma mie / Sans la nommer. ( A. de Musset)

- Bellissima!

Convinto che per descrivere i propri sentimenti, l'arte piu' appropriata era la musica ancor piu' della poesia, per Musset, la poesia doveva avere per essenza la musicalità. Di fronte a un pensiero, per quanto bello, il poeta si ferma se non vi trova la sua melodia.La melodia dei suoi versi ispirano la melodia di Offenbach, che nel 1850 rende omaggio al poeta mettendo in musica la Canzone di Fortunio, tratta dalla commedia di Musset < Le chandelier> (II-3). Emozionante omaggio :

🎹❤❤❤Offenbach La chanson de Fortunio


Notes :

1.L'edificio nella foto, la casa di Hugo in rue Notre-Dame-des-champs è stato distrutto. La via (e la fermata della metro) esiste sempre, l'antica dimora sorgeva tra il numero 23 e il 25 dell'odierna via. Intorno al 1932 Hugo si trasferisce in Place des Vosges, nell'appartamento che ancora oggi possiamo visitare. Anche Hugo oltre all'arte era particolarmente sensibile al fascino femminile finché la signora Hugo arcistufa delle ripetute scappatelle del marito, decide di trovarsi pure lei un amante. Senza andare tanto in giro, opta per una soluzione del tutto casalinga. Sainte-Beuve dopo alcuni anni si trasferisce nello stesso edificio degli Hugo. La stretta amicizia tra il critico e il grande scrittore non tarda a trasformasi in gelo siberiano. Chissà come mai.

www.enluminures.culture.fr

2. Delta è il nome familiare che i romani davano alla "divinità" di Musset

"Motte" è uno tra i tanti nomi dati dai francesi.

A proposito di queste piccole curiosità, c'è questo libro : " Appeler une chatte.

Mots et plaisir du sexe. di Florence Moneynaud ed. Calman Lévy.

3. Di tubercolosi si muore ancora oggi soprattutto nei Paesi dell'Est e in Asia, nel 2014 è stato scoperto un nuovo vaccino in sperimentazione.

www.news-medical.net/health/History-of-Tuberculosis

Alcune traduzioni sono mie - a volte mi sono presa delle libertà - Sono stati consultati Wikipedia versione italiana e francese,wikiquote le due versioni, oltre ai siti già menzionati

Bannière : J. Crogeart : Femme au boudoir